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Le Seychelles intendono aderire all’OMC in dicembre

Le Seychelles hanno concluso i negoziati commerciali bilaterali con tutti gli Stati membri interessati dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), facendo un passo avanti verso l’adesione all’OMC entro la fine del 2014.

Il Ministero delle Finanze, del Commercio e degli Investimenti delle Seychelles afferma che è stato firmato l’accordo bilaterale finale con gli Stati Uniti a Ginevra, il 10 settembre 2014: “Le Seychelles hanno ormai superato l’ultimo ostacolo verso l’adesione, processo lungo e faticoso, ma comunque gratificante”. “Le Seychelles parteciperanno all’ottava riunione del gruppo di lavoro a Ginevra il mese prossimo, che dovrebbe essere l’ultimo, prima dell’accettazione formale all’OMC”. Si prevede che l’adesione sarà considerata in occasione della riunione del Consiglio dell’OMC che si terrà a dicembre di quest’anno.

Le Seychelles inizialmente richiedevano l’adesione all’OMC nel 1995, ma facevano ben pochi progressi fino alla revisione del processo nel 2008. E ‘stato detto che una delle principali sfide che le Seychelles hanno dovuto risolvere era la limitata esperienza nella negoziazione di accordi commerciali.

Tuttavia, dopo il 2008, il governo ha fatto notevoli progressi per individuare le modifiche legislative necessarie, tra cui i decreti relativi alle misure sanitarie e fitosanitarie, e la protezione del diritto d’autore e della proprietà industriale. Entro il 2010, le Seychelles avevano presentato richieste per l’accesso al mercato dei beni e dei servizi, e avevano stabilito un gruppo di lavoro.

Prima della firma dell’accordo con gli Stati Uniti, le Seychelles hanno terminato i negoziati commerciali bilaterali con altri otto membri dell’OMC, ovvero Canada, Unione europea, Giappone, Mauritius, Oman, Sud Africa, Svizzera e Tailandia.

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Cina: Taiwan riavvia le consultazioni sui trattati commerciali

Taiwan e la Cina hanno riavviato le consultazioni aventi ad oggetto l’introduzione di ulteriori riduzioni tariffarie sulle merci all’accordo di cooperazione economica (economic cooperation framework agreement – ECFA), nonostante la disputa avente ad oggetto l’accordo sugli scambi di servizi che è stato firmato nel giugno dello scorso anno.

Una riunione si è tenuta nel mese di ottobre dello scorso anno, ma i successivi colloqui sono stati sospesi a causa di proteste in Taiwan. Gli ultimi negoziati si sono svolti in una località segreta per motivi di sicurezza e si e’ deciso che le consultazioni devono continuare, nonostante le proteste.

Anche se non sono stati rilasciati dettagli ufficiali dopo l’ultima riunione, è stato riportato che le due parti non hanno preso in considerazione le aliquote tariffarie di importazione, ma c’e’ stato uno scambio di opinioni su una serie di argomenti, tra cui un accordo sulle categorie di merci per le quali Taiwan e la Cina sperano di ampliare l’accesso al mercato.

L’originale accordo quadro sulla cooperazione economica (ECFA), entrato in vigore all’inizio del 2011, e che ha dato attuazione ad un programma triennale di riduzioni sui dazi di importazione fino al 1 ° gennaio 2013, ha ridotto a zero le tariffe su tutti gli articoli elencati. In totale, i tagli tariffari coinvolgono 539 articoli di esportazione di Taiwan e 267 articoli di esportazione cinesi.

I negoziati sono stati concordati per ampliare e approfondire tutti gli aspetti dell’ECFA, compresa l’aggiunta di ulteriori riduzioni tariffarie per l’importazione di più beni. Sussiste la preoccupazione che le concessioni più ampie saranno incluse in un patto di libero scambio tra Cina e Corea del Sud che si prevede verra’ firmato entro la fine del 2014, se non prima.

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Romania conferma il taglio della Social Security Tax

La Camera dei Deputati della Romania ha approvato una riduzione dell’imposta sulla previdenza sociale versata dai datori di lavoro, nonostante il parere contrario del FMI e, nonostante un avvertimento del Presidente, che la manovra metterà a rischio la stabilità economica del paese.

