Cosa succede ai debiti di una persona quando questa muore? I debiti passano ai familiari di questi o si estinguono? Cosa accade se i debiti eccedono l’ammontare del patrimonio del defunto?
Generalmente, quando una persona muore, le sue attivita’ e passivita’ entrano a far parte della sua eredita’ e vengono trasferite al soggetto nominato esecutore del testamento.
Tuttavia, prima di provvedere alla distribuzione dei beni, l’esecutore deve estinguere i debiti utilizzando qualsiasi fondo disponibile. A tal fine, l’esecutore del testamento e’ autorizzato a utilizzare i beni facenti parte del patrimonio del defunto, che possono essere utilizzati anche per fare fronte alle spese testamentarie, al funerale e tutti gli oneri amministrativi che ne derivano.
Una distinzione importante e’ quella che intercorre tra debiti garantiti e debiti non garantiti.
Sono garantiti quei debiti legati ad un bene che fa da garanzia per il debito stesso, si pensi al mutuo di una casa.
Sono debiti non garantiti, invece, quelli non garantiti in maniera specifica, si pensi al debito della carta di credito.
I debiti garantiti hanno la precedenza rispetto a quelli non garantiti. Se un erede ha ricevuto un bene che costituisce la garanzia di un debito e decide di conservare quel bene, deve sanare il debito garantito prima di poter ottenere il trasferimento di detto bene.
I debiti non garantiti, invece vengono di solito estinti avvalendosi del patrimonio del de cuius.
Se non c’e’ un capitale sufficiente a ripagare i debiti, si procede alla vendita delle proprieta’ e nel caso in cui queste ultime non siano sufficienti, l’esecutore puo’ contattare i creditori per comunicare l’impossibilita’ dell’adempimento e richiedere una cancellazione dei debiti.
Tuttavia, i creditori, non sono tenuti ad accettare la cancellazione e possono chiedere la nomina di un curatore fallimentare.
Nel New South Wales, il Probate and Administration Act (1898) regola l’ordine in cui debbano essere utilizzati i beni per l’estinzione dei debiti e l’atto in questione riserva espressamente la priorita’ ai mutui e ad altri creditori garantiti.
Quando la proprieta’ e’ solvibile, la prima categoria di beni utilizzati sono quelli che non sono effettivamente indicati nel testamento; laddove, invece, la proprieta’ e’ insolvente le spese funerarie, testamentarie e amministrative hanno la priorita’, mentre i restanti debiti e passivita’ saranno regolati dalle leggi fallimentari.
A meno che il testamento non disponga diversamente, le indennità di decesso e le indennità di fine vita del defunto non possono essere utilizzate per estinguere i debiti dovuti dalla proprietà.
I pagamenti possono essere utilizzati, tuttavia, per le spese funerarie, testamentarie e amministrative del patrimonio e per il pagamento di lasciti.
Il patrimonio di un trust discrezionale in relazione al quale il defunto era il fiduciario non farà parte della proprietà e non sarà a disposizione dell’esecutore per il pagamento dei debiti patrimoniali.
Le unità di un fondo fiduciario o le quote di una società di proprietà del defunto verranno fatti confluire nel suo patrimonio.
Infine, i beni posseduti come locatari congiunti, come i conti bancari e le proprietà immobiliari, non entreranno a far parte del patrimonio del defunto ma verranno trasferite ai restanti locatari (in base al regime di sopravvivenza).
I familiari del defunto saranno ritenuti responsabili per il pagamento dei debiti immobiliari se:
– il debito è stato garantito con i beni di proprietà del familiare;
-il debito e’ a carico dal defunto e del suo familiare (cioè il membro della famiglia era un coborrower);
-il familiare ha personalmente garantito il debito del defunto.
Di conseguenza, i familiari non saranno ritenuti responsabili per soddisfare i debiti di un familiare deceduto a meno che non si applichi una delle suddette situazioni.
Se i fondi sono sufficienti per estinguere tutti i debiti immobiliari, tali debiti saranno pagati, e il resto del patrimonio sarà distribuito ai beneficiari in conformità alla disposizione testamentaria.
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