L’8 luglio, il Tesoro Nazionale del Sudafrica ha pubblicato per consultazione le proprie proposte fiscali sulle quantità di zuccheri presenti nelle bevande, che sono state originariamente rese note dal ministro delle Finanze Pravin Gordhan nel mese di febbraio durante il bilancio 2016-17.
La tassa proposta sulle bevande zuccherate (SSB), che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 aprile 2017, ha lo scopo di ridurre l’eccessiva assunzione di zuccheri in Sud Africa.
Tra le misure proposte, una tassa sugli alimenti ricchi di zucchero è vista come una strategia molto efficace sotto il profilo dei costi per affrontare le patologie legate all’alimentazione. Il Tesoro Nazionale ha notato che paesi come la Finlandia, la Francia, l’Ungheria, l’Irlanda, il Messico, le Mauritius e la Norvegia hanno tutte le tasse relative alle bevande zuccherate mentre altri paesi, come il Regno Unito, la Tailandia e l’Australia hanno recentemente annunciato l’intenzione di introdurre tali tasse come parte di un pacchetto di misure per contribuire ad affrontare l’eccessiva assunzione di zuccheri aggiunti.
Alcuni sostengono che un aumento dei prezzi del 20% sulle bevande zuccherate (SSB) può avere un impatto significativo sul loro acquisto e consumo. Si propone che l’imposta sullo zucchero in Sud Africa sarà imposta ad una aliquota fiscale per ogni grammo di zucchero che approssimativamente corrisponde ad una incidenza fiscale del 20% per la bibita più popolare ( la Coca Cola).
Come per le altre accise e dazi specifici sui prodotti in Sud Africa, la tassa proposta sulle bevande zuccherate sarà introdotta attraverso il Customs and Excise Act. Una categoria aggiuntiva per le bevande zuccherate dovrà essere creata sulla base degli elenchi contenuti nella legge. Il principio generale per il pagamento delle accise (duty-at-source) sarà applicato per facilitare la gestione della nuova imposta.
Le osservazioni scritte sulle proposte fiscali sono richieste entro la chiusura dei lavori il 22 agosto 2016.
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