Di seguito vengono indicati quelli che sono gli aggiornamenti più importanti rilasciati da Companies House con le risposte alle domande più frequenti di datori di lavoro e titolari di un visto alla luce della pandemia generata dal Coronavirus.
1.Cosa succede se un visto è in scadenza?
- Chiunque si trovi nel Regno Unito e abbia un visto la cui data di scadenza sia compresa tra il 24 gennaio 2020 e il 30 maggio 2020, ha il permesso di restare nel paese fino al 31 maggio 2020. In questo caso è necessario contattare Home Office per avere maggiori indicazioni.
- Fino al 31 maggio 2020, i titolari di un visto di breve termine possono convertirlo in visto a lungo termine restando nel Regno Unito, senza quindi presentare la domanda dal loro paese d’origine, secondo la procedura ordinaria.
- Infermieri, dottori e paramedici che lavorano per il servizio sanitario nazionale, avranno un’estensione automatica dei propri visti fino al 1° ottobre 2020.
2.Possono essere presentate nuove domande per il rilascio dei visti?
Non al momento, data la chiusura di tutti i centri abilitati, sia inglesi che esteri.
3.Un cittadino con un visto Tier 2 può usufruire del furlough leave?
Si:
- I datori di lavoro possono ridurre lo stipendio dei dipendenti assunti in base ad un contratto di sponsorship all’80% del loro stipendio, alla luce della politica aziendale che mira ad evitare il licenziamento e ad un trattamento equo dei dipendenti.
- Il Job Retention Scheme non è incompatibile con le disposizioni previste in materia di immigrazione.
4.I titolari di un visto Tier 2 possono prestare servizio come volontari?
Si:
- I cittadini, titolari di un visto Tier 2, possono prestare servizio come volontari in qualsiasi settore ma senza percepire alcun pagamento se non un rimborso per le spese.
- Se sono in “furlough leave” possono prestare servizi di volontariato purché non forniscano servizi o producano entrate per conto della propria organizzazione.
5.Come effettuare il controllo sul diritto a lavorare in questo periodo?
- Il 30 marzo Home Office ha pubblicato la guida “right to work”.
- Dal 30 marzo tutte le assunzioni possono essere effettuate in via telematica, i candidati mandano ai datori di lavoro una copia dei propri documenti.
- I controlli online possono essere effettuati anche per i soggetti che abbiano ricevuto il permesso biometrico di residenza (BRP) o coloro che abbiano regolarizzato la propria posizione.
6.I datori di lavoro devono notificare a Home Office le novità riguardanti i dipendenti che abbiano un visto Tier 2?
- Gli sponsor non devono riportare le assenze dei dipendenti se giustificate dall’emergenza Covid-19.
- L’unpaid leave di quattro o più settimane è consentito e non va calcolato ai fini della revoca della sponsorship.
7.Cosa accade ai cittadini che hanno ottenuto un visto di 30 giorni ma non possono viaggiare nel Regno Unito prima della scadenza?
- In condizioni normali sarebbe possibile ottenere un nuovo visto per 30 giorni. In questo caso bisognerebbe valutare le soluzioni previste da Home Office.
8.Sono ancora previsti i termini di scadenza per il certificato di sponsorship (CoS)?
- Home Office riconosce la possibilità di cambiare la data d’inizio registrata sul CoS; ecco perché non saranno rifiutati coloro che avranno una data d’inizio diversa rispetto al periodo di tempo consentito.
- Home Office accetterà i CoS che sono diventati invalidi a causa dell’impossibilità del dipendente di presentare la domanda o di viaggiare.
- Home Office non penalizzerà datori di lavoro e dipendenti se la data d’inizio e’ rimandata a causa dell’emergenza.
9.Ci saranno conseguenze per coloro che hanno un visto inglese ma che non possono rientrare nel Regno Unito? L’assenza forzata avrà delle conseguenze per la richiesta del Leave to Remain o della cittadinanza inglese?
- Ad oggi Home Office non ha ancora dato chiarimenti. Si ritiene, tuttavia, che i periodi di assenza, a causa del Coronavirus non rientreranno nel calcolo dei giorni di assenza consentiti per il conseguimento dell’ILR e della cittadinanza britannica.
- I richiedenti dovrebbero conservare tutte le prove della loro assenza.
10.Cosa succede se non è possibile ricevere documenti all’indirizzo indicato? Si possono modificare i dati?
- La consegna di documenti che richiedono una firma potrebbe essere ritardata giacche’ i corrieri devono avere conferma dell’indirizzo da parte di Home Office.
Nel caso ad esempio di un soggetto che sia in attesa del BRP per intraprendere un nuovo ruolo, dovrà rimandare fino all’arrivo del nuovo BRP.
Be the first to comment