I deputati hanno votato in modo schiacciante a favore della riduzione di 5 punti percentuali, dopo che il presidente Traian Băsescu ha inviato la proposta al Parlamento per una revisione. La Camera alta ha respinto la richiesta di riesame proposta da Basescu il mese scorso.

La manovra dovrebbe creare un deficit di entrate di RON 850m (USD25m) negli ultimi tre mesi del 2014, e Basescu ha previsto che altre imposte dovranno aumentare a seguito delle elezioni di novembre. Tuttavia, il ministro delle finanze del paese, Ioana Petrescu, ritiene che la manovra ridurrebbe l’evasione fiscale.

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Il Canada annuncia agevolazioni fiscali per le piccole imprese

Il Governo canadese ha annunciato che il nuovo Small Business Job Credit fara’ risparmiare alle imprese più di 550 milioni di dollari canadesi in imposte sui salari nel corso dei prossimi due anni.

Il conteggio dei contributi e’ abbastanza complicato. Ad ogni buon conto, qualsiasi azienda che versa premi di assicurazione sul lavoro per un importo pari o inferiore a 15,000 dollari canadesi nel corso dei prossimi due anni potra’ beneficiare del credito.

Le aziende non avranno bisogno di fare una richiesta per ottenere il credito. La Canada Revenue Agency (CRA – Agenzia delle Entrate canadese) calcolerà automaticamente il credito sulla base del ritorno economico; questo verra’ poi applicato nei confronti di qualsiasi debito in essere e qualsiasi importo rimanente verrà rimborsato alla società.

Accogliendo con favore l’annuncio, Dan Kelly, Presidente della Federazione canadese delle imprese indipendenti, ha dichiarato: “Questo annuncio si tradurrà in una riduzione netta del 15 per cento sui premi assicurativi versati per l’occupazione da parte delle piccole imprese nel corso dei prossimi due anni. Una riduzione del 15 per cento su tali premi renderà più facile assumere nuovi lavoratori o investire in attivita’ di formazione supplementare per aiutare gli imprenditori a far crescere il loro business”.

Il Ministro delle Finanze Joe Oliver ha commentato: “Le piccole imprese garantiscono prosperità al Paese, rappresentando circa il 50 per cento dei posti di lavoro nel settore privato ed un terzo del prodotto interno lordo del Canada. Questo è il motivo per cui stiamo prendendo misure per rendere le piccole imprese più forti. Il nuovo Small Business Job Credit diminuira’ le imposte per gli imprenditori e rendera’ piu’ semplice per questi ultimi creare posti di lavoro per i cittadini canadesi”.

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Grecia: il Primo Ministro prevede tagli fiscali

Il primo ministro greco, Antonis Samaras, ha affermato che i dettagli di una “road map” per la riduzione delle imposte saranno svelati nei prossimi mesi, durante un discorso in cui ha annunciato alcuni tagli fiscali iniziali definendoli “un primo passo”.

Parlando ad una fiera a Salonicco, Samaras ha dichiarato che l’economia della Grecia sta migliorando per la prima volta in sei anni. Tuttavia, ha promesso che la Grecia non sarebbe tornata a deficit incontrollati, e che quindi eventuali riduzioni di imposte dovranno essere graduali.

Ha annunciato che la tassazione sul gasolio da riscaldamento del paese sarà ridotta del 30%, come anche quella di solidarietà sui redditi personali verrà ridotta. Ha rivelato che la “road map” includerà piani per la riduzione dell’aliquota superiore d’imposta sul reddito delle persone fisiche dal 42 al 32 %; una riduzione del 10% sull’imposta sulle società, fino al 15 %; oltre a tagli sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla tassazione sulla proprietà.

A seguito del discorso del Primo Ministro sono intercorsi recenti colloqui tra la Troika dei creditori internazionali ed i funzionari greci a Parigi. Sebbene la Grecia avesse sperato di ottenere il permesso per i tagli, la Troika deve ancora approvare le proposte. La troika ha chiesto un regime semplificato d’IVA alla Grecia, in particolare ad un’aliquota del 19% circa, in calo dal 23 % al momento, ed un minor numero di aliquote ridotte ed esenzioni.

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La Nuova Zelanda da’ il benvenuto alle modifiche previste per l’ASEAN-Australia-New Zealand FTA

Il Ministro del commercio della Nuova Zelanda, Tim Groser, ha accolto con favore la firma di un protocollo di modifica dell’accordo che istituisce la zona di libero scambio tra l’ASEAN, l’Australia e la Nuova Zelanda (AANZFTA).

