Il Comitato Speciale del Parlamento Europeo per le decisioni fiscali ha evidenziato la necessita’ di intervenire per armonizzare il sistema europeo relativo all’imposta sulle societa’.
Il Comitato ha infatti evidenziato che l’argomento in questione e’ stato una delle principali preoccupazioni espresse nel corso della riunione con i Ministri delle Finanze di Lussemburgo, Italia, Francia, Spagna e Germania tenutasi il 22 settembre.
Secondo il Comitato, mentre da un lato la concorrenza fiscale non può essere evitata, il sistema attuale ha raggiunto il limite e sta causando degli effetti collaterali indesiderati.
Il Ministro delle Finanze lussemburghese Pierre Gramegna ha detto che lotta contro la frode e l’evasione fiscale è una priorita’ massima. Egli ha aggiunto che il Lussemburgo si e’ impegnato a formulare un accordo tra i paesi dell’Unione europea avente ad oggetto lo scambio automatico delle normative fiscali, introducendo una base imponibile comune per l’imposta sulle società. L’impegno e’ anche volto a completare i lavori per il raggiungimento di un accordo sulla direttiva sugli interessi e royalties entro la fine di settembre.
I deputati del Parlamento Europeo hanno inoltre invitato il Consiglio a stabilire una definizione comune di pianificazione fiscale “aggressiva”.
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