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L’Isola di Man ritiene utile l’adozione di un registro sulla proprieta’ effettiva

L’Isola di Man ha annunciato l’intenzione di introdurre un registro centrale dei titolari effettivi per migliorare la trasparenza.

Tale intenzione nasce in seguito al piano d’azione pubblicato nel giugno 2013 in occasione del vertice del G8 in Irlanda del Nord ed in seguito alle raccomandazioni rilasciate dal governo del Regno Unito la scorsa settimana. Il Regno Unito, dopo aver discusso il provvedimento nel corso di una consultazione sulla questione della trasparenza aziendale, ha proposto alle varie aree territoriali di istituire un registro centrale, accessibile al pubblico, e contenente le informazioni sui proprietari effettivi.

Il Primo Ministro dell’Isola di Man, Allan Bell, ha detto: “Nell’Isola di Man e’ in vigore un solido regime per garantire l’identificazione della proprietà effettiva delle societa’ e la disponibilità di tali informazioni alle Autorità. Abbiamo già assunto un impegno a livello internazionale per rivedere tale regime, e ora che il Governo britannico ha chiarito le proprie intenzioni con riferimento alla proprieta’ effettiva, è logico includere tale modello come una delle opzioni da prendere in considerazione”.

“Il risultato dovra’ essere appropriato per l’Isola di Man, ed e’ per questo che ci impegneremo ad intraprendere una consultazione con le imprese prima di giungere a qualsiasi conclusione.”

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Il Parlamento Europeo intende modificare i finanziamenti comunitari

I membri del Parlamento Europeo hanno appoggiato le proposte per ridurre la quota di gettito derivante dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene utilizzata dagli Stati membri per finanziare le operazioni e i progetti dell’Unione Europea.

Le proposte adottate dai legislatori il 16 aprile 2014, ridurrebbero l’ammontare dei ricavi destinati all’Unione Europea che viene calcolato come percentuale sul reddito nazionale lordo degli Stati membri con una percentuale dal 64 % al 40 %.

Il gettito derivante dal valore aggiunto attualmente fornisce circa l’11 % del bilancio dell’Unione Europea. I membri del Parlamento Europeo hanno convenuto che questo meccanismo di finanziamento ha bisogno di una riforma “drastica”.

Il Parlamento ha ripetutamente invitato l’UE affinché’ il bilancio debba essere integralmente finanziato da risorse proprie dell’Unione Europea. Ha convenuto che l’attuale sistema è “non trasparente, ingiusto, non soggetto a controllo parlamentare, molto complesso e totalmente incomprensibile per i cittadini europei.”

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Regno Unito

Attivita’ di consulenza per la societa’ cliente

Un consulente fiscale deve avere familiarità con un certo numero di aspetti legali rilevanti con riferimento alla specifica societa’ cliente quali:

–         Gli Articles of Association (Statuto sociale) e le risoluzioni

–         Gli accordi tra azionisti

–         La documentazione bancaria

Lo Statuto contiene delle norme dettagliate relative al funzionamento della società; il consulente fiscale deve dunque avere familiarità con lo Statuto della società per cui svolge attivita’ di consulenza.

Alcuni degli Articles più comuni delle societa’ private disciplinano:

–         I diritti connessi a ciascuna classe di azioni

–         Il potere degli amministratori di assegnare azioni

–         Le procedure di trasferimento delle azioni

–         Le disposizioni per la nomina e la revoca degli amministratori

–         Le norme che disciplinano i lavori nelle assemblee degli amministratori

Gli Articles della società, le sue risoluzioni speciali e alcune altre risoluzioni che fanno parte dello Statuto sono documenti pubblici disponibili per la consultazione presso la Companies House. E’ cosa comune, soprattutto per le societa’ private con pochi azionisti, redigere un patto tra azionisti aggiuntivo che raramente viene registrato. Un accordo tra azionisti può essere un contratto concluso unicamente tra gli azionisti, ma spesso anche la societa’ ne e’ parte. Quando viene stipulato un accordo tra azionisti, le parti si accordano sulle modalita’ con cui gli affari della società dovranno essere gestiti.

Esempio di condizioni contrattuali in un patto tra azionisti

Un patto tra azionisti può stabilire che la società debba gestire solamente una determinata attivita’, e che certe azioni possano venir intraprese solo con il consenso di tutti gli azionisti.

