L’Austria si divide sulla riforma fiscale

La coalizione di Governo austriaca, composta dal Partito Social Democratico e da quello Popolare, continua ad essere divisa sui piani e sulle tempistiche per l’implementazione della riforma fiscale in Austria. Pur riconoscendo l’importanza di rafforzare la competitività dell’Austria, i partiti non concordano sulle modalità per raggiungere questo fondamentale obiettivo.

Nel corso di un’intervista doppia con Die Presse, il Vice Cancelliere e leader del partito Popolare Michael Spindelegger ha escluso rigorosamente l’idea di una riforma fiscale almeno fino al 2016, quando il bilancio sarà finalmente pareggiato; il cancelliere Faymann del partito Social Democratico ha invece insistito che potrebbe essere attuata una riforma già prima. Faymann ha spiegato che l’imposizione di una “tassa sui milionari” sugli individui ad alto reddito, coloro che hanno un patrimonio superiore a un milione di euro, metterà il Governo nella posizione di attuare una riforma dell’intero sistema fiscale.

Il Vice Cancelliere Spindelegger ha confermato l’opposizione del partito all’idea sia di alzare le imposte che a quella di introdurne di nuove, nel 2014 o nell’anno successivo. Per essere competitiva, l’Austria ha bisogno di meno tasse, meno burocrazia, e più imprese che creano posti di lavoro. Spindelegger ha reso chiaro questo concetto, sottolineando la necessità di promuovere l’imprenditoria e di creare un contesto favorevole alle attività.

Sulla stessa linea di Spindelegger, il Ministro delle Finanze Maria Fekter ha rimarcato il bisogno di rimuovere gli squilibri esistenti nel sistema fiscale e di ridurre in modo significativo tasse e imposte. Fekter ha nonostante tutto sottolineato che il budget deve prima di tutto essere stabilizzato, e che questa deve essere una priorità.

Fekter ha argomentato che l’imposta sul lavoro è troppo alta. Il Ministro delle Finanze ha inoltre fatto notare che al momento non ci sono “sgravi fiscali adeguati” per le famiglie austriache.  In questo contesto, Fekter ha fatto riferimento al sistema tedesco, dove è concesso un assegno familiare di 7.008 euro, e ha detto che dovrebbe essere introdotta una misura similare in Austria; dopo che è stato consolidato il bilancio.

Concludendo, Fekter ha escluso l’idea di introdurre un’imposta ad aliquota fissa del 25 per cento, come richiesto dall’Alleanza per il Futuro dell’Austria, avvertendo che questo “non è la modalità giusta”, e costerebbe 20 miliardi di euro. Fekter ha concluso dicendo che questo sarebbe, semplicemente, il più grande sollievo fiscale mai concesso ai milionari nella Repubblica, sottolineando che al momento i milionari versano imposte del 50 per cento.

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