Il Partito dell’opposizione ACT della Nuova Zelanda ha proposto di ridurre l’aliquota d’imposta sulle società al 12,5 %.
L’obiettivo principale del programma del partito di destra, inaugurato il 2 agosto 2014, è quello di aumentare di un terzo il prodotto interno lordo (PIL).
Una riduzione progressiva dell’aliquota d’imposta sulle società dal 28% al 12,5 % entro il 2020, farebbe aumentare gli investimenti e l’occupazione, garantendo in tal modo la crescita mirata del PIL, secondo ciò che ha espresso il leader del partito Jamie Whyte.
La riduzione dell’aliquota d’imposta sulle società al 20% l’anno prossimo avrà un costo stimato di NZD 1.53bn (USD1.3bn) in mancati introiti. Negli anni successivi il tasso scenderebbe rispettivamente al 18,5 %, al 17 %, al 15,5 %, al 14 % e al 12,5 %. L’ACT si propone di compensare la perdita di entrate, abolendo il welfare delle società ed il commercio del carbone.
In Nuova Zelanda le elezioni si terranno nel settembre di quest’anno. E’ improbabile che l’ACT, che non ha alcun seggio alla House of Representatives, rappresenti una minaccia credibile per il Partito Nazionale.
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