I diritti dei cittadini europei attualmente residenti nel Regno Unito sono stati oggetto di notevole attenzione la scorsa settimana alla luce delle preoccupazioni circa il fatto se l’Home Office sarà in grado di gestire le richieste di circa tre milioni di cittadini europei attualmente residenti nel Regno Unito e quale sarà la loro posizione nel caso in cui non verrà raggiunto un accordo sulla Brexit.
I diritti dei cittadini europei rappresentano uno dei tre settori su cui l’Unione Europea richiede sufficienti progressi prima delle negoziazioni riguardanti i futuri rapporti tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Il Regno Unito sta proponendo di introdurre un nuovo “status di residente” nell’ambito della legislazione inglese in favore di quei cittadini europei che hanno risieduto nel Regno Unito prima della data stabilita per l’uscita (non ancora definita ma prevista non prima del 29 marzo 2017). Tale status potrà essere acquisito da quei soggetti che sono residenti da 5 anni, ma gli altri soggetti residenti nel Regno Unito prima della data limite potranno fare domanda per ottenere un permesso di residenza temporanea fino a quando non raggiungeranno i 5 anni. I cittadini europei potranno continuare a risiedere nel Regno Unito per un periodo provvisorio di 2 anni dopo l’uscita del Regno unito dall’Unione Europea e durante tale periodo dovranno fare richiesta per ottenere lo status di residente per rimanervi successivamente.
Durante la riunione della Commissione per gli affari interni tenutasi il 17 ottobre, il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Amber Rudd, ha garantito che l’Home Office sarà pronto ed in grado di gestire il processo di registrazione.
Si prevede che il processo di registrazione per l’ottenimento dello status di residente sarà in gran parte completato online, con controlli effettuati presso l’Agenzia delle Entrate (HMRC) e l’INPS (DWP) tramite il consenso del richiedente. La procedura sarà molto più semplice di quella attuale che consente il conseguimento della residenza permanente e sarà ancora più semplice per coloro che hanno già la residenza permanente. Rudd ha dichiarato, inoltre, che il nuovo sistema dovrebbe essere operativo entro la fine del 2018.
La Commissione ha interrogato ripetutamente la signora Rudd su quale sarebbe la situazione nel caso in cui non si raggiungesse un accordo sulla Brexit.
Amber Rudd ha dichiarato che i cittadini europei attualmente residenti nel Regno Unito possono rimanere all’interno del Paese ma non può prevedere quando verrà chiesto loro di lasciare il Regno Unito, se non verrà raggiunto alcun accordo. Tuttavia, ha ritenuto che sarebbe un errore offrire una garanzia unilaterale a tal fine, dato che i negoziati con l’Unione Europea su questioni come i diritti di famiglia sono ancora in corso. Ha affermato che un White Paper per un disegno di legge sull’immigrazione sarebbe disponibile entro la fine del 2017 e si augura che ci siano maggiori garanzie per i cittadini europei, una volta che il nuovo processo di registrazione per lo status di residente entrerà in vigore entro la fine del 2018. Si prevede che la nuova Legge sull’Immigrazione avrà la sua prima lettura nel gennaio 2018.
Il 19 ottobre il Primo Ministro ha pubblicato una lettera aperta ai cittadini europei nel Regno Unito in cui dichiara: “non potrei essere più chiara: i cittadini europei che vivono legalmente nel Regno Unito potranno rimanere nel Paese”. Tuttavia, continua a notare che ci sono ancora “una serie di punti importanti da definire ” prima di completare i negoziati.
La lettera non dice espressamente cosa succederà nel caso in cui non si arriverà ad alcun accordo. I cittadini dell’Unione Europea sperano di ottenere maggiori garanzie riguardo al loro diritto di risiedere nel Regno Unito, ma non possono essere rassicurati al momento.
Per quanto riguarda il processo di registrazione per lo status di residente, la lettera ribadisce che questo sarà un “processo digitale semplificato”, con semplici criteri e non avrà un costo superiore a quello richiesto per il passaporto britannico. Il Primo Ministro ha confermato che per coloro che richiedono l’ottenimento dello status di residente non sarà necessario contare i giorni di assenza dal Regno Unito e non saranno più tenuti a dimostrare di avere un’assicurazione malattia che copra il periodo trascorso nel Regno Unito (come richiesto per alcuni individui secondo le normative europee vigenti). Coloro che sono già in possesso della residenza permanente potranno ottenere lo status di residente attraverso una semplice procedura.
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