Irlanda: nessun piano per futuri tagli fiscali

Il Fiscal Advisory Council irlandese ha avvertito che nel bilancio del 2015 le previsioni sulle entrate fiscali del governo non tengono conto della possibilità di future modifiche fiscali, nonostante i piani per tagliare di nuovo la tassazione sul reddito nel 2016.

Il rapporto di valutazione fiscale del watchdog del novembre 2014 ha stabilito che “la pubblicazione delle proiezioni sulle entrate fiscali non determinano alcun cambiamento nella politica a medio termine.” Esso sottolinea che “i ricavi saranno probabilmente influenzati da un alleggerimento della pressione fiscale sul reddito nei bilanci futuri.

Il mese scorso, il Ministro delle finanze Michael Noonan ha svelato i piani per ridurre l’aliquota d’imposta marginale dal 52 al 51 %; col Bilancio del 2015 prevede una riduzione dell’aliquota massima sull’imposta sul reddito dal 41 al 40 %, con un aumento di Euro 1.000 (USD1,240) sull’aliquota base del 20 % d’imposta sul reddito di EUR 33,800 per singoli individui, e una ristrutturazione della Universal Social Charge (USC).

Il Primo Ministro Enda Kenny ha promesso che dal bilancio 2016 taglierà l’aliquota marginale che colpisce le famiglie a reddito medio, del 50 %. Ha anche affermato che il suo governo, se rieletto il prossimo anno, potrebbe fornire un ulteriore riduzione della tassazione nel bilancio 2017.

Secondo il Consiglio consultivo di bilancio, “il presupposto per le entrate per il 2016 è che misure fiscali non vengano introdotte dopo il 2015.”

Il Budget del 2015 includeva misure espansive di EUR 1bn, o dello 0,5 per cento del prodotto interno lordo (PIL), rispetto al risanamento di EUR 2bn precedentemente previsto. Le misure espansive comprendono EUR 400m in tagli fiscali ed un aumento di EUR 600m al massimale di spesa indicato nel bilancio del 2014. Nonostante un piccolo sforzo sfiscale nel bilancio 2015, il deficit dovrebbe scendere al 2,7 % del PIL.

A fine ottobre, la tassazione e la pay-related-social-insurance (PRSI) sono state di EUR 1.3bn oltre all’obiettivo, guidato da un 8,2 % annuo di aumento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), e le prestazioni forti nella riscossione delle accise, l’imposta sulle società, l’imposta sul reddito, e PRSI. Il Consiglio consultivo di bilancio ha affermato che la maggior parte di queste overperformance “sembrano essere basate su un miglioramento dei ricavi piuttosto che su fattori temporanei.”

 

Print Friendly, PDF & Email

Be the first to comment

Leave a Reply