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Svizzera chiarisce la non deducibilità delle sanzioni dalle tasse

Il Consiglio federale svizzero ha chiarito che le sanzioni non sono una spesa connessa alle imprese e pertanto non sono deducibili dalle tasse.

E’ stabilito nel diritto fiscale svizzero che né i privati né le imprese possono dedurre le sanzioni dal proprio reddito imponibile. Tuttavia, il trattamento fiscale delle altre multe, sanzioni amministrative, finanziarie e rimborsi sono trattate in altri statuti.

Il Consiglio ha adottato una relazione in cui definisce la sua posizione. Multe e sanzioni finanziarie non sono deducibili dalle tasse, in quanto introdurre agevolazioni fiscali potrebbe alla riduzione del loro effetto punitivo. Tuttavia, la restituzione dei profitti derivanti da sanzioni sono deducibili dalle tasse. Il rapporto spiega che non hanno una funzione punitiva e possono quindi essere considerate come una spesa connessa alle imprese.

Pertanto, le sanzioni non sono deducibili dalle tasse in un contesto internazionale o, per le imprese svizzere con una stabile organizzazione o con filiale all’estero. Nel caso di rimborso, il Consiglio afferma che sarebbe necessario determinare a chi è diretto e dove il profitto da rimborsare è stato tassato prima che una decisione possa essere ipotizzabile.

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Moody’s declassa il Costa Rica a causa delle riforme fiscali tardive

Il 16 settembre 2014 l’agenzia di rating Moody’s Investors Service, fedele alla sua parola, ha abbassato il rating dei titoli governativi del Costa Rica da Baa3 a Ba1 a causa di ritardi al programma di consolidamento fiscale.

Moody’s ha evidenziato come i diversi tentativi degli ultimi anni per affrontare il crescente deficit fiscale del Costa Rica non abbiano abbassato questi livelli. La nuova amministrazione Solis, insediatasi nel maggio di quest’anno, ha spiegato che il consolidamento fiscale verra’ introdotto gradualmente. All’inizio di questo mese Fitch Ratings ha minacciato di declassare il rating di credito del Paese se non si riuscira’ a tenere sotto controllo il deficit di bilancio.

Come conseguenza di questa inerzia, Moody’s prevede che gli attuali ampi disavanzi di bilancio e l’aumento del debito probabilmente continueranno per i prossimi anni.

Il disavanzo di bilancio è stato in media pari al 4,5% del prodotto interno lordo (PIL) dal 2009, e si prevede raggiungera’ il 5,8% del PIL nel 2014, e il 6% del PIL l’anno prossimo.

L’agenzia di rating ha evidenziato come, nelle ultime amministrazioni, la debole posizione del governo al Congresso abbia ritardato l’approvazione di una normativa a causa della necessità di stringere alleanze ad hoc. Di conseguenza, gli sforzi per approvare importanti riforme fiscali sono stati ostacolati.

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La Russia esclude cambiamenti all’IVA ed all’imposta sul reddito delle persone fisiche

La Russia, che in precedenza considerava l’introduzione nel 2015 di una nuova imposta sulle vendite regionali, ha escluso una modifica al regime d’imposta sul valore aggiunto, dopo che la nazione stava considerando un aumento IVA del due per cento.

In un’intervista con la Russia-24, il vice primo ministro russo, Igor Shuvalov, ha detto che il governo si propone di mantenere il regime di imposta sul reddito delle persone fisiche ed il regime dell’IVA costante fino al 2018.

Un’imposta sulle vendite al consumo, da somministrare alle regioni russe ad un tasso del tre per cento, è stato escluso da Shuvalov, nonostante sia stato approvato dal presidente russo Vladimir Putin. Preoccupazioni sono state sollevate in merito al prelievo, simile a quello abolito dieci anni fa, che sarebbe stato giudicato incostituzionale, come già aveva stabilito la Corte Suprema nel caso del prelievo precedente.

Nel mese di agosto, il primo ministro russo, Dmitry Medvedev, ha detto che il bilancio del prossimo anno potrebbe dover includere aumenti delle tasse, che descrive come un’ultima soluzione a fronte di sanzioni contro le imprese russe ed il paese stesso.

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Lituania: approvata la legge sulla tassazione del shale gas

Il Primo Ministro della Lituania, Algirdas Butkevicius, ha comunicato che la Lituania approvera’ presto una nuova legislazione per migliorare le condizioni fiscali per le societa’ che effettuano l’esplorazione di gas di scisto.

In un’intervista radiofonica con LRT, Butkevicius ha detto che le proposte sono state posticipate fino a non oltre il 2020, dopo di che e’ stata proposta un’aliquota compresa tra il 12 e il 15 per cento.

La nuova legge ha lo scopo di proteggere gli investimenti stranieri, dopo la conferma che i colloqui con Chevron sono venuti meno.

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Costa Rica: l’Industria Turistica contesta l’imposta sulle vendite

La Camera Nazionale del Turismo del Costa Rica (CANATUR) ha impugnato la decisione del governo di assoggettare tutte le attività turistiche all’imposta sulle vendite.

L’Amministrazione fiscale del Paese ha recentemente emanato un decreto che reinterpreta l’articolo 1 della Sales Tax. Ai sensi del decreto l’imposte sulle vendite del 13 % sarà applicata retroattivamente a tutte le imprese del turismo a partire dal 2009, tra cui alcune che in precedenza erano esenti, come il trekking, il bird-watching e ziplining.

Le imprese turistiche hanno termine fino alla fine di questo mese per adeguarsi al decreto.

La CANATUR ha chiesto che il decreto dell’amministrazione fiscale venga modificato, sostenendo che è ingiusto e costringerà molte aziende a chiudere. Il governo ha incontrato i funzionari del CANATUR per discutere le soluzioni alla controversia, ma le due parti non hanno ancora raggiunto un accordo.

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Emirati Arabi Uniti: revisione dei progressi sulla trasparenza fiscale

Il Governo degli Emirati Arabi Uniti (EAU) ha recentemente convocato un meeting a Dubai con i ministeri locali e federali per discutere i progressi della nazione in merito all’adesione agli standard in materia di trasparenza fiscale internazionale.

L’incontro si è tenuto per predisporre la seconda fase del programma di revisione, che si preoccupa di esaminare quanto siano efficienti le autorità degli Emirati Arabi Uniti nello scambio di informazioni su richiesta, dopo aver superato una prima fase di revisione sulla rete di convenzioni predisposta per consentire lo scambio di informazioni. Nella riunione si è discusso dei recenti sviluppi in materia di scambio di informazioni fiscali.

Il Ministero ha in precedenza firmato un protocollo d’Intesa con il Segretariato del Forum globale sulla trasparenza e lo scambio di informazioni, che ha portato gli Emirati Arabi Uniti a diventare il primo paese arabo a vincere un seggio nel Comitato direttivo internazionale.

Il Ministero ha inoltre firmato cinque protocolli d’intesa in materia di trasparenza e scambio di informazioni con la Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti, il centro finanziario internazionale di Dubai, la Jebel Ali Free Zone, la Fujairah Free Zone Authority ed il Dubai Multi Commodities Centre.

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