La legge di successione in Inghilterra e Galles

Successione: La Costituzione dell’asse ereditario

Quali beni costituiscono l’asse ereditario di un individuo ai fini della successione?

Secondo la legge inglese, l’asse ereditario di un individuo comprende tutti i beni di sua esclusiva proprietà nonché l’interesse del defunto in eventuali proprietà possedute congiuntamente ad altri. L’eredità comprende anche beni su cui il defunto aveva il potere di controllarne l’uso e determinarne la destinazione, noti come “general power of appointment” ossia potere generale di nomina, insieme ai beni ereditati da un individuo che è deceduto prima di lui ed ai quali il defunto ha diritto.

L’eredità del defunto non include, invece, la proprietà di beni immobili posseduti congiuntamente in base ad una “joint tenancy” ossia una locazione congiunta. Nella joint tenancy i co-proprietari possiedono ciascuno una quota indivisibile dell’immobile.

In tali circostanze, alla morte di un co-proprietario, si applica la regola della cosiddetta “survivorship”. Ossia, la quota del defunto passa automaticamente ai co-proprietari superstiti.

Disposizione: In che misura gli individui hanno libertà di disporre, in vita, del loro asse ereditario?

Secondo la legge inglese, gli individui, in vita, hanno libertà di disporre liberamente della loro massa ereditaria. Non esiste un regime di comunione o di legittima che limiti la libertà di disposizione di un individuo.

In caso di divorzio, scioglimento di un’unione civile o separazione legale, il tribunale inglese ha generalmente ampia discrezionalità nel disciplinare la distribuzione dei beni nella coppia. I giudici decidono secondo equità, tenendo conto dei bisogni e del contributo di ciascuno, il che può limitare effettivamente la libertà di un individuo di disporre dei propri beni.

In tal modo, il tribunale può generalmente dare attuazione ad un accordo di proprietà coniugale (marital property agreement) a condizione che sia equo. Tuttavia, è bene sapere che in Inghilterra gli accordi di proprietà coniugale non sono legalmente vincolanti.

Caso di morte in assenza di testament: Se un individuo muore senza lasciare istruzioni valide per la distribuzione del suo asse ereditario, a chi spetta l’eredità ed in quali quote?

La successione, in mancanza di un testamento valido, è disciplinata dalla Parte IV dell’Amministrazione delle Successioni del 1925. I minorenni ereditano all’età di 18 anni e, fino a quando non raggiungono tale età o si sposano o entrano in una partnership civile, la loro quota è detenuta in un trust statutario e l’eventuale reddito prodotto da tali assets verrà utilizzato per il loro mantenimento, istruzione o benefit, o semplicemente lasciato accumulare.

Successioni senza testamento con solo coniuge o un partner civile sopravvissuto

Dal 1° ottobre 2014, se un individuo muore lasciando un coniuge o un partner civile, ma nessuna prole (in generale, figli o nipoti, ecc.), l’intero asse ereditario residuo passa al coniuge o al partner civile. Se lo stesso individuo lascia prole, il coniuge o il partner civile sopravvissuto eredita i beni personali del defunto per un importo fisso corrispondente, attualmente, a £ 270.000 (più interessi dalla data del decesso) e la metà dell’asse ereditario residuo del defunto.

La prole riceve l’altra metà dell’eredità. La prole eredita per stirpes: un nipote riceve solo se il genitore è deceduto prima del de cuius.

Successioni senza testamento e senza coniuge o partner civile superstite

Se il defunto lascia figli o altra prole ma nessun coniuge o partner civile, la prole riceve l’eredità residua in parti uguali all’età di 18 anni.

Se un individuo non lascia prole ma gli sopravvivono uno o entrambi i genitori, questi ultimi ricevono l’eredità in parti uguali.

Se un individuo non lascia prole o genitori, la sua eredità verrà distribuita come segue:

  • fratelli e sorelle, e in mancanza;
  • fratellastri e sorellastre, e in mancanza;
  • nonni e, in mancanza;
  • zii e zie (essendo fratelli e sorelle di un genitore del defunto) e, in mancanza;
  • zii e zie (essendo fratellastri di un genitore del defunto) e, in mancanza;
  • bona vacantia, alla Corona, al Ducato di Lancaster o al Ducato di Cornovaglia.

Figli adottati e illegittimi: In relazione alla distribuzione della massa ereditaria di un individuo, i figli adottati o illegittimi sono trattati allo stesso modo dei figli legittimi?