“Le modifiche contenute nel protocollo renderanno l’AANZFTA più business-friendly, trasparente e flessibile”, ha detto Groser.

Mr Groser e altri ministri dell’economia dell’AANZFTA hanno firmato il protocollo il 27 agosto 2014, in un incontro a Nay Pyi Taw, Myanmar.

Mr Groser ha specificato che “tali cambiamenti e modifiche riguardano soprattutto specifiche regole sull’origine del prodotto e i certificati sui requisiti di origine”.

Il protocollo sarà ora sottoposto al processo di esame dei trattati.

Si prevede che il protocollo entrerà in vigore all’inizio del 2015, non appena conclusi i negoziati in materia di requisiti di implementazione.

L’AANZFTA è stato firmato nel 2009 ed e’ entrato in vigore per la Nuova Zelanda nel 2010.

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Italia: Renzi promette tagli fiscali nel prossimo bilancio

In un’intervista televisiva, il primo ministro italiano Matteo Renzi ha dichiarato che la legge finanziaria italiana del 2015 (Legge di Stabilità) comprenderà alcuni tagli fiscali, che devono essere finanziati da riduzioni della spesa pubblica.

Attraverso una diminuzione della spesa pari a 20 miliardi di Euro (25.8 miliardi di dollari Usa) il governo sarà in grado di garantire alcuni tagli alle “imposte in materia di occupazione”, ha detto Renzi, ma i fondi saranno necessari anche per aumentare la spesa in settori specifici, in particolare nel settore dell’istruzione.

Renzi ha sottolineato che il Governo “ha le mani legate” soprattutto a causa delle cupe previsioni che riguardano l’economia italiana, con una crescita stagnante prevista per il 2014.

La detrazione di 80 Euro mensili dall’imposta sul reddito, novita’ introdotta nel maggio di quest’anno, rimarrà nel prossimo futuro per i dieci milioni di persone che gia’ ne stanno beneficiando, ma e’ stato specificato che e’ al momento impossibile offrire incentivi ad un maggior numero di contribuenti.

Matteo Renzi ha inoltre confermato che il bilancio 2015 vedrà una ulteriore riduzione dei contributi. A suo dire, ci sarebbero due opzioni: o diminuire i contributi previdenziali o tagliare ulteriormente il tasso di imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sulla base di una riduzione del 10 per cento introdotta all’inizio di quest’anno.

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UK: rinuncia al rappresentante fiscale per le società di Gibilterra e le imprese di gioco dell’Isola di Man

HM Revenue and Customs (HMRC) ha confermato di aver raggiunto accordi con Gibilterra e l’Isola di Man al fine di consentire alle imprese di quei territori di non nominare un rappresentante fiscale nel Regno Unito. L’accordo si riferisce alle imprese colpite dalle imminenti modifiche alla tassazione sul gioco Remote Gaming Duty (RGD), pool betting duty (nel campo delle scommesse) (PBD), o general betting duty (gioco d’azzardo) (PBD), dal 1 dicembre 2014, nel Regno Unito.

Dal 1° dicembre 2014, il Regno Unito inizierà a tassare i profitti dei bookmakers sulla base del “luogo di consumo”, come parte delle riforme poste dal governo per garantire i ricavi derivanti dalle attività del settore del gioco offshore nel mercato del Regno Unito.

In una comunicazione dell’8 settembre 2014, HMRC ha affermato che qualsiasi attività commerciale non esercitata all’interno di un gruppo e con sede al di fuori dell’Unione europea deve nominare un rappresentante fiscale, se soggetto a tassazione di cui sopra, dopo il cambiamento del 1 dicembre, con qualche eccezione.

HMRC ha inoltre spiegato che: “Le autorità di Gibilterra hanno accettato di far rispettare eventuali debiti di gioco in UK sostenuti dagli operatori con sede in Gibilterra. Come tale, gli operatori con sede in Gibilterra non sono tenuti a nominare un rappresentante nel Regno Unito. Il Regno Unito ha raggiunto un accordo simile con l’Isola di Man. Infatti, gli operatori con sede nell’Isola di Man non sono tenuti a nominare un rappresentante fiscale in questo momento.” “Il Regno Unito è attualmente impegnato in un confronto con gli Stati di Guernsey e Alderney al fine di fare un accordo simile. Finora, le discussioni sono ad una fase iniziale“, ha detto.