La maggior parte delle societa’ private prendono in prestito denaro da una banca alle condizioni stabilite da una “facility letter” (accordo di prestito) e dallo “standard debenture” (obbligazione standard) della banca. Lo “standard debenture” difficilmente contiene delle condizioni che possono intralciare il funzionamento dell’attivita’, cosa che invece puo’ accadere con la “facility letter” o con gli altri accordi. Le grandi societa’ che negoziano finanziamenti di elevato valore possono accordarsi con la banca per gestire le proprie attivita’ in modo particolare, ponendo dei vincoli specifici detti “negative covenants”. Con tali vincoli, la societa’ si impegna ad astenersi da determinate azioni, come ad esempio diminuire l’ammontare dei propri beni o prendere in prestito più denaro prima di ripagare il debito iniziale, con modalita’ analoghe a un tipico accordo tra azionisti.

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Regno Unito

La societa’ – persona giuridica distinta

La società è significativamente diversa rispetto, sia ad un commerciante in proprio sia ad un’associazione, anche se ha molto in comune con una LLP (legge partenariato). Per la costituzione di una società è necessario seguire diverse formalità, ma il principale vantaggio di operare attraverso una società è che i soci (gli azionisti) non sono generalmente responsabili per i debiti sociali: essi hanno una responsabilità limitata.

La maggior parte della normativa che regola le società nel Regno Unito è contenuta nel Companies Act 2006.

L’effetto più importante della costituzione societaria è che la società è una persona giuridica distinta dai suoi azionisti (che sono conosciuti come i suoi soci). Questo principio viene definito come “il velo di incorporazione” ed è stato sviluppato come base per comprendere una serie di caratteristiche della società. Le più importanti sono:

  • Responsabilità dei soci: in teoria i soci non sono responsabili per i debiti della società, perché la società è un’entità distinta dai suoi soci. In pratica, tuttavia, il grado di responsabilità di un socio dipende dal tipo di società. La società stessa come persona giuridica è responsabile illimitatamente per i propri debiti.
  • Successione perpetua: nonostante i cambiamenti nella composizione della società, la stessa continua ad esistere come entità separata fino a quando non viene terminata secondo le norme di legge (per esempio attraverso la procedura di liquidazione o radiazione).
  • La proprietà sui beni immobili: la società è proprietaria di se’ stessa, per cui un’azionista non può appropriarsi di beni di proprietà della società per uso personale, aspetto questo, spesso non apprezzato dai soci – amministratori che controllano le proprie società.
  • Contenzioso: una società può stare in giudizio in nome proprio (sia come soggetto attivo che come soggetto passivo). Se un illecito viene commesso nei confronti della società, è la società che deve intraprendere un’azione legale.
  • Amministrazione: in quanto la società è una persona giuridica essa deve agire attraverso i suoi soci (individui). A differenza di una partnership, in cui ogni socio ha il potere apparente di prendere decisioni per l’impresa, un’azionista di una società non ha, in quanto tale, alcun potere di vincolare/obbligare la società. La gestione è demandata al Consiglio di Amministrazione che, come un unico corpo, ha la responsabilità del funzionamento della società giorno per giorno. I singoli amministratori hanno tale potere come rappresentanti della società in cui operano ed un amministratore delegato o un direttore generale spesso hanno piena autorità per intraprendere una qualsiasi transazione commerciale per conto della società. Le società private devono avere almeno un amministratore e le società pubbliche almeno due. Almeno un amministratore deve essere una persona fisica, ma per il resto non ci sono restrizioni se una società ha come amministratore un’altra società.
  • Capacità contrattuale: come entità legale separata, la società (tramite gli amministratori che agiscono come rappresentati della stessa) può stipulare contratti vincolanti.
  • Conservazione del capitale: il capitale sociale, costituito quando i membri sottoscrivono le loro azioni, è un fondo che la società deve conservare per i creditori in cambio dei vantaggi della responsabilità limitata e della incorporazione. Regole speciali quindi limitano, per esempio, il pagamento dei dividendi al di fuori dei fondi della società, tranne che sui profitti disponibili.
  • Fiscalità: una società è tassata separatamente dai suoi soci. Tutte le società sono soggette all’imposta sulle società (non sul reddito). Ai fini fiscali per società s’intende “qualsiasi persona giuridica o associazione senza personalità giuridica” (s832 ICTA 1988) escluse le partnership.

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Regno Unito

Soci di una societa’

Per socio di una societa’ si intende una persona che ha accettato di diventare socio e il cui nome e’ stato iscritto nel Libro dei soci.