Figli adottati: I figli adottati sono trattati come i figli legittimi; non hanno più diritto di ricevere l’eredità dei loro genitori biologici.

Fino al 1° ottobre 2014, sarebbero stati preservati solo gli interessi in cui il bambino aveva un diritto incondizionato (‘vested in possession’).

Per le adozioni effettuate successivamente al 1° ottobre 2014 vengono preservati anche gli interessi di un bambino nell’eredità di un genitore biologico deceduto, che è considerato un interesse contingente. La contingenza è una condizione che deve essere soddisfatta prima che il bambino maturi un diritto assoluto all’interesse in questione. Ad esempio, l’interesse può dipendere dal fatto che il bambino raggiunga l’età di 18 anni. Un interesse è considerate contingente in “reminder” e, quindi non preservato dalle nuove regole, quando è soggetto all’interesse di un’altra persona. Un esempio sarebbe un lascito in un testamento ad una persona per tutta la durata della sua vita e poi al bambino al compimento dei suoi 18 anni. L’interesse del bambino è condizionato al raggiungimento dei 18 anni ma è “in reminder” per l’interesse vitalizio della persona sopra citata e, quindi, non tutelato dalle nuove regole.

Poiché un testatore ha completa libertà testamentaria, nessun figlio ha diritto di ereditare da un genitore; tuttavia, se un testamento prevede un lascito ai figli senza nominarli espressamente, tutti i figli avranno diritto ad ereditare, biologici ed adottati.

Figli illegittimi: Non viene fatta alcuna distinzione tra figli legittimi e illegittimi. Questa regola si applica ai testamenti ed ai trust redatti a partire dal 4 aprile 1988.

I tribunali sono generalmente disposti ad approvare distribuzioni di asse ereditario che allargano la classe dei beneficiari includendo figli adottivi e illegittimi.

Distribuzione: Quale legge governa la distribuzione dell’eredità di un individuo?

In Inghilterra e Galles, generalmente la successione sarà governata dalla legge del Paese in cui il de cuius era domiciliato. Tuttavia, in caso di beni immobili lasciati in eredità e che si trovano all’estero dovrà essere presa in considerazione anche la normativa di quel Paese.

Formalità: Quali formalità sono richieste affinché un individuo possa redigere un testamento valido?

In Inghilterra e Galles, un testamento deve essere redatto per iscritto e deve essere firmato dal testatore o dalla testatrice o da un’altra persona alla sua presenza e per sua direzione.

Questa firma deve essere fatta o riconosciuta dal testatore in presenza di due testimoni, che devono essere presenti contemporaneamente.

Ogni testimone deve firmare il testamento o attestare la propria firma in presenza del testatore o della testatrice, ma non necessariamente in presenza dell’altro testimone.

Non è necessario che un testamento sia datato per essere valido a meno che non riporti la nomina di tutori per un minore.

Tuttavia, se ci sono dubbi sulla data in cui è stato redatto un testamento, potrebbe essere necessaria una prova per stabilirlo.

Se uno dei testimoni testamentari, o suo coniuge o partner civile, è anche un beneficiario, il suo lascito è da considerarsi nullo. Le formalità sono meno rigide per i testamenti del personale militare in servizio attivo. Questi possono essere scritti in un libretto o addirittura fatti verbalmente.

La Commissione per la Legge ha emesso una consultazione sulla riforma della normative testamentaria in Inghilterra e Galles nel luglio 2017, che propone regolamenti per consentire testamenti elettronici o testamenti eseguiti elettronicamente.

Questa riforma è stata interrotta su richiesta del governo ma è stata confermata nel marzo 2021 come parte dell’agenda della Commissione per la Legge per il suo prossimo programma di riforme.

Una legislazione temporanea è entrata in vigore il 28 settembre 2020, consentendo che i testamenti eseguiti tra il 31 gennaio 2020 e il 31 gennaio 2024 fossero attestati virtualmente, quando non era possibile farlo di persona. Questa regola è stata introdotta riconoscendo le difficoltà presentate dal distanziamento sociale e dalle altre regole per l’esecuzione dei testamenti durante la pandemia di covid-19.

Tutto o parte di un testamento, secondo la legge inglese, può comunque diventare sostanzialmente invalido se, ad esempio, cerca di disporre di beni regolati dalle leggi di un’altra giurisdizione (ad esempio, a causa dell’esistenza di regimi di proprietà coniugale o di legittima applicabili nel Paese in cui era residente il de cuius o del paese ove sono localizzati beni immobili facenti parte della massa ereditaria).