HMRC ha pubblicato nuovi Annunci sulla somministrazione di ciascuna delle imposte dopo il 1 Dicembre 2014: GBD nella comunicazione 451A, PBD nella comunicazione 147A, e RGD nella comunicazione 455A.

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Angola: l’FMI raccomanda l’IVA

L’Angola dovrebbe introdurre l’imposta sul valore aggiunto (IVA) per completare la riforma fiscale non-oil recentemente adottata, afferma il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

La riforma fiscale non-oil, da tempo attesa, è stata approvata dall’Assemblea Nazionale il 4 luglio 2014. Il FMI ha accolto con favore il pacchetto come “un passo cruciale verso la riduzione della dipendenza dalle entrate derivanti dal petrolio.”

Dopo aver ottenuto un surplus negli ultimi quattro anni, le autorità prevedono un disavanzo di bilancio complessivo di circa il quattro per cento del PIL nel 2014, riflettendo un calo del dieci per cento dei proventi da petrolio nel corso del primo trimestre del 2014. “Mentre è improbabile un fenomeno permanente, sono stati compiuti passi significativi nella riforma fiscale non-oil secondo la legislazione fiscale recentemente approvata, volta a diversificare le fonti dei proventi non-oil “, dichiara il FMI.

La riforma ha previsto l’adozione di tre leggi: il codice fiscale generale, il codice di procedura fiscale, ed il codice di riscossione delle imposte. Inoltre, sono state introdotte modifiche alle imposte sui redditi personali e delle società per rilanciare i consumi e gli investimenti.

L’aliquota d’imposta sulle società è stata ridotta da 35 a 30%, mentre la soglia d’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata aumentata da 25.000 a 34.450 Kwanza (USD353) reddito mensile. Allo stesso tempo, la base fiscale è stata ampliata eliminando le scappatoie. Inoltre, un condono fiscale parziale per alcuni debiti fiscali precedenti a dicembre 2012 è stato approvato.

Il personale accoglie con favore la recente approvazione dei decreti fondamentali che compongono la riforma fiscale non-oil. L’approvazione di questa legislazione deve essere seguita da miglioramenti nell’amministrazione e legislazione tributaria e doganale per realizzare pienamente la riscossione di entrate non petrolifere. Potrebbe essere introdotta l’IVA, a tempo debito e, se attuata con diligenza, fornirebbe entrate più stabili per il bilancio, riducendo così la dipendenza dalle entrate petrolifere e proteggere il bilancio dalla volatilità dei proventi dapetrolio“, il FMI ha concluso.

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UE: L’Ucraina si prepara a ratificare l’accordo di associazione

L’Unione Europea e l’Ucraina hanno confermato l’intenzione di ratificare simultaneamente il loro accordo bilaterale di associazione (Association Agreement) durante la seduta del Parlamento Europeo dal 15 al 18 settembre.

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha rilasciato una dichiarazione il 30 agosto 2014 per confermare l’accordo. Entrambe le parti sono desiderose di concludere l’accordo prima della scadenza del regolamento UE n. 374/2014 del 16 aprile 2014, che prevede la riduzione o l’eliminazione dei dazi doganali sulle merci originarie dell’Ucraina per un periodo temporaneo, al massimo fino al primo novembre 2014.

Secondo i termini dell’Association Agreement, le due parti dovranno stabilire progressivamente una zona di libero scambio nel corso di un periodo transitorio della durata massima di dieci anni, a partire dalla data di entrata in vigore dell’accordo. Ad entrambe le parti sarà impedito introdurre nuovi dazi doganali ed altre imposte, alcune tariffe saranno immediatamente abrogate, ed altre verranno gradualmente eliminate.

La ratifica dell’accordo è stata concordata nel corso di un incontro a Bruxelles tra il Presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, e il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz. Il Ministero degli Affari Esteri, Martin Schulz, si recherà in visita in Ucraina il 12 settembre in segno di solidarietà nei confronti dell’Ucraina.

Il 30 agosto 2014 l’Unione Europea ha inoltre pubblicato nella Gazzetta ufficiale la decisione del Consiglio del 16 giugno 2014 di applicare provvisoriamente accordi di associazione aggiuntivi con la Moldova e la Georgia.

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