La Commissione Europea ha chiesto al Governo tedesco di modificare la legge sull’imposta di successione (Inheritance Tax) dopo aver constatato che le attuali norme, in determinate situazioni, risultano essere discriminatorie nei confronti di coloro che non sono residenti in Germania ai fini fiscali.
In base alla normativa tedesca in materia di imposta di successione, viene generalmente concesso un assegno alimentare speciale al coniuge superstite o al partner registrato di una persona deceduta solo se uno dei due o entrambi sono residenti fiscali in Germania.
L’assegno, invece, non spetta al coniuge superstite o al partner registrato nel caso in cui questi erediti dal defunto un patrimonio o investimenti situati in Germania, ma il defunto e l’erede abbiano la residenza fiscale in un altro Stato membro.
Secondo la Commissione Europea tali regole costituiscono “una restrizione ingiustificata alla libera circolazione dei capitali” ai sensi del Trattato Europeo, siccome il valore della successione subisce una riduzione nei casi in cui non vengano soddsfatti i criteri di residenza fiscale.
La Commissione ha inoltre aggiunto che la legislazione attuale potrebbe avere l’effetto di scoraggiare altri cittadini dell’Unione Europea ad investire i loro capitali in immobili tedeschi e investimenti.
La Commissione ha quindi emesso un parere motivato dando al governo tedesco due mesi di tempo per rispondere alla sua richiesta.
In mancanza di una risposta soddisfacente, la Commissione Europea ha prospettato la possibilita’ di deferire la Germania alla Corte di giustizia europea.
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