La Commissione Europea ha evidenziato che il sistema di agevolazioni fiscali belga può costituire un ostacolo alla libera circolazione delle persone e dei capitali.
Il sistema fiscale del Belgio concede infatti benefici fiscali legati alla situazione personale o familiare del contribuente esclusivamente per i redditi percepiti in Belgio. Se il contribuente riceve reddito prodotto in Belgio e reddito derivante da un altro Stato membro dell’Unione Europea, il Belgio applica un tasso corrispondente alla percentuale del reddito complessivo del contribuente che si qualifica come reddito nazionale.
Un’ulteriore agevolazione fiscale viene concessa se la situazione personale o familiare del contribuente non è stata presa in considerazione dalle autorità fiscali di altri Paesi.
Tuttavia, tale ulteriore sgravio fiscale non e’ previsto se lo Stato in cui viene prodotto tale reddito offre al contribuente la possibilità di godere di tali agevolazioni fiscali in quello Stato, anche se il contribuente poi di fatto non si avvale di tali agevolazioni.
La Commissione ha dichiarato che, ai sensi del diritto comunitario, un contribuente belga che ha una fonte di reddito sia in Belgio che in altri Paesi europei si trova nella stessa posizione di un contribuente che riceve solamente reddito prodotto in Belgio. Tuttavia, la normativa belga limita la quantità di benefici fiscali disponibili in base all’ammontare di reddito prodotto al di fuori del Belgio.
La Commissione ha inviato al Belgio un parere motivato, chiedendo alle autorità di rendere le regole conformi al diritto comunitario. Il Belgio ha due mesi di tempo per adeguare la propria normativa alle richieste della Commissione. In caso contrario, la Commissione potrebbe decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia europea.
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