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Regno Unito: le imprese britanniche sostengono le riforme al regime fiscale

La CBI (Confederation of british Industry, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese britanniche) ha accolto favorevolmente una serie di miglioramenti apportati al regime fiscale del Regno Unito che sono entrati in vigore in data 1˚ aprile 2013. Tra le modifiche apportate al regime d’imposta vi e’ la riduzione al 23% dell’aliquota d’imposta sui redditi delle societa’, volta ad aumentare l’attrattiva del Regno Unito come centro d’affari.

Katja Hall, direttrice capo presso il dipartimento politiche della CBI, ha benvenuto favorevolmente il taglio all’aliquota d’imposta, dichiarando: “Per poter aumentare la fiducia delle imprese, il nostro regime fiscale deve essere competitivo a livello internazionale. Questo e’ un altro passo del Regno Unito verso il raggiungimento, previsto per il 2015, dell’aliquota d’imposta sui redditi delle societa’ piu’ bassa. La misura e’ inoltre un chiaro messaggio dell’apertura del Regno Unito verso le imprese.” Hall ha pero’ esortato il Governo del Regno Unito ad adottare misure ulteriori in modo da rendere il “regime fiscale competitivo su tutta la linea”.

Hall ha tuttavia sottolineato che “Per molte imprese le condizioni restano difficili, in modo particolare per i commercianti,”. “Il taglio dei contributi che devono essere versati dai   datori di lavoro per i dipendenti, annunciato a sorpresa nella finanziaria, e’ un primo passo nella giusta direzione; i ministri devono pero’ valutare urgentemente come alleviare gli oneri imposti dalle business rate sulle imprese che operano nei principali settori di consumo.”

La legislazione introdotta nella legge finanziaria per il 2013 apportera’ tagli ulteriori all’aliquota d’imposta sui redditi delle societa’, che calera’ al 21% in data 1˚ aprile 2014, ed al 20% il 1˚ aprile 2015 – diventando la piu’ bassa tra quelle applicate nelle nazioni che fanno parte del G20.

Tra le misure che sono entrate in vigore il 1˚ aprile 2013 vi sono la nuova “Patent Box”, che prevede sgravi fiscali per i profitti generati da invenzioni brevettate e da alcune innovazioni, e l’estensione degli esistenti crediti fiscali di cui possono beneficiare le attivita’ di ricerca e sviluppo. Il credito fiscale concesso agli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, introdotto anch’esso il 1˚ aprile 2013, prevede un tasso di sgravio fiscale del 9.1% che sara’ inizialmente opzionale, ma che diventera’ obbligatorio a partire dal 1˚ aprile 2016.

Hall ha proseguito: “Per anni il Regno Unito e’ rimasto indietro rispetto ai nostri concorrenti per quanto concerne la capacita’ di attrarre nuovi investimenti in iniziative di innovazione e di ricerca e sviluppo. La Patent Box ha un vero potenziale di promozione dell’innovazione – vitale per proteggere i posti di lavoro ad alto valore nel settore produttivo e per trattenere nel Regno Unito il reddito generato da nuovi brevetti.” Nel frattempo, “l’estensione del credito fiscale esistente stimolera’ nuovi investimenti nella ricerca e nello sviluppo in tutte le fasi del ciclo economico e dei processi produttivi,” Hall ha dichiarato.

“E’ incoraggiante che il Governo stia ora prendendo decisioni importanti in relazione ad investimenti di lungo termine nel campo della ricerca e dello sviluppo dei settori ad alto potenziale che sono in una fase di grande crescita, come quelli aerospaziale, automobilistico, delle tecnologie agricole e dell’energia. Le fallite politiche industriali degli anni ’70 hanno reso per decenni i politici restii a prendere iniziative in questo campo; tuttavia, considerato il difficile clima economico, siamo ora tenuti ad intraprendere tutte le aree di crescita in modo aggressivo.”

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La Banca di Cipro conferma la conversione dei depositi in azioni

La Banca Centrale di Cipro ha confermato che il 37.5% dei depositi presso la Banca di Cipro, che alla data del 26 marzo superavano i 100,000 Euro, saranno convertiti in azioni della banca, e che un ulteriore 22% potrebbe essere soggetto alla stessa misura entro 90 giorni a seguito di una valutazione di professionisti indipendenti incaricati dalla banca stessa. Comunque, Mario Skandalis, un alto funzionario della banca, ritiene che arrivare ad una conversione del 60% sia una “possibilità remota”.

