La riforma fiscale “verde” del Portogallo è entrata in vigore il 1 ° gennaio 2015, ampliando il campo di applicazione della “carbon tax” ai settori non coperti dall’Emissions Trading Scheme dell’Unione Europea.
L’espansione della carbon tax dovrebbe generare ricavi per un valore superiore a 95 milioni di Euro (113 milioni di dollari Usa) nel 2015. Inoltre, le aliquote della vehicle tax verranno ora calcolate in base alle emissioni di anidride carbonica dei veicoli, generando ulteriori 28 milioni di Euro.
La riforma comprende inoltre esenzioni Iva per i veicoli elettrici e ibridi e una tassa sui sacchetti di plastica di 0.08 Euro a sacco. Le entrate generate da tale imposta sui sacchetti di plastica verrà in parte utilizzata per finanziare progetti di tutela ambientale. Da ultimo, sono previste agevolazioni fiscali del 50% per l’imposta comunale sugli immobili per gli impianti che generano energia da fonti rinnovabili e, a determinate condizioni, per i fabbricati rurali che forniscono servizi ecosistemici.
La riforma è neutra dal punto di vista fiscale, il che significa che ogni aumento di imposta introdotto da questa servira’ a finanziare riduzioni fiscali o progetti ambientali. Il Ministero per l’Ambiente, la pianificazione del territorio e l’energia del Paese ha osservato come la riforma è stata elogiata dalle Nazioni Unite e dalla World Bank come un esempio internazionale di buona prassi.
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