I soci di una societa’ di capitali sono detti azionisti.

Sia le societa’ private che quelle pubbliche devono avere almeno un socio. Non e’ stabilito un numero massimo. Quando la societa’ ha un socio unico, si applicano le seguenti regole:

1) Il Libro dei soci deve contenere la dichiarazione che vi è un solo socio e l’indirizzo di quest’ultimo.

2) alle riunioni si applica il quorum di uno.

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Regno Unito

Le società estere

Una società estera è una società costituita fuori dal Regno Unito.

Non vi è una definizione esatta di filiale. Le norme in materia di società estere sono state introdotte per conformarsi alla direttiva Europea sulla pubblicita’ delle succursali create in un altro Stato membro (EU Disclosure Directive 89/666/CEE), la quale non dà una definizione di filiale, mentre nel Companies Act del 2006 una filiale di un istituto creditizio o finanziario viene definita come “una sede di attività, sprovvista di personalità giuridica, che costituisce parte dell’istituzione e conduce direttamente, in tutto o in parte, le operazioni inerenti la sua attività”.

Una società estera può aprire una filiale nel Regno Unito svolgendo attività attraverso dipendenti o agenti, o svolgendo attività presso le sedi presenti nel Regno Unito. Quando viene aperta una filiale, la società estera deve registrare il suo nome presso il Registro delle imprese (per nome si intende la sua denominazione sociale o un nome alternativo con cui intende esercitare l’attività), e determinate altre informazioni. Le società estere sono soggette alle stesse norme relative ai bilanci, alle relazioni e alla revisione cui sono soggette le società britanniche.

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Società private e pubbliche a confronto

Alcune fra le principali differenze tra le società private e le società pubbliche sono le seguenti:

–         Offerta di titoli al pubblico. Una società privata non può aumentare il capitale mediante l’emissione di titoli al pubblico. Una società pubblica, invece, può offrire strumenti finanziari al pubblico, a condizione che vengano osservate dettagliatamente le norme ed i regolamenti previsti nel Financial Services and Markets Act del 2000 (legge in materia di mercati e servizi finanziari), nel Prospectus Regulations del 2005 (SI 2005/1433) e nel Financial Services Authority’s Listing Rules (regolamento di quotazione della Financial Services Authority). In alternativa, qualora le azioni vengano ammesse alla negoziazione nell’Alternative Investment Market (AIM – mercato alternativo di investimento) la società deve rispettare le regole dell’AIM previste per le società.

–         Trasferibilità delle azioni.  Le azioni di tutte le imprese sono trasferibili in conformità con le disposizioni previste dagli Articles e dal Companies Act del 2006. Le società quotate devono assicurarsi di essere conformi alle disposizioni presenti nel Listing Rules (regolamento di quotazione), che richiedono libertà di trasferimento, di solito senza un atto scritto. In una società privata tuttavia, un gruppo familiare, o i fondatori, potrebbero volersi assicurare di mantenere il controllo. In tali casi gli articoli possono contenere delle clausole che limitano il diritto di trasferimento delle azioni. Queste possono prevedere:

. Il potere assoluto in capo agli amministratori di rifiutarsi di registrare un trasferimento.

. Il diritto di prelazione (pre-emption) concesso agli azionisti già esistenti quando un altro azionista intende trasferire le proprie azioni.

–         Capitale sociale minimo. Una società di trading (trading public company)  deve avere un capitale sociale minimo di 50.000 sterline, di cui almeno un quarto, più l’intero di ciascun premio, deve venir versato.

–         Corrispettivo per le azioni. Le norme relative al corrispettivo previsto per le azioni sono più severe per le aziende pubbliche che per le imprese private. Ad esempio, se una società pubblica emette azioni con pagamento in natura, tale attività deve essere valutata in modo indipendente onde garantire che la società stia ricevendo un bene di un valore almeno pari a quello delle azioni emesse in cambio. Una società privata non deve avere una perizia di stima del valore dei beni ricevuti come pagamento per le azioni.

 

–         Inizio dell’attività. Una società privata può iniziare la sua attività non appena viene costituita. Una società pubblica, se costituita come tale, deve prima ottenere un certificato di commercio dal Registro delle Imprese.

–         Segretario generale. Per le societa’ private non e’ piu’ obbligatorio avere un segretario; tale obbligo sussiste invece per le societa’ pubbliche.

