Le autorità francesi hanno fornito un aggiornamento sui progressi raggiunti nello sviluppo dei nuovi metodi di tassazione delle grandi multinazionali basate su servizi via Internet.
Un rapporto pubblicato da France Strategie, ente governativo incaricato di consigliare il Governo sulle strategie di politica fiscale, ha consigliato alla Francia di continuare a persistere con le proposte volte alla tassazione dei valori derivati dall’economia digitale quale ad esempio il valore derivato dai dati personali.
La relazione rileva che le imprese nel settore dell’economia digitale spesso eludono la tassazione in quanto i loro modelli di business sono sostanzialmente diversi rispetto a quelli previsti dalle imprese tradizionali. Secondo quanto riportato nel report, queste società dovrebbero essere soggette ad un regime fiscale specifico, nonostante l’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico, nella sua relazione sulle sfide fiscali dell’economia digitale, abbia concluso che l’economia digitale non può essere circoscritta a fini fiscali.
In precedenza, un certo numero di Stati membri dell’Unione Europea hanno tentato di introdurre una tassa sui servizi di pubblicità via internet o sui servizi di news syndication anche se in Francia ci sono state delle forti opposizioni.
L’agenzia francese sta cercando di presentare delle proposte per tassare il valore derivato dai dati. Gli autori del rapporto riconoscono, tuttavia, che l’idea di una tassa sui dati lascia aperte delle problematiche, tra cui il possibile rallentamento dell’innovazione. La Francia intende continuare la revisione dei possibili meccanismi.
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