E’ stato inoltre confermato che per determinare il raggiungimento del limite di 100,000 Euro saranno tenuti anche in considerazione eventuali prestiti e altre linee di credito, e che nel caso di conti congiunti le regole saranno applicate per la parte riconducibile ad ogni singolo beneficiario. L’ulteriore 22.5% che potrebbe o meno essere convertito in azioni sarà per il momento congelato e non maturerà interessi, ma verranno corrisposti interessi in via retrospettiva per la quota di esso che non sarà oggetto di conversione. I fondi depositati dopo il 26 marzo non sono soggetti ad alcune di queste misure.

Questa operazione fa parte del pacchetto di misure studiate per raccogliere 5.8 miliardi di Euro dall’economia domestica, condizione imposta dall’UE  e FMI per accedere all’ulteriore fondo di salvataggio del valore di 10 miliardi di euro. La proposta del Ministro delle Finanze Michalis Sarris di applicare una tassa forfettaria su tutti di depositi è stata respinta dal Parlamento in seguito alle proteste della popolazione. Rimangono in vigore stretti limiti sugli importi massimi dei prelievi in contanti.

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Gibilterra finalizza le trattative con l’UE in materia di tassazione delle società

Faban Picardo, Capo Ministro di Gibilterra, ha dichiarato che sara’ necessario apportare modifiche minori alla legislazione in materia di tassazione sui redditi di Gibilterra in modo da allinearla ai piú elevati standard internazionali, come valutato dal Gruppo del Codice di Condotta europeo in materia di Tassazione sulle Aziende.

Il Gibraltar Chronicle ha riportato che Picardo, nel corso di una conferenza stampa a Brussels, ha dichiarato: “Ritengo che ci troviamo, nel vero senso della parola, nella fase di messa a punto finale delle parole contenute in un emendamento che potrebbe interessare una o due sezioni dell’ Atto sulla Tassazione sui Redditi.”

“Prevedo, quindi, che presenteremo a breve una proposta finale agli ufficiali del Code Group per una lettura informale. Dalle informazioni che abbiamo a disposizione, riteniamo che sara’ favorevole.”

La valutazione del Codice del Gruppo di Condotta segue l’esame condotto sui regimi fiscali zero-dieci delle isole di Jersey, Guernsey e di Man, il quale si e’ concluso con separate, ma allo stesso tempo identiche, sentenze secondo le quali le normative in materia di distribuzione sono state ritenute “dannose”. Le normative in questione sono volte ad assicurare che, con l’aumentare del prezzo delle quote di societa’ che registrano profitti,  vengano pagate le imposte sulle quote detenute da individui. Nel rispetto di questo regime d’imposta, il Governo presume la “distribuzione ritenuta” ed applica un’imposta sui redditi individuali, senza tenere in considerazione se sia effettivamente occorsa una distribuzione nei confronti dell’azionista.

E’ stato anticipato che dopo che saranno apportate al regime fiscale le modifiche ritenute necessarie, il quadro fiscale di Gibilterra applicabile alle societa’ – come nel caso delle isole di Guernsey, Jersey e di Man – sara’ formalmente sostenuto dal Gruppo del Codice di Condotta e, in seguito, dai Ministri delle Finanze europei, ma non prima, Picardo ha anticipato di una sfida “motivata da ragioni di natura politica” da parte della Spagna.

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L’isola di Jersey mantiene il primo posto come centro finanziario offshore

L’Isola di Jersey ha mantenuto il primo posto come giurisdizione offshore nel più recente Indice dei Centri Finanziari Globali, che viene redatto biannualmente. L’Isola di Jersey ha mantenuto il primo posto nonostante le Isole del Canale abbiano registrato un calo complessivo sulla graduatoria, probabilmente a causa della forte concorrenza onshore.

Tra le giurisdizioni offshore, l’Isola di Jersey si è piazzata al primo posto in ventottesima posizione, seguita dall’Isola di Guernsey (trentunesima posizione), dalle Isole Cayman (quarantunesima) e dell’Isola di Man (quarantatrettesima). Londra ha mantenuto la prima posizione come centro finanziario, davanti a New York, Hong Kong e Singapore.