–         Assemblea generale annuale (AGM). Una società privata non e’ obbligata a tenere un’assemblea generale annuale, e può operare esclusivamente per mezzo di delibere scritte, mentre una società pubblica deve tenere un’assemblea generale annuale e non può esercitare per mezzo di delibere scritte.

–         Altre differenze. Ci sono un certo numero di altre differenze riguardanti, ad esempio, gli amministratori, la revisione, la contabilità e la tutela dei creditori.

Una società può cambiare il suo status da privata a pubblica e viceversa. Ciò richiede in genere una delibera speciale dei soci e una serie di altre formalità che devono essere rispettate. Una società privata può anche cambiare da società a responsabilità limitata a società a responsabilità illimitata.

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Regno Unito

Gruppi di società

Una società che gestisce due attività può costituire una società controllata attraverso la quale esercitare la seconda attività, formando così un gruppo. In alternativa, i soggetti possono decidere di costituire una holding (Società Capogruppo) per detenere azioni nella loro società di trading. Una controllata non può detenere azioni della holding.

Le definizioni legali che il Companies Act del 2006 dà dei gruppi di società, delle  società controllate e delle società controllanti, sono previste per escludere accordi artificiali, per mezzo dei quali una società che dovrebbe in realtà essere la controllata non appaia come tale. Le definizioni presenti nel Companies Act del 2006 sono diverse da quelle previste nel Taxes Acts, ma entrambi i testi guardano alla sostanza economica.

La definizione di una holding ai fini del Companies Act del 2006 si applica ai gruppi di societa’ come regolati dalla legge IVA.

Una società è una controllata di un’altra (la holding), se viene rispettato almeno uno dei quattro criteri previsti nel Companies Act del 2006, e cioè che:

–         La holding detiene la maggioranza dei diritti di voto, intesi come quei diritti conferiti dalle azioni agli azionisti di votare alle assemblee generali su tutte, o sostanzialmente tutte, le questioni o

–         La holding è un membro della societa’ controllata e ha il potere di nominare o revocare la maggioranza dei membri del suo consiglio di amministrazione, o

–         La holding è un membro della controllata e controlla direttamente la maggioranza dei diritti di voto nella societa’ controllata, o in virtù di un accordo con gli altri membri, o

–         La controllata è una filiale di una società che è a sua volta una controllata della holding, in accordo con i patti di proprieta’.

Esempio di accordi di ownership:

Se A possiede il 51% delle azioni con diritto di voto in B, e B detiene il 51% delle azioni con diritto di voto in C, C e’ una controllata di A.

Un gruppo di societa’ può essere costituito per una serie di ragioni fiscali e commerciali, alcune delle quali vengono elencate di seguito:

–         Motivi di carattere organizzativo: Alcune societa’ preferiscono gestire attività distinte tramite società distinte per motivi organizzativi. Cio’ ha il vantaggio di consentire ai direttori di ciascuna società controllata di svolgere il ruolo di amministratori, rafforzando in tal modo il loro status, mentre gli affari generali del gruppo vengono gestiti dal consiglio della holding.

–         Aspetti normativi: Alcune giurisdizioni estere richiedono che le attivita’ straniere vengano gestite attraverso società controllate locali.

–         Disposizioni legislative: potrebbero richiedere che determinate attività vengano gestite attraverso società distinte; ad esempio le attivita’ di assicurazione devono essere tenute separate dalle altre attivita’.

–         Responsabilità limitata: E’ uno degli aspetti piu’ importanti quando si decide di costituire una societa’. Una società che decide di iniziare un’attivita’ nuova e rischiosa, dovrebbe gestire tale nuova attivita’ attraverso una società controllata di nuova costituzione, in modo che i beni del gruppo originario non vengano minacciati dal fallimento della nuova impresa. Tuttavia, il beneficio della responsabilità limitata puo’ venire ridotto dalle garanzie fornite dalla Capogruppo; inoltre, alcune società del gruppo preferiscono salvare una società controllata in difficoltà finanziarie, piuttosto che perdere credibilita’ e fiducia in seguito all’insolvenza di quest’ultima.

–         Costi: Piu’ sono le societa’ che fanno parte di un gruppo, maggiori sono i costi, in particolare quelli di auditing. I gruppi di societa’ spesso preferiscono mantenere al minimo il numero delle società controllate, o di lasciare inattive alcune controllate.

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L’Unione Europea approva l’agevolazione fiscale del Regno Unito sui videogiochi

La Commissione Europea ha concluso che i progetti del Governo britannico di concedere sgravi fiscali ai produttori di videogiochi sono in linea con le norme dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.

