Brexit: conseguenze sulle Isole Vergini Britanniche

Oltre due mesi dopo la decisione del Regno Unito di lasciare l’Europa, le previsioni su cosa comportera’ l’uscita della Gran Bretagna sono ancora vaghe. Nonostante l’attuale periodo di incertezza, è opportuno prendere in considerazione quali implicazioni il Brexit potrebbe avere sulle Isole Vergini Britanniche.

Implicazioni legali e costituzionali

Nulla cambierà per le Isole Vergini Britanniche fino a quando il Regno Unito invochera’ l’articolo 50 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e quando cio’ accadra’ il processo di separazione impieghera’ almeno due anni.

Una volta che il Regno Unito avra’ lasciato l’Unione Europea, le Isole Vergini Britanniche cesseranno di essere uno degli Stati e territori esterni all’Unione Europea. Tuttavia, le relazioni delle Isole Vergini Britanniche con il Regno Unito non cambieranno e i rapporti con i territori esteri sotto la corona inglese, che hanno un considerevole influsso nel settore dei servizi finanziari, dovrebbero rimanere stabili.

La legislazione EU non si applica direttamente alle Isole Vergini Britanniche, quindi e’ probabile che vi siano significative modifiche legislative o costituzionali alle leggi BVI (British Virgins Islands). Tuttavia una volta che il Regno Unito avra’ lasciato l’Unione Europea, la sua politica estera e le sanzioni economiche e finanziarie che decidera’ di applicare saranno probabilmente diverse da quelle dell’Unione europea.

Questo può avere un effetto a catena sulle sanzioni finanziarie ed economiche che si applicano nelle Isole Vergini britanniche e nei paesi con i quali ha rapporti d’affari. Quali differenze e quale impatto avranno non sono ancora prevedibili con certezza.

La buona notizia e’ che le Isole Vergini Britanniche hanno elaborato attentamente le leggi, in modo da avere un sistema giuridico stabile, questo fara’ in modo che le conseguenze giuridiche e costituzionali del Brexit abbiano un impatto minore? Tutto rimarra’ sostanzialmente immutato.

Il settore dei servizi finanziari

Un’importante preoccupazione per le Isole Vergini Britanniche, in particolare nel settore dei fondi, è la perdita di influenza del Regno Unito nello sviluppo del regolamento UE e la legislazione che interessa il settore dei servizi finanziari.

Un’ altra preoccupazione che deriva da questa perdita di influenza e’ che l’Unione Europea sta creando un elenco, per la fine del 2017, definito come “l’elenco comune UE delle giurisdizioni fiscali problematiche”.

Un esercizio simile è stato condotto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in base a criteri oggettivi, tra cui il rispetto degli standard dell’OCSE per lo scambio di informazioni fiscali – in cui le Isole Vergini Britanniche e altri e territori d’oltremare alle dipendenze della corona del Regno Unito hanno una posizione elevata.

Al contrario, il processo UE è altamente politico. Con il Regno Unito assente, o comunque  marginalizzati nei negoziati, vi è un rischio reale che questo elenco possa diventare un attacco verso i Paesi a fiscalità privilegiata. Questo potrebbe comportare problemi anche alle Isole Vergini Britanniche, nonostante il loro pieno rispetto dei requisiti di trasparenza OCSE, l’importante azione finanziaria anti-riciclaggio e le norme contro il finanziamento al terrorismo.

L’incertezza e’ la conseguenza maggiore del Brexit. Da un lato, questo paralizzera’ le attività economiche, le aziende ritardaranno le decisioni sugli investimenti e sulle espansioni e gli investitori perderanno fiducia e si chiameranno fuori. In effetti, un certo numero di fondi immobiliari del Regno Unito ha sospeso i rimborsi a causa di pressioni sulla liquidità. D’altra parte i gestori di fondi e altre aziende che prosperano sulla volatilità del mercato possono trarre vantaggio da questa incertezza.

Le Isole Vergini Britanniche hanno forti legami costituzionali ed economici con Londra, ma hanno anche un punto di vista globale ed i loro veicoli sono ampiamente utilizzati in tutti gli Stati Uniti d’America, in Asia, in Africa e in Sud America. Qualsiasi rallentamento dei lavori provenienti dal Regno Unito e dal resto d’Europa probabilmente non avra’  un effetto duraturo o significativo sul settore dei servizi finanziari delle BVI.

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