La Banca Centrale Europea (BCE) ha messo in guardia il governo polacco relativamente alla proposta di una tassa bancaria che potrebbe avere conseguenze negative sulle misure di credito e la stabilità finanziaria.
Il progetto di legge impone l’obbligo per alcuni istituti finanziari e assicurativi di pagare un prelievo speciale mensile di 0,0366 per cento sul valore delle attività di un’istituzione, fatte salve alcune eccezioni, soglie, e deduzioni. Si prevede che l’imposta si applichi ai seguenti contribuenti: banche nazionali; succursali di banche estere; succursali di enti creditizi sindacali, risparmio e cooperative di prestiti; assicuratori nazionali; riassicuratori domestici; filiali di assicuratori esteri e riassicuratori e istituti di credito al consumo.
L’imposta è volta a creare una fonte aggiuntiva di finanziamento per la spesa pubblica, in particolare la sicurezza sociale, inserita nel programma di spesa del governo polacco.
Tuttavia, in un parere sul progetto di legge richiesto dal Parlamento polacco il 15 dicembre 2015, e pubblicato dalla BCE il 12 gennaio, la banca ha avvertito che la struttura della tassa proposta “può dare agli istituti finanziari un incentivo a cambiare il loro profilo di rischio ristrutturando il loro portafoglio a favore di prodotti più rischiosi, facendo uso di attività fuori bilancio e/o trasferendo i loro beni all’estero.”
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