L’Isola di Jersey ha segnalato che, nonostante la sua valutazione complessiva sia migliorata rispetto all’ultimo indice, in cui si era piazzata al ventesimo posto, la performance particolarmente forse di varie città, tra le quali Parigi, Vienna e Kuala Lumpur, ha causato un calo nella sua posizione rispetto a quelle di altri centri finanziari. Sull’indice, l’Isola di Jersey si trova ora appena dopo Melbourne, Parigi e Monaco, e davanti ad Oslo e Qatar.

Geoff Cook, capo esecutivo della Jersey Finance, l’agenzia promozionale dell’industria dei servizi finanziari dell’isola di Jersey, ha commentato: “Negli ultimi otto indici consecutivi, l’isola di Jersey è stata la giurisdizione offshore con il piazzamento più alto. È incoraggiante che l’isola di Jersey continui a mantenere una posizione così elevata, davanti non solo ai principali concorrenti offshore, ma anche davanti a diversi centri finanziari di giurisdizioni che fanno parte dell’UE, come Malta e Dublino.”

“Le recenti condizioni di mercato ed un periodo durante il quale sono state apportate significative modifiche normative hanno rappresentato sfide importanti per i centri offshore e, in modo particolare, per le Dipendenze della Corona. Gli ultimi indici ed il posizionamento di vari centri finanziari di città onshore riflettono questi fattori. Da un lato, questo è un promemoria di quanto questo mercato sia competitivo per i centri finanziari a livello globale, dall’altro, il fatto che il posizinonamento del Jersey sia aumentato ancora è un’indicazione che l’isola continua a mantenere una buona performance ed è ancora percepita in modo positivo dagli altri concorrenti di mercato.

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La legge finanziaria del Regno Unito per il 2013 conferma le iniziative anti-elusione

La scorsa settimana, il cancelliere dello Scacchiere britannico ha presentato quello che ha definito  “uno dei più importanti pacchetti di misure contro l’elusione e l’evasione fiscale presentati come parte della legge finanziaria.” Le misure sono state accolte con grande favore da parte dei rappresentanti d’industria, i quali hanno tuttavia fatto notare che molte delle iniziative presentate da George Osborne erano già state annunciate in precedenza.

Il 20 Marzo, nel corso della presentazione della legge finanziaria per il 2013, Osborne ha dichiarato che agire per contrastare l’elusione e l’evasione fiscale era “la cosa giusta ed equa da fare”.  Il documento sulla legge finanziaria, conosciuto come Red Book, fornisce maggiori dettagli sui cambiamenti a cui Osborne ha accennato nel suo discorso. Il Red Book definisce i quattro ambiti chiave nei quali la finanziaria prevede che siano applicati severi provvedimenti; questi si concentrano sull’ evasione fiscale offshore, sull’elusione delle tasse sul lavoro, sugli schemi di elusione fiscale, e sulle imposte sui redditi delle società. È stato stimato che le nuove misure introdotte da Osborne genereranno entrate fiscali aggiuntive pari ad un totale di 4.6 miliardi di sterline nel corso dei prossimi cinque anni. Il Tesoro ha inoltre calcolato che la chiusura immediata di dieci scappatoie fiscali proteggerà le finanze del Regno Unito da perdite pari a miliardi di sterline.

