Il 26 giugno 2019, il Belgio ha depositato lo strumento di ratifica Multilateral Instrument (“MLI”) presso l’OCSE. Oltre al Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo hanno già depositato le loro notifiche all’inizio di quest’anno. La ratifica delle notifiche MLI da parte della Svizzera è ancora in sospeso.
Il MLI entrerà in vigore per il Belgio il 1 °ottobre 2019. Supponendo che il MLI sia già entrato in vigore nell’altro Stato contraente, le disposizioni MLI avranno effetto in relazione alle ritenute d’acconto su eventi imponibili verificatisi a partire dal 1 ° gennaio 2020; tutte le altre imposte, compresa l’imposta sul reddito delle società, le disposizioni MLI avranno effetto sui periodi passivi che iniziano il 1 ° aprile 2020 o dopo. Nel caso in cui il periodo d’imposta segua l’anno solare, le disposizioni MLI avranno effetto solo su altre imposte riscosse su base imponibile nei periodi che iniziano il 1° gennaio 2021 o successivamente.
Al momento della firma del MLI nel 2017, il Belgio ha presentato una lista di 98 dei suoi trattati sulle doppie imposizioni che ha designato come “Accordi d’imposta coperti”, vale a dire trattati fiscali da modificare attraverso il MLI. A quel tempo, i trattati fiscali conclusi con la Germania, il Giappone (incluso il nuovo trattato entrato in vigore il 19 gennaio 2019), i Paesi Bassi, la Norvegia (incluso il nuovo trattato entrato in vigore il 26 aprile 2018) e la Svizzera non sono stati notificati. Nella versione finale del documento di ratifica, il Belgio ha rimosso l’accordo con Taiwan e ha incluso il trattato fiscale del 2017 con il Botswana. Inizialmente il trattato fiscale con i Paesi Bassi non è stato incluso poiché erano in corso trattative per un nuovo trattato fiscale. Dal momento che questi negoziati non sono progrediti abbastanza, Il Belgio ha deciso di includere anche il trattato fiscale con i Paesi Bassi nel documento di ratifica finale. I Paesi Bassi non hanno (ancora) notificato questo trattato dopo la ratifica del MLI, quindi non ci sarà alcuna modifica.
Come il Lussemburgo ed i Paesi Bassi, il Belgio ha scelto di applicare il test delle finalità principali (“PPT”). Il PPT prevede che il beneficio di un trattato fiscale possa essere negato se uno degli scopi principali di un accordo o transazione è quello di ottenere benefici del trattato fiscale a meno che la concessione di tali benefici sia in linea con l’oggetto e lo scopo del trattato fiscale applicabile. Sarà pertanto imperativo, in futuro, dimostrare gli scopi commerciali di un accordo o transazione ed assicurare che ci sia una sostanza adeguata per raggiungere questi scopi. Poiché il Belgio considera un meccanismo efficace di risoluzione delle controversie di primaria importanza al fine di mitigare eventuali doppie imposizioni, è stato disposto ad attuare la clausola compromissoria vincolante obbligatoria.
Anche se inizialmente il Belgio non ha optato per la possibilità di affrontare l’evasione artificiale dello status di stabile organizzazione (“PE”) attraverso accordi di commissione, ha ritirato la sua riserva nella versione finale ora. Questo è in linea con la legge belga. Il concetto di PE secondo la legge nazionale è stato recentemente esteso in modo da includere i PE creati tramite accordi commissionari (o simili). Questa nuova regola si applica a partire dall’anno di valutazione 2021 (relativo al periodo d’imposta che inizia il 1° gennaio 2020 al più presto).
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