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Portogallo – obiettivo di riduzione delle aliquote fiscali

Il Ministro portoghese dell’Economia António Pires de Lima ha detto che la priorità del Governo dovrebbe essere quella di abbassare le tasse sui dipendenti a partire dal 2015.

Durante il suo discorso in Loures sulla ripresa economica, Pires de Lima ha invitato il Governo ad allentare l’elevato carico fiscale introdotto negli ultimi anni, mentre il paese si prepara ad uscire dal suo programma internazionale di assistenza economica e finanziaria.

Il Governo negli ultimi giorni ha discusso i piani per aumentare il salario minimo nazionale e ridurre il carico fiscale sui lavoratori, ha detto. Nel frattempo, ha esortato le società portoghesi e gli imprenditori ad utilizzare il recente taglio della tassazione sulle società per aumentare gli investimenti e la produttività. Il Governo portoghese ha tagliato l’aliquota dell’imposta sulle società (IRC), dal 25 al 23 % nel bilancio del 2014. Al momento, Il Ministro delle Finanze Maria Luis Albuquerque si è impegnata per ridurre anche il carico fiscale sui lavoratori una volta che la situazione economica lo permetta, e possibilmente nel quadro di bilancio del 2015. La stessa ha detto: ” L’ambizione del Governo è chiaramente quella di ridurre il carico fiscale al più presto possibile.”

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Tribunale della Gran Bretagna contro le regole sul regime dei prestiti nei gruppi di società

HM Revenue and Customs (HRMRC) ha affermato che è pronta a ricevere una somma extra di GBP 36m (USD64.5m) dopo che l’Alta Commissione Tributaria ha confermato una precedente sentenza in cui aveva ritenuto che i prestiti interni realizzati all’interno di un gruppo di società non costituivano un “rapporto di prestito”.

L’accordo ha visto una società fornire un prestito ad una società controllata, e quindi trasferire il diritto di ricevere gli interessi ad un’altra controllata in cambio di azioni privilegiate emesse da quest’ultima. HMRC afferma che l’obiettivo per una società del gruppo era quello di ricevere uno sgravio fiscale sugli interessi versati ad un’altra società del gruppo, senza che altre imposte sul reddito venissero pagate dalla società.

Il regime è stato promosso da una delle “quattro grandi” società di contabilità. Nella sua precedente sentenza, il primo Tribunale, d’accordo con HMRC, riteneva che il sistema non ha funzionato, e che non era conforme ai principi contabili generalmente accettati. Il Tribunale Superiore ha condiviso questo punto di vista. Tuttavia, il Tribunale Superiore ha respinto l’obiezione avanzata da HMRC che aveva ritenuto l’accordo abusivo.

Il Tribunale Superiore ha avvertito che gli utenti utilizzatori di tale schema ora possono essere soggetti a doppia imposizione sulle plusvalenze come conseguenza di prendere parte al progetto. Il Giudice ha osservato: “Ho il sospetto che se c’è una sorta di doppia imposizione, allora nasce dal fatto che la scelta della forma di pianificazione ha coinvolto un regime in cui non vi era alcuna perdita consentita nella prima fase.”

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Il Cancelliere austriaco insiste per la “Millionaire Tax”

Il Cancelliere austriaco e leader del partito Socialdemocratico, Mr. Werner Faymann, ha nuovamente proposto l’introduzione di una “millionaire’s tax” con il fine di accelerare il processo di riforma del sistema fiscale del Paese.

In un’intervista per il giornale austriaco Österreich, Werner Faymann si e’ detto speranzoso di convincere il suo partner di coalizione, il Partito popolare austriaco (ÖVP), sul fatto che l’introduzione di una tassa sui milionari servirebbe a finanziare una riforma complessiva della tassazione. Mr. Faymann ha poi spiegato che l’imposta dovrebbe consentire al Governo di attuare delle misure di riforma fiscale prima di quanto inizialmente previsto, ossia all’inizio del 2015 piuttosto che alla fine dello stesso anno.

Il Cancelliere Faymann ha sottolineato che il gruppo di lavoro del Governo si occupera’ dell’elaborazione di piani per semplificare e armonizzare il sistema fiscale del Paese entro la fine del 2014. Ha inoltre confermato che la riforma cercherà di abbassare il tasso dell’imposta sul reddito al 25%, e di eliminare la “stealth tax” (tassa invisibile) nel sistema di imposta sul reddito delle persone fisiche, modifica che andrebbe a beneficio soprattutto dei lavoratori a medio e  basso reddito.

Faymann ha da tempo sostenuto con forza l’idea di introdurre una “millionaire’s tax”. In vista delle elezioni di settembre dello scorso anno, Mr. Faymann aveva proposto di applicare una tassa compresa tra lo 0,5 e l’1% su tutti i patrimoni di valore superiore a 1 milione di Euro (pari a 1,39 milioni di dollari Usa). Gia’ a suo tempo, Faymann aveva spiegato come tale imposta andrebbe a gravare solamente sull’1% dei lavoratori austriaci che percepiscono i redditi piu’ alti, e consentirebbe di incrementare le entrate del Paese per un importo tra 1.5 e 2 miliardi di Euro. L’opinione comune, tuttavia, ritiene che molto probabilmente il Partito popolare austriaco si opporra’ alla proposta. […]

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L’Isola di Man ritiene utile l’adozione di un registro sulla proprieta’ effettiva

L’Isola di Man ha annunciato l’intenzione di introdurre un registro centrale dei titolari effettivi per migliorare la trasparenza.

Tale intenzione nasce in seguito al piano d’azione pubblicato nel giugno 2013 in occasione del vertice del G8 in Irlanda del Nord ed in seguito alle raccomandazioni rilasciate dal governo del Regno Unito la scorsa settimana. Il Regno Unito, dopo aver discusso il provvedimento nel corso di una consultazione sulla questione della trasparenza aziendale, ha proposto alle varie aree territoriali di istituire un registro centrale, accessibile al pubblico, e contenente le informazioni sui proprietari effettivi.

Il Primo Ministro dell’Isola di Man, Allan Bell, ha detto: “Nell’Isola di Man e’ in vigore un solido regime per garantire l’identificazione della proprietà effettiva delle societa’ e la disponibilità di tali informazioni alle Autorità. Abbiamo già assunto un impegno a livello internazionale per rivedere tale regime, e ora che il Governo britannico ha chiarito le proprie intenzioni con riferimento alla proprieta’ effettiva, è logico includere tale modello come una delle opzioni da prendere in considerazione”.

“Il risultato dovra’ essere appropriato per l’Isola di Man, ed e’ per questo che ci impegneremo ad intraprendere una consultazione con le imprese prima di giungere a qualsiasi conclusione.”

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Il Parlamento Europeo intende modificare i finanziamenti comunitari

I membri del Parlamento Europeo hanno appoggiato le proposte per ridurre la quota di gettito derivante dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene utilizzata dagli Stati membri per finanziare le operazioni e i progetti dell’Unione Europea.

Le proposte adottate dai legislatori il 16 aprile 2014, ridurrebbero l’ammontare dei ricavi destinati all’Unione Europea che viene calcolato come percentuale sul reddito nazionale lordo degli Stati membri con una percentuale dal 64 % al 40 %.

Il gettito derivante dal valore aggiunto attualmente fornisce circa l’11 % del bilancio dell’Unione Europea. I membri del Parlamento Europeo hanno convenuto che questo meccanismo di finanziamento ha bisogno di una riforma “drastica”.

Il Parlamento ha ripetutamente invitato l’UE affinché’ il bilancio debba essere integralmente finanziato da risorse proprie dell’Unione Europea. Ha convenuto che l’attuale sistema è “non trasparente, ingiusto, non soggetto a controllo parlamentare, molto complesso e totalmente incomprensibile per i cittadini europei.”

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L’Unione Europea approva l’agevolazione fiscale del Regno Unito sui videogiochi

La Commissione Europea ha concluso che i progetti del Governo britannico di concedere sgravi fiscali ai produttori di videogiochi sono in linea con le norme dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.

Lo sgravio fiscale è destinato ad incentivare gli sviluppatori di videogiochi a produrre giochi che rispondano a determinati criteri culturali. La Commissione aveva avviato un’indagine approfondita su tali proposte, dicendosi in dubbio sul fatto che tali aiuti potessero rivelarsi utili.

Quest’ultima infatti evidenziava come non vi fosse alcun evidente pericolo di fallimento in questo settore del mercato, in quanto tali giochi venivano prodotti anche in assenza di aiuti di Stato. La Commissione aveva inoltre rilevato che limitare le spese che si qualificano per lo sgravio fiscale ai beni o ai servizi “utilizzati o consumati” nel Regno Unito avrebbe potuto rivelarsi discriminatorio.

Il Regno Unito ha rimosso le spese legate alla territorializzazione imposte ai beneficiari del regime. Secondo la Commissione, il Governo ha dimostrato che il test culturale proposto garantisce che tali aiuti forniscano supporto solamente ai giochi di elevato valore culturale.

Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica sulla concorrenza, ha annunciato: “I nostri dubbi iniziali sono stati dissipati. Gli aiuti proposti per i videogiochi si stanno infatti focalizzando su un piccolo numero di determinati giochi inglesi, ad alto livello culturale, che incontrano delle crescenti difficolta’ nel trovare finanziamenti privati.”

Solo circa il 25 % dei giochi prodotti nel Regno Unito potra’ beneficiare di tali aiuti. La Commissione ha concluso che, senza questo sostegno, i nuovi giochi inglesi di tipo culturale potrebbero diminuire in modo considerevole. Ha inoltre rilevato che tale misura promuove la cultura senza tuttavia falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. La Commissione ha già approvato gli aiuti ai videogiochi in Francia.

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L’Austria modifica la tassa sui trasferimenti patrimoniali

Dopo che la Corte Costituzionale (VfGH) ha stabilito che le norme attuali sono incostituzionali, il Governo austriaco ha approvato un disegno di legge che modifica il Real Estate Transfer Tax (RETT) Act.

Al momento, la tassa sui trasferimenti immobiliari si basa sul prezzo di acquisto di una proprietà immobiliare trasferita e stimata (ad esempio a seguito di una vendita), mentre l’addebito si determina in tre volte il valore dell’imposta accertata (Einheitswert) per i trasferimenti effettuati, senza pagamento del prezzo come per esempio nel caso di una successione o donazione.

Nel dicembre 2012, la Corte Costituzionale austriaca ha stabilito che il RETT non dovrebbe consentire delle differenze a seconda di come una proprietà viene acquisita. E’ il caso delle norme che favoriscono i trasferimenti per eredità o donazione o quelle che consentono la valutazione sulla base di valori “obsoleti” che risalgono a diversi anni addietro e non rispecchiano più l’equo valore di mercato.

La Corte ha prescritto al Governo di introdurre le nuove regole prima del 1 giugno 2014. Ha disposto che se i regolamenti sostitutivi non entrano in vigore entro la fine del periodo transitorio, il valore di mercato di un immobile verrà utilizzato come base di valutazione per il RETT in tutti i casi.

Il disegno di legge del Governo differenzia il RETT a seconda del rapporto tra le parti coinvolte nella transazione. I trasferimenti familiari di immobili saranno oggetto di RETT determinati in tre volte il valore dell’imposta accertata, mentre le parti indipendenti saranno tassate in base al prezzo di acquisto di un immobile.

Le nuove regole fanno sì che quando la proprietà è trasferita, la stessa regola sarà applicata per il RETT come per l’imposta di registro catastale. Il disegno di legge mantiene anche esenzioni esistenti e previste dalla legge del RETT, compreso l’esenzione fiscale per il trasferimento d’impresa (valore massimo EUR 365,000 (USD 502,534)).

In un commento, il Ministro delle Finanze Michael Spindelegger ha detto:

Le nuove norme in materia d’imposta di trasferimento di immobili sono dirette ad impedire qualsiasi onere aggiuntivo per le famiglie e le imprese. I nostri imprenditori e le nostre famiglie possono ora tirare un sospiro di sollievo; una soluzione positiva è stata raggiunta con i nostri partner della coalizione.”

Ora abbiamo nuove regole, sicure in termini di diritto costituzionale e, che possono entrare in vigore in modo tempestivo il 1° giugno 2014, con un impatto neutro sulle entrate.”

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La Romania elimina la tassa sulla cogenerazione energetica

Il Dipartimento dell’Energia della Romania ha disposto un progetto di legge per abolire la tassa sulla cogenerazione per gli esportatori di energia elettrica. La proposta mira a rendere il Paese un fornitore leader per l’Europa centrale e sud- orientale.

L’imposta e’ applicata a quelle società che forniscono simultaneamente energia elettrica ed energia per il riscaldamento. La tassa e’ stata introdotta nel 2011, e rappresenta circa il 2 per cento delle bollette di consumo. Il primo ministro Victor Ponta aveva già suggerito di eliminare la tassa lo scorso anno, evidenziando come la stessa non ha avuto alcun “impatto positivo”.

Secondo il Dipartimento dell’Energia, il progetto di legge promuove l’uso efficiente delle ampie risorse di energia presenti in Romania e mira a sostenere i grandi produttori di carbone. I piani tengono anche conto della necessità di unirsi ai mercati della Repubblica Ceca, della Slovacchia e dell’Ungheria attraverso l’allineamento con il mercato dell’energia elettrica all’ingrosso, definito come “Day Ahead Market” (mercato del giorno prima – DAM).

Il progetto di legge è collegato a condizioni e criteri modificati per attuare un regime di sostegno per la promozione della cogenerazione ad alto rendimento.

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I Caraibi Orientali negoziano gli accordi FATCA con gli USA

L’Unione Monetaria Caraibica (ECCU) ha dato inizo ala trattativa con gli Stati Uniti d’America attraverso un accordo intergovernativo (IGA) per l’attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA).

Il FATCA necessita di istituzioni finanziarie straniere (FFI) al fine di riferire le informazioni all’US Internal Revenue Service (IRS) sugli asset del valore di USD 50,000 o più, detenute dai contribuenti americani, o da società estere ove i contribuenti statunitensi detengono un sostanziale interesse di proprietà. L’inottemperanza da parte dell’FFI di fornire informazioni potrebbe tradursi in una ritenuta alla fonte del 30% riscossa su determinati pagamenti, e può comportare la perdita potenziale di rapporti bancari di corrispondenza.

I Governi di Saint Kitts e Nevis hanno rivelato che i governi membri dell’ECCU hanno deciso di perseguire il modello 1 IGA. Gli stessi sono inoltre impegnati ad introdurre il “Foreign Account Tax Compliance (Stati Uniti) Implementation and Enforcement Bill, 2014“, al fine provvedere alla legalizzazione della presentazione delle informazioni sui clienti da fornire alle autorità statunitensi, hanno affermato.

Il Governo ha avvertito che tutte le istituzioni finanziarie non bancarie sono tenute a registrarsi sul Portale IRS prima del 25 aprile 2014, termine ultimo per evitare l’imposizione della ritenuta alla fonte del 30% dal 1 ° luglio 2014.

L’ECCU comprende Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, St. Kitts e Nevis, St. Lucia e St. Vincent e Grenadines.

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Il Ministro delle Finanze tedesco annuncia il taglio delle imposte

Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha suscitato grandi speranze riguardo possibili tagli fiscali prima della fine della presente legislatura in occasione del forum fiscale tenutosi recentemente a Berlino ed organizzato dalla Confederazione tedesca dell’artigianato (ZDH).

Riferendosi al fatto che in Germania la soglia dell’imposta sul reddito delle persone fisiche non ha tenuto il passo con l’inflazione, il Primo Ministro ha detto che, nonostante attualmente vi sia una mancanza di consenso sia all’interno della grande coalizione sia all’interno della camera alta del parlamento per quanto riguarda l’aumento delle soglie dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, cio’ non significa che alla questione non sarà data la dovuta considerazione nei prossimi anni.

Cosi’ come vi e’ un aumento di fiducia all’interno dell’Unione Cristiano-democratica (CDU) e Socialdemocratica (SPD), allo stesso modo vi e’ la possibilita’ di raggiungere una soluzione comune nel campo della politica fiscale, ha poi aggiunto Wolfgang Schäuble. L’esperienza dimostra che un accordo di coalizione concluso all’inizio della legislatura può sembrare “abbastanza vecchio” a fine legislatura, quindi non bisogna perdere ogni speranza, ha sottolineato.

Hans Peter Wollseifer, presidente della Confederazione tedesca dell’artigianato, aveva in precedenza chiesto al Governo di utilizzare le entrate fiscali in eccesso per ridurre l’imposta “nascosta” per i cittadini e le imprese in Germania. Anche se la grande coalizione nell’accordo si e’ impegnata a non aumentare le tasse, si stanno comunque verificando nuovi aumenti di imposte, ha avvertito. Questi ha pertanto invitato il Governo a presentare una relazione sugli effetti che dette soglie invariate di imposta stanno generando sugli oneri fiscali a cui sono soggette le persone.

Mentre la CDU vuole introdurre sgravi fiscali per famiglie e imprese, la SPD ha annunciato l’intenzione di aumentare le soglie di imposta sul reddito solamente se gli stipendi piu’ alti  verranno soggetti ad imposte piu’ elevate. Cio’ ha portato ad una situazione di stallo politico, in quanto la CDU ha respinto tali piani.

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