Nel corso di una riunione del Consiglio di Stato cinese, tenutasi il 22 gennaio, e presieduta dal premier Li Keqiang, e’ stata data conferma che entro quest’anno la Cina ha intenzione di dare completa attuazione al regime fiscale IVA della nazione, che andra’ a sostituirsi alla business tax.
Nel corso dell’incontro e’ stato affrontato il tema dell’adozione di ulteriori misure per dare attuazione all’introduzione dell’IVA, in sostituzione alla business tax, su una gamma più ampia di servizi.
Questo cambiamento è visto come un passo “di fondamentale importanza per approfondire le riforme in materia fiscale e tributaria. Tutto cio’ eserciterà una grande e positiva influenza sullo sviluppo del settore terziario del Paese, in particolare per le imprese hi-tech, e sulla riqualificazione industriale”.
Nel corso del 2016, si prevede che la Cina introdurra’ l’IVA sui servizi finanziari, nel settore delle costruzioni e immobiliare e sui servizi di consumo quali cibo, ristorazione e alloggio.
La business tax, che a breve verra’ sostituita dall’IVA, viene riscossa in ogni fase della catena di approvvigionamento sull’importo lordo, piuttosto che sul valore aggiunto netto. L’IVA andra’ quindi ad eliminare i problemi di doppia imposizione incontrati dalle imprese.
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