Lo sgravio fiscale è destinato ad incentivare gli sviluppatori di videogiochi a produrre giochi che rispondano a determinati criteri culturali. La Commissione aveva avviato un’indagine approfondita su tali proposte, dicendosi in dubbio sul fatto che tali aiuti potessero rivelarsi utili.

Quest’ultima infatti evidenziava come non vi fosse alcun evidente pericolo di fallimento in questo settore del mercato, in quanto tali giochi venivano prodotti anche in assenza di aiuti di Stato. La Commissione aveva inoltre rilevato che limitare le spese che si qualificano per lo sgravio fiscale ai beni o ai servizi “utilizzati o consumati” nel Regno Unito avrebbe potuto rivelarsi discriminatorio.

Il Regno Unito ha rimosso le spese legate alla territorializzazione imposte ai beneficiari del regime. Secondo la Commissione, il Governo ha dimostrato che il test culturale proposto garantisce che tali aiuti forniscano supporto solamente ai giochi di elevato valore culturale.

Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica sulla concorrenza, ha annunciato: “I nostri dubbi iniziali sono stati dissipati. Gli aiuti proposti per i videogiochi si stanno infatti focalizzando su un piccolo numero di determinati giochi inglesi, ad alto livello culturale, che incontrano delle crescenti difficolta’ nel trovare finanziamenti privati.”

Solo circa il 25 % dei giochi prodotti nel Regno Unito potra’ beneficiare di tali aiuti. La Commissione ha concluso che, senza questo sostegno, i nuovi giochi inglesi di tipo culturale potrebbero diminuire in modo considerevole. Ha inoltre rilevato che tale misura promuove la cultura senza tuttavia falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. La Commissione ha già approvato gli aiuti ai videogiochi in Francia.

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L’Austria modifica la tassa sui trasferimenti patrimoniali

Dopo che la Corte Costituzionale (VfGH) ha stabilito che le norme attuali sono incostituzionali, il Governo austriaco ha approvato un disegno di legge che modifica il Real Estate Transfer Tax (RETT) Act.

Al momento, la tassa sui trasferimenti immobiliari si basa sul prezzo di acquisto di una proprietà immobiliare trasferita e stimata (ad esempio a seguito di una vendita), mentre l’addebito si determina in tre volte il valore dell’imposta accertata (Einheitswert) per i trasferimenti effettuati, senza pagamento del prezzo come per esempio nel caso di una successione o donazione.

Nel dicembre 2012, la Corte Costituzionale austriaca ha stabilito che il RETT non dovrebbe consentire delle differenze a seconda di come una proprietà viene acquisita. E’ il caso delle norme che favoriscono i trasferimenti per eredità o donazione o quelle che consentono la valutazione sulla base di valori “obsoleti” che risalgono a diversi anni addietro e non rispecchiano più l’equo valore di mercato.

La Corte ha prescritto al Governo di introdurre le nuove regole prima del 1 giugno 2014. Ha disposto che se i regolamenti sostitutivi non entrano in vigore entro la fine del periodo transitorio, il valore di mercato di un immobile verrà utilizzato come base di valutazione per il RETT in tutti i casi.

Il disegno di legge del Governo differenzia il RETT a seconda del rapporto tra le parti coinvolte nella transazione. I trasferimenti familiari di immobili saranno oggetto di RETT determinati in tre volte il valore dell’imposta accertata, mentre le parti indipendenti saranno tassate in base al prezzo di acquisto di un immobile.

Le nuove regole fanno sì che quando la proprietà è trasferita, la stessa regola sarà applicata per il RETT come per l’imposta di registro catastale. Il disegno di legge mantiene anche esenzioni esistenti e previste dalla legge del RETT, compreso l’esenzione fiscale per il trasferimento d’impresa (valore massimo EUR 365,000 (USD 502,534)).

In un commento, il Ministro delle Finanze Michael Spindelegger ha detto:

Le nuove norme in materia d’imposta di trasferimento di immobili sono dirette ad impedire qualsiasi onere aggiuntivo per le famiglie e le imprese. I nostri imprenditori e le nostre famiglie possono ora tirare un sospiro di sollievo; una soluzione positiva è stata raggiunta con i nostri partner della coalizione.”

Ora abbiamo nuove regole, sicure in termini di diritto costituzionale e, che possono entrare in vigore in modo tempestivo il 1° giugno 2014, con un impatto neutro sulle entrate.”

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