Irlanda – le piccole imprese chiedono una riforma fiscale sul lavoro

La Small Firms Association (SFA) ha affermato che il bilancio dell’Irlanda del 2015 dovrebbe ridurre le tasse sul lavoro e porre fine alla discriminazione fiscale nei confronti dei lavoratori autonomi.

Secondo il presidente della SFA, A.J. Noonan, “è fondamentale che il governo riduca l’aliquota marginale d’imposta, estenda il punto di ingresso al tasso marginale e diminuisca il prelievo pensionistico nel bilancio 2015. Non ci devono essere imposte invisibili supplementari sul lavoro.”

La presentazione al pre-Budget della SFA sostiene che il costo del lavoro irlandese è all’undicesimo posto più alto d’Europa, e del 16% superiore alla media dell’Unione Europea. Lo stesso invita il governo a ridurre l’aliquota più bassa del datore di lavoro sull’assicurazione sociale connessa alla retribuzione (PRSI), dall’8,5% al 4,25%. Questa aliquota più bassa è stata introdotta dal Finance Minister Michael Noonan’s 2011 Jobs Initiative, ma è scaduta alla fine del 2013.

L’Associazione sta cercando misure per bilanciare la situazione tra i lavoratori autonomi ed i lavoratori dipendenti. Raccomanda che il sovrapprezzo del 3% sulla tassa universale sociale (USC), che si applica solo ai lavoratori autonomi, debba essere abbandonata quest’anno, in linea con i piani. I lavoratori autonomi “risk takers” dovrebbero avere uguale livello di protezione dei dipendenti, in caso di fallimento o di una malattia, e gli Amministratori proprietari dovrebbero ricevere il credito sul pay-as-you-earn (PAYE) sulle imposte pagate su base PAYE. Infine, un contributo volontario PRSI dovrebbe essere introdotto, per consentire agli imprenditori ed ai lavoratori autonomi di beneficiare di tutte le prestazioni di assistenza sociale.

L’accesso al finanziamento rimane un problema per le piccole imprese. La SFA suggerisce che il Governo incentivi l’occupazione e lo schema degli investimenti (EIIS), che si dice essere sottoutilizzato a causa di una mancanza di consapevolezza, e per la sua complessità. Questo dovrebbe essere completato con l’introduzione di uno sgravio specifico sulla tassa sulle plusvalenze (CGT) per gli imprenditori, equivalente al 10% della tassa (CGT) disponibile nel Regno Unito per chi vende o chiude, tutta o parte dell’attività. In caso contrario, ci dovrebbe essere un’aliquota del 20% sulla tassa CGT su tutta la linea.

In conclusione, la SFA esorta il governo ad imporre solo il pacchetto fiscale netto minimo di aggiustamento necessario per raggiungere il 2,9% dell’obiettivo di disavanzo di bilancio. Noonan ha detto: “Questo dovrebbe essere inferiore all’aggiustamento precedentemente previsto di EUR2bn (USD2.7bn). L’ aggiustamento fiscale più basso è fondamentale per rafforzare la fiducia e, quindi, l’attività che porta al ciclo virtuoso di crescita della domanda interna e l’occupazione con conseguente aumento delle entrate fiscali, mentre le prestazioni sociali cadono nelle voci di spesa”.

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