Multinazionali e bilancio consolidato

Bilancio ConsolidatoPer effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri in cui le imprese che ne fanno parte sono localizzate in differenti Paesi.

I gruppi aziendali rappresentano una delle forme più comuni di concentrazione aziendale realizzate mediante l’instaurazione di rapporti di partecipazione in altre società operanti nello stesso settore o in settori diversi.

Le società aggregate nel gruppo, pur conservando la loro individualità giuridica, sono gestite secondo una logica super aziendale, da un unico soggetto economico.

I gruppi possono nascere:

  • Mediante l’acquisto di partecipazioni in società già esistenti;
  • Mediante operazioni di scorporo con le quali una società stacca da se’ uno o più rami di attività economica e li conferisce in una o più società di nuova costituzione, giuridicamente autonome, ma operativamente controllate dalla società scorporante che assume così la figura di capogruppo.

Nell’ambito del gruppo si distinguono:

La società capogruppo o Holding, il cui soggetto economico ha di fatto un potere di controllo su tutte le società del gruppo sia a livello decisionale che amministrativo.

Le società controllate, cioè’ quelle sulle quali la capogruppo esercita direttamente o indirettamente la totalità o la maggioranza delle azioni con diritto di voto della controllata;

Le società collegate, cioè quelle sulle quali la capogruppo esercita direttamente o indirettamente un’influenza notevole (es. quando la Holding controlla direttamente una società la quale, a sua volta, ne controlla una o molte altre).

L’obbligo di redigere il bilancio consolidato spetta alla capogruppo; qualora la capogruppo abbia sede al difuori della Comunità Europea, il bilancio consolidato dovrà essere redatto dalla sub-holding europea.

Sorge, in alcuni casi, il problema di verificare quali siano i soggetti obbligati alla redazione del bilancio consolidato e di superare le difficoltà che potrebbero insorgere nella conversione dei bilanci redatti in moneta diversa rispetto a quella di riferimento del bilancio consolidato.

Il bilancio consolidato è un documento consultabile dal pubblico, ma non avente forza legale; infatti, sebbene questo strumento riesca a evidenziare i risultati economici del gruppo, non è ancora possibile utilizzarlo per attribuire gli utili complessivi del gruppo, permettendo di distribuire i dividendi anche ai soci delle società del gruppo che chiudono l’esercizio in perdita. In pratica utili e perdite si compensano e viene distribuito il risultato post compensazione.

Nel bilancio consolidato, le singole imprese vengono assimilate a divisioni o filiali di un’unica grande società.

Secondo i principi contabili internazionali vige il principio della contemporaneità delle date di chiusura dell’esercizio delle società partecipanti al consolidamento: non si possono consolidare due bilanci con diverse scadenze dell’esercizio fiscale.

La data di riferimento del bilancio consolidato normalmente coincide con quella della capogruppo.

Affinché’ i bilanci delle imprese incluse nel consolidamento siano rappresentate in un unico bilancio è necessario, in una prima fase, aggregare le singole attività e passività ed i singoli componenti di costo e di ricavo del conto economico della società controllante con quelle delle imprese controllate o collegate.

Nella seconda fase gli elementi patrimoniali ed economici che originano da rapporti intervenuti fra imprese appartenenti al gruppo, vengono eliminati dal bilancio consolidato, al fine di porre in evidenza soltanto gli elementi patrimoniali ed economici che sono sorti da operazioni intervenute tra il gruppo e terze economie.

Secondo la normativa del Regno Unito, la Holding è obbligata a redigere un bilancio consolidato solo se il gruppo al quale appartiene perde le caratteristiche per essere definito piccolo “small group” e questo avviene quando due delle seguenti soglie vengono superate:

  1. Se il volume d’affari, al netto delle operazioni infragruppo, supera i 6.5 milioni di sterline oppure, se si tratta del fatturato aggregato (lordo), i 7.8 milioni di sterline.
  2. Se il valore dello stato patrimoniale, al netto delle operazioni infragruppo, supera i 3.26 milioni di sterline o 3.9 milioni senza rettifiche infragruppo.
  3. Se il numero medio dei dipendenti impiegati supera le 50 unità.

Se le soglie sopra menzionate non vengono superate la capogruppo non è tenuta a redigere un bilancio consolidato.

Marina d’Angerio
Dottore Commercialista in Torino e Londra

marina.dangerio@ascheri.co.uk

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About Marina d'Angerio 72 Articles
Dottore Commercialista Chartered Accountant in Londra   Dottore Commercialista e Revisore Contabile iscritta all’albo di Torino e laureata presso l’Università degli Studi di Torino.   ICAEW Chartered Accountant ed Auditor in Inghilterra e Galles.   Presso lo studio si occupa di fiscalità internazionale, consulenza societaria, redazione dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali.

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