L’Olanda fa marcia indietro sull’aumento dell’imposta di successione per le imprese familiari

Il Segretario di Stato per le Finanze olandese Eric Wiebes ha abbandonato i piani che prevedevano un aumento del tasso favorevole del 3,4% previsto per l’imposta di successione (inheritance tax – IHT) applicata sui trasferimenti delle aziende familiari. L’inversione di marcia e’ stata la conseguenza della pressione proveniente dalle fila del suo stesso Partito (il Partito Liberale – VVD), e dalle principali organizzazioni imprenditoriali del Paese.

La Confederazione dell’Industria e dei datori di lavoro dei Paesi Bassi (VNO – NCW), la Royal Association MKB-Nederland, e la Federazione olandese per l’agricoltura e l’orticoltura (LTO Nederland) avevano avvertito che l’aumento dell’imposta applicata sui trasferimenti d’azienda alla prossima generazione avrebbe comportato conseguenze dannose per quelle imprese a conduzione familiare, che costituiscono la colonna portante dell’economia del Paese. L’aumento dell’imposta andrebbe infatti a ridurre il capitale delle imprese a conduzione familiare, riducendo così il loro potenziale di crescita, limitandone l’innovazione, ed impedendo la creazione di posti di lavoro. La pressione fiscale che va a pesare su chi eredita un’azienda di famiglia è già una delle più alte in Europa, nonostante l’agevolazione fiscale prevista per l’imposta di successione.

Helma Nepperus, membro del partito di coalizione, aveva gia’ evidenziato come la proposta del Segretario di Stato Eric Wiebes non fosse in linea con la politica del partito. Helma Nepperus aveva aggiunto che il Governo dovrebbe impegnarsi per diminuire le tasse che pesano sulle imprese e sulle persone fisiche attraverso la prevista riforma complessiva della tassazione, e non aumentare le tasse per singoli gruppi di soggetti.

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