Il 28 agosto 2014, il governo finlandese ha accettato le proposte di bilancio per il 2015, che si concentrerà nel non pregiudicare la crescita economica e nella creazione di posti di lavoro, oltre che tentare di migliorare la situazione di disavanzo di bilancio del paese.
È stato sottolineato che, a causa della mancanza di crescita economica di quest’anno, e della modesta prospettiva di crescita per il prossimo anno, la Finlandia potrebbe dover discostarsi dall’obiettivo a medio termine di saldo di bilancio strutturale. Il governo si è rassegnato all’aumento del rapporto debito pubblico – prodotto interno (PIL), superiore al valore di riferimento del 60 % fissato dal Trattato di Maastricht per il 2015.
Sono previste misure per ridurre la spesa pubblica generale ed aumentare le entrate, che si spera possano incrementare le finanze pubbliche del 2,5 % del PIL. Il deficit fiscale della Finlandia dovrebbe diminuire di circa EUR3bn (USD3.9bn) fino ad EUR4.5bn.
Ciò potrà essere realizzato sotto il profilo della spesa. L’impatto delle modifiche fiscali è solo di EUR300m. La lenta crescita economica limiterà la crescita del gettito fiscale a circa il due per cento nel 2015.
Le modifiche fiscali più significative verteranno sulle accise e su altre imposte indirette. L’incremento della tassazione sul tabacco, dell’accisa sui dolci, e delle imposte sull’energia dovrebbero aumentare le entrate fiscali del governo di circa EUR370m, mentre le entrate provenienti dalla tassazione sulla circolazione inciderà per EUR180m.
Le modifiche alle imposte sul reddito sono finalizzate a mantenere il potere d’acquisto dei consumatori, in particolare per coloro con redditi bassi o medi. Le detrazioni sul reddito base saranno aumentate, ed il governo sta progettando l’introduzione di deduzioni per i genitori con bambini.
Nel 2015, le soglie d’imposta sul reddito per le tre aliquote fiscali marginali più basse saranno adeguate in linea con l’inflazione. La detrazione fiscale sul pagamento di un’ipoteca sarà limitata ulteriormente, mentre la detrazione per gli interessi pagati sui prestiti per studio sarà abolita; inoltre, le plusvalenze, le aliquote fiscali su successioni e donazioni saranno aumentate di un punto percentuale.
La base imponibile sarà ampliata, principalmente tagliando o limitando le sovvenzioni fiscali alle imprese, ma la controversa imposta generale – una windfall tax introdotta quest’anno sulle centrali idroelettrica, eolica e nucleare costruite prima del 2004 – sarà annullata.
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