La Banca Centrale di Cipro ha confermato che il 37.5% dei depositi presso la Banca di Cipro, che alla data del 26 marzo superavano i 100,000 Euro, saranno convertiti in azioni della banca, e che un ulteriore 22% potrebbe essere soggetto alla stessa misura entro 90 giorni a seguito di una valutazione di professionisti indipendenti incaricati dalla banca stessa. Comunque, Mario Skandalis, un alto funzionario della banca, ritiene che arrivare ad una conversione del 60% sia una “possibilità remota”.
E’ stato inoltre confermato che per determinare il raggiungimento del limite di 100,000 Euro saranno tenuti anche in considerazione eventuali prestiti e altre linee di credito, e che nel caso di conti congiunti le regole saranno applicate per la parte riconducibile ad ogni singolo beneficiario. L’ulteriore 22.5% che potrebbe o meno essere convertito in azioni sarà per il momento congelato e non maturerà interessi, ma verranno corrisposti interessi in via retrospettiva per la quota di esso che non sarà oggetto di conversione. I fondi depositati dopo il 26 marzo non sono soggetti ad alcune di queste misure.
Questa operazione fa parte del pacchetto di misure studiate per raccogliere 5.8 miliardi di Euro dall’economia domestica, condizione imposta dall’UE e FMI per accedere all’ulteriore fondo di salvataggio del valore di 10 miliardi di euro. La proposta del Ministro delle Finanze Michalis Sarris di applicare una tassa forfettaria su tutti di depositi è stata respinta dal Parlamento in seguito alle proteste della popolazione. Rimangono in vigore stretti limiti sugli importi massimi dei prelievi in contanti.
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