Il 12 novembre 2015 l’Home Office ha apportato una modifica alla legge che richiedeva ai cittadini europei ed ai loro famigliari la conferma del possesso del documento di residenza permanente, prima di poter richiedere la cittadinanza britannica.
Ora, a seguito del voto per la Brexit, la tempistica di tale modifica sembra un po’ ironica, dato che molti cittadini europei cercano di ottenere la cittadinanza britannica per assicurarsi il diritto a rimanere nel Regno Unito.
Prima ai cittadini europei non era richiesto di presentare la documentazione che attesta la residenza permanente nel Regno Unito. La richiesta per la cittadinanza britannica poteva essere fatta direttamente, a patto che si provasse che la residenza permanente era stata acquistata almeno un anno prima. Per cui solo coloro che avevano ottenuto la residenza permanente almeno un anno prima, potevano chiedere la naturalizzazione come cittadino britannico. Ora che è richiesto il documento attestante la residenza permanente, sorge la questione di quando può essere fatta una richiesta. L’Home Office sosterrà che il periodo di un anno decorre dalla data in cui il permesso di residenza è stato ottenuto?
Secondo la legge europea l’acquisizione della residenza permanente da parte di un cittadino europeo, o di un famigliare di un cittadino europeo, avviene automaticamente, ed ha effetto dal momento in cui il cittadino europeo ha soggiornato legalmente nel Regno Unito per un periodo continuativo di cinque anni.
I cittadini europei e i loro famigliari dovrebbero fornire la prova, con la loro richiesta, di aver soggiornato legalmente per cinque anni ed aver ottenuto il certificato di residenza un anno prima della data di invio della richiesta.
Da quando è stato introdotto questo cambiamento ci sono stati numerosi tentativi di accelerare il processo, combinando tra loro le richieste per la certificazione della residenza permanente con la cittadinanza, nella speranza che i due dipartimenti governativi collaborino tra loro.
Un impiegato della Direzione immigrazione europea dell’Home Office si è sbilanciato, affermando che tali richieste sarebbero state accettate.
Tuttavia questa dichiarazione si è rivelata troppo ottimista, dal momento che l’Home Office ha confermato, attraverso la lettera di Caroline Hughes – vice capo assistente sociale della sezione Visti e Immigrazione – che a partire dal 1 agosto 2016 non è più possibile combinare le richieste di residenza permanente e della cittadinanza.
Questa lettera ha inoltre confermato che le richieste per la cittadinanza, da parte di coloro che non hanno ottenuto precedentemente la conferma della residenza permanente, saranno rifiutate. I candidati devono prima ottenere la documentazione di residenza permanente.
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