Giappone e Cina hanno evidenziato come il completamento dei negoziati per la Trans-Pacific Partnership (TPP), avvenuto il 5 ottobre, dovrebbe incentivare l’avvio delle trattative per un piu’ ampio trattato commerciale Asia-Pacifico.
Il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe ha accolto con grande favore l’accordo tra l’Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti e Vietnam, ma ha poi aggiunto che questo dovrebbe essere solamente l’inizio di un processo verso un piu’ ampio accordo Asia-Pacifico.
Un piu’ ampio accordo di libero scambio potrebbe ampliare il campio di applicazione dell’accordo attualmente in vigore – circa il 40% dell’economia globale – e raggiungere un numero maggiore di consumatori rispetto agli attuali 800 milioni.
Il Primo Ministro Abe ha inoltre aggiunto che l’inclusione della Cina in un futuro trattato “avrebbe un significato strategico importante”. Cio’ potrebbe infatti contribuire a creare un collegamento tra la Trans-Pacific Partnership e la Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), quale ulteriore avvicinamento alla eventuale realizzazione della zona di libero scambio Asia – Pacifico (Free Trade Area of the Asia Pacific – FTAAP).
Attualmente in fase di negoziazione, la Regional Comprehensive Economic Partnership dara’ vita ad un unico accordo commerciale globale tra i Paesi membri dell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (comprendenti Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam) ed i suoi sei partner dell’Accordo di Libero scambio ovvero Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda.
In un comunicato, la Federazione delle imprese giapponesi (Keidanren) ha concordato con Abe. Ha poi aggiunto che stava da lungo tempo attendendo “una rapida conclusione dei negoziati per la RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership) e la successiva creazione della zona di libero scambio Asia – Pacifico, con obiettivo il 2020″.
Il Ministero del Commercio cinese ha inoltre osservato che la Trans-Pacific Partnership è “uno dei più importanti accordi di libero scambio nella regione Asia-Pacifico”. Il Ministero ha quindi sottolineato che la Cina è aperta a qualsiasi accordo che “rispetti delle norme dell’OMC e contribuisca a costruire l’integrazione economica regionale”.
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