Per quanto riguarda le misure anti-elusione, il Red Book conferma l’inclusione della prima Regola Generale Anti Abusi (in inglese, General Anti-Abuse Rule; GAAR) nella legge finanziaria per il 2013. È’ scritto nel Red Book che la GAAR rappresenterà “un importante deterrente per gli scemi di elusione e rafforzerà gli strumenti a disposione delle HMRC (l’Agenzia delle Entrate inglese) per contrastarli.” Non sono stati forniti altri dettagli in aggiunta a quelli contenuti nella proposta di legge ed alle linee guida pubblicate lo scorso Dicembre. Il Governo ha reso chiaro che intende sviluppare la GAAR in modo che questa abbia un campo di applicazione relativamente ristretto, focalizzandosi sull’elusione fiscale artificiale ed abusiva. È infatti ritenuto che una GAAR ad ampio campo di applicazione non sarebbe benefica per il Regno Unito. Tuttavia, una relazione redatta da un sub-comitato della House of Lords, convocato appositamente, ha fatto emergere preoccupazioni relative al campo di applicazione della GAAR. Anche se la maggior parte dei presenti al Comitato ha supportato il concetto secondo il quale sia meglio che la Regola abbia campo di applicazione limitato, ed il Comitato è stato “pienamente convinto che la GAAR non sarà applicata a problematiche relative alla tassazione dei gruppi multinazionali”, è stato ritenuto necessario comunicare alla stampa ed al pubblico che non sarà utilizzata per “dare un schiaffo” alle multinazionali “con imponenti cartelle esattoriali.” Dovrebbe invece essere adottato un approccio più internazionale  – una preoccupazione che Osborne sembra aver preso in considerazione. Nel suo discorso, il cancelliere dello Scacchiere ha promesso che la presidenza del Regno Unito al G8 sarà utilizzata per promuove l’aggiornamento delle normative relative alla tassazione delle attività multinazionali; il Red Book descrive inoltre il Governo come “in prima linea nel chiedere un’ azione collettiva.”

Sono anche state confermate nella legge finanziaria le proposte volte a fare sì che vi sia una sforzo focalizzato sul contrastare coloro che promuovono schemi di elusione fiscale. Lo scopo è quello di contrastare sia “la domanda che l’offerta di questi schemi”.  Il Governo si consulterà a breve su questo piano, mentre l’HMRC condurrà una consultazione parallela su un’iniziativa di “identificazione ed aperta accusa” di coloro che prendono parte in questi schemi. Lo scorso mese, l’HMRC ha pubblicato per la prima volta le informazioni relative ad inadempienti fiscali “intenzionali”, in una lista che sarà aggiornata trimestralmente. In modo similare, la legge finanziaria si basa sull’ annuncio fatto in Febbraio che le società e gli individui colpevoli di aver preso parte in schemi di elusione fiscale falliti potrebbero essere squalificati dal ricevere contratti governativi. I potenziali fornitori saranno obbligati a presentare una dichiarazione relativa ad “occasioni di non conformità” occorse negli anni recenti. Il Red Book aggiunge che il Governo valuterà l’efficacia di questa politica entro il prossimo anno, e apporterà modifiche ove necessario.

Il Governo prenderà ora provvedimenti anche in relazione all’avvertimento che Osborne aveva fatto nel corso della presentazione della finanziaria 2012; in tale sede, il cancelliere aveva annunciato che il governo avrebbe potuto decidere di  introdure una legislazione retrospettiva volta a contrastare gli schemi di elusione dall’ imposta di bollo sui terreni, chiamata in inglese stamp duty land tax (SDLT). Un documento separato, pubblicato consigiuntamente al Red Book, spiega che, nonstante l’avvertimento da parte del calcelliere, due specifici schemi di elusione della SDLT stanno diventando sempre più popolari. In modo particolare, questi schemi vengono applicati alle operazioni su proprietà residenziali, e abusano le normative in materia di trasferimento dei diritti. Nelle transazioni di compravendita di immobili che prevedono che l’acquirente venda prima la propria casa, la transazione non viene completetata per diversi anni;  risulta quindi che l’acquirente che invece compra l’immobile immediatamente mantenga anche la proprietà dell’altro . L’acquirente non è quindi soggetto all’imposta di bollo territoriale, ed il trasferimento di diritti è al di sotto del limite dell SDLT. Questi schemi saranno bloccati mediante una legge che sarà applicabile su tutte le operazioni a partire 21 Marzo 2012 – la data della presenzazione della legge finanziaria del 2012. Saranno anche bloccate le scappatoie relative alle imposte di successione ed al sistema di sollievo fiscale per le perdite aziendali.