Testamenti: stranieri I testamenti stranieri sono riconosciuti e come?

Un testamento formalmente valido secondo la legge di un altro paese può essere riconosciuto in Inghilterra e Galles, a condizione che il testatore fosse stato domiciliato, residente abituale o cittadino di quello Stato al momento dell’esecuzione del testamento o alla data della sua morte.

In Inghilterra e Galles è richiesto un documento che si chiama “grant of probate” o “grant of representation” per amministrare i beni che si trovano in Inghilterra anche se il defunto era domiciliato all’estero.

Amministrazione: Chi ha il diritto di amministrare l’eredità?

I rappresentanti personali o “personal representatives” del defunto hanno il diritto di amministrare la massa ereditaria. In presenza di un testamento valido i “personal representatives” sono chiamati esecutori.

In mancanza di un testamento valido o nel caso in cui lo stesso non preveda degli esecutori testamentari, sarà il tribunale a nominarli e saranno chiamati amministratori.

Il tribunale nominerà degli amministratori anche nel caso in cui gli esecutori, validamente nominati, scelgano di rinunciare alla nomina.

Le persone che hanno il diritto di presentare domanda per essere nominati amministratori sono gli stessi beneficiari.

Come passa la titolarità dei beni del defunto agli eredi ed ai successori? Quali sono le regole per l’amministrazione della massa ereditaria?

Se la persona che e’ venuta a mancare ha lasciato un testamento valido, la massa ereditaria viene trasferita agli esecutori alla data del decesso.

In assenza di un testamento, la massa ereditaria viene trasferita al trustee pubblico fino a quando il tribunale non rilascia un “grant of administration”, momento in cui i beni facenti parte dell’eredità, vengono trasferiti agli amministratori.

Solo il “grant of probate o administration” consente agli esecutori o amministratori di ottenere il trasferimento della titolarità dei beni del de cuius in modo da poterli distribuire agli eredi.

Impugnazione: Esiste una procedura che gli eredi delusi e/o i beneficiari possono praticare per impugnare o contestare l’eredità?

In base alle normative previste dal Provision for Family and Dependants Act 1975 (Inheritance Act), le seguenti categorie di individui possono fare richiesta di ricevere dalla massa ereditaria un sostentamento finanziario qualora il testamento non lo preveda o se, in mancanza di un testamento, non rientrano tra I beneficiari aventi diritto all’eredita’:

  • coniugi o ex coniugi e partner civili (a condizione che non abbiano contratto un matrimonio o una partnership civile successivamente);
  • conviventi, sia dello stesso sesso che dell’altro sesso, che hanno vissuto con il de cuius nei due anni precedenti la sua morte;
  • un figlio del defunto o chiunque fosse stato considerato dal defunto come un figlio e per il quale di fatto ricopriva il ruolo di genitore; o
  • qualsiasi altra persona che era mantenuta interamente o in parte dal defunto immediatamente prima della sua morte.

Le richieste ai sensi della Legge possono essere fatte solo se il defunto era domiciliato in Inghilterra e Galles al momento della morte. Tale richiesta può essere presentata indipendentemente dal fatto che il defunto abbia lasciato un testamento e deve essere avviata entro sei mesi dal rilascio del “grant of probate or administration”.

La misura dell’assegnazione della massa ereditaria che il tribunale può concedere al richiedente, in questi casi, dipende molto dal rapporto che tale soggetto aveva con il defunto.

Generalmente la richiesta deve essere commisurata alle circostanze e strettamente limitata al mantenimento del richiedente. In alternativa, una persona con un interesse potenziale in una massa ereditaria può presentare un’azione per contestare la validità del testamento per i seguenti motivi:

  • Il testamento non è stato eseguito validamente;
  • il defunto non aveva capacità mentale al momento della sua stesura del testamento;
  • il defunto non conosceva o approvava il contenuto del testamento;
  • nel redigere il testamento, il defunto era soggetto a un’influenza indebita; o
  • Il testament e’ stato contraffatto o coinvolgeva qualche altro tipo di frode.

Marina d’Angerio,
Dottore Commercialista

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Dottore Commercialista Chartered Accountant in Londra   Dottore Commercialista e Revisore Contabile iscritta all’albo di Torino e laureata presso l’Università degli Studi di Torino.   ICAEW Chartered Accountant ed Auditor in Inghilterra e Galles.   Presso lo studio si occupa di fiscalità internazionale, consulenza societaria, redazione dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali.