In alcune giurisdizioni i conflitti tra le norme non consentono di definire chiaramente l’appartenenza delle proprietà intangibili, quali ad esempio le azioni societarie. Non è questo il caso delle azioni emesse da una società incorporata nelle British Virgin Islands (BVI shares). Le azioni delle BVI, infatti, sono considerate beni situati nelle Isole Vergini Britanniche anche se:
- Il certificato azionario è conservato al di fuori delle BVI;
- Il registro dei soci è conservato al di fuori delle BVI;
- L’azionista deceduto non è mai stato nelle BVI.
Le azioni BVI del de cuius, le quali fanno parte del patrimonio di questi, non possono essere utilizzate (per esempio trasferite al successore) fino a quando il BVI High Court Probate Registry ha emesso il Grant necessario (concessione).
Per assicurare l’emissione dell’autorizzazione corretta, è importante determinare se il defunto abbia lasciato o meno un testamento e se abbia individuato il suo successore per le azioni BVI.
Per i soggetti deceduti che non erano domiciliati nelle BVI, la successione dei propri beni mobili intangibilisituati nelle Isole Vergini (come ad esempio delle azioni), sarà disciplinata dalla legge del territorio del domicilio. Tuttavia, la concessione necessaria dovra’ comunque avere ad oggetto la gestione del patrimonio del de cuius sito nelle BVI e dare attuazione ad un trasferimento di azioni al successore.
Per ottenere la concessione, il Registro ha bisogno, tra le altre cose, del certificato originale di morte del de cuius. Se il defunto non era domiciliato nelle Isole Vergini al momento della morte, il Registry avrà anche bisogno di una dichiarazione giurata della legislazione straniera rilasciata da un avvocato che esercita nella giurisdizione in cui il defunto era domiciliato. Se tutti i certificati necessari non sono redatti in inglese bisogna procedere alla traduzione.
Le domande per il Grant vanno presentate entro tre anni dalla morte dell’azionista e, qualora siano presentate in un momento successivo, sarà necessario compilare un ulteriore dichiarazione in grado di spiegare le ragioni del ritardo. Il procedimento per il rilascio del Grant, richiede, generalmente, dai tre ai sei mesi, può tuttavia essere più lungo sé il patrimonio è contestato o se la morte sia avvenuta in una giurisdizione con un sistema giuridico diverso da quello delle Isole Vergini Britanniche.
Se l’azionista defunto era amministratore e socio unico della società BVI e dopo la sua morte non ci sono amministratori, né la possibilità di procedere alla loro nomina, la regola prevede che solo dopo che il Registry ha rilasciato la concessione, il soggetto delineato come successore potrà essere nominato amministratore: ciò può avvenire solo se lo statuto della società riconosce tale possibilità. Ecco perché’ è consigliata la nomina di un amministratore di riserva, in grado di procedere alla gestione della società fino al rilascio del Grant.
Un’ alternativa è rappresentata dalla comproprietà delle azioni con il diritto di sopravvivenza. Alla morte di uno degli azionisti, le azioni diventano automaticamente del sopravvissuto senza la necessità di ottenere il Grant.
Un’azionista può decidere di trasferire le sue azioni ad un trust i cui termini possono prevedere la successione delle azioni in caso di morte dell’azionista. In questo caso è possibile fare delle previsioni sulla successione senza la necessità di ottenere il Grant.
Finche’ il Grant non è rilasciato dal Registry, le relative azioni BVI sono sospese, in particolare: i diritti di voto ad essi attribuiti non possono essere esercitati, non possono essere trasferiti o venduti, e ci possono essere difficoltà nel raccogliere i dividendi pagati su quelle azioni.
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