Per quanto riguarda l’evasione fiscale offshore, la legge finanziaria conferma ancora una volta iniziative precedentemente annunciate, piuttosto che introdurne di nuove. Osborne andrà avanti con l’agenda FACTA, avendo resa pubblica la scorsa settimana la pre-annunciata conclusione di accordi sullo scambio di informazioni con le isole di Man, di Guernsey e di Jersey. Stando a quanto scritto sul Red Book, questi accordi “aumenteranno in modo significativo la  quantità di informazioni su redditi potenzialmente imponibili che vengono scambiate automaticamente, contrastando ulteriormente l’evasione fiscale.” Sono stati messi a disposizione di coloro che detengono fondi presso queste isole strumenti di dichiarazione, ed è stimato che vengano generate entrate fiscali aggiuntive pari a 1 miliardo nel corso dei prossimi cinque anni. Il Governo britannico sta ora considerando di concludere accordi similari con altre giurisdizioni, e sta intrattenendo discussioni con i Territori d’Oltremare. Inoltre, come risultato di una valutazione annunciata nel corso dell’Autumn Statement 2012, il Red Book dichiara che il Governo rafforzera’ gli obblighi per i datori di lavoro, al fine di assicurare che gli intermediari di impiego offshore versino correttamente le imposte sul reddito ed i contributi di previdenza sociale. Sarà lanciata al più presto una consultazione sui dettagli di questa iniziativa.

Commentando sulla legge finanziaria, Kevin Nicholson, partner specializzato in materia fiscale presso lo studio contabile PwC, ha dichiarato: “La legge finanzia include molto in materia di elusione fiscale; tuttavia, le imprese erano gia’ a conoscenza che sarebbero state incluse misure di questo tipo e c’e’ poco che non fosse già stato annunciato.” Mary Monfries, capo del dipartimento di politiche fiscali sempre di PwC, ha concordato, sottolineando il fatto che “molte delle iniziative erano state precedentemente annunciate al fine di avviare un cambiamento comportamentale.” Nel complesso, le reazioni alle misure anti-elusione di Osbourne sono state largamente positive. John Cridland, Amministratore Delegato di CBI, ha in gran parte rimarcato cio’ che era stato dichiarato dagli ufficiali di Governo, sottolineando che “Ognuno dovrebbe pagare le tasse dovute. Il sistema fiscale deve essere aggiornato per l’era digitale, a livello globale.”

Tuttavia, vi sono state note di cautela da parte di alcuni. Per esempio, Nick Farmer, partner specializzato in materia fiscale presso Menzies LLP,  ritiene che il Governo debba fare attenzione a raggiungere “un giusto equilibio” tra la retorica pro-imprese di Osborne e le crescenti pressioni volte ad assicurare che le società multinazionali paghino le imposte dovute nel Regno Unito. Farmer descrive il calo al 20% dell’imposta sul reddito delle società come un “contentino”, ma avverte che “i piani per contrastare l’elusione fiscale da parte delle multinazionali debbano essere per il momento moderati.” In modo similare, Sean Drury, partner specializzato in mobilità internazionale presso PwC, ha avvisato che il Governo dovrà prestare attenzione a limitare le conseguenze non desiderate delle riforme alle normative in materia di impiego per gli intermediari offshore; Gary Ashford del Chartered Institute of Taxation (CIOT) ha invece sottolineato che l’HMRC deve “ riconoscere che avere semplicemente un conto bancario all’estero non significa necessariamente non essere in regola con i propri affari fiscali.” Sono emerse chiare preoccupazioni anche in relazione all’iniziativa che prevede di “identificare ed accusare pubblicamente i promotori di schemi di elusione fiscale. Patrick Stevens, Presidente della CIOT ha sottolineato la necessità di “procedure appropriate in modo da assicurare che solo coloro che promuovono schemi abusivi siano sottoposti a queste iniziative,” e ha dichiarato che “ci debba essere certezza in relazione a quali siano i comportamenti da condannare, e che vi sia un processo d’appello in modo da assicurare che sia applicato  il regolare corso della giustizia”.

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Regno Unito: la finanziaria prende di mira le agenzie di servizi di libro paga

Il Low Incomes Tax Reform Group (LITRG, il gruppo di lavoro che si occupa delle riforme in materia fiscale applicabili alle fasce di reddito piu’ basse) ha benvenuto favorevolmente l’ impegno da parte del Governo del Regno Unito ad intraprendere una consultazione su nuove normative – da includere nelle proposte di legge in materia finanziaria per il 2014 – volte ad assicurare che gli intermediari di impiego offshore paghino le dovute tasse e contributi di previdenza sociale in relazione ai dipendenti ed agli appaltatori impiegati.

Mediante strutture di libro paga localizzate al di fuori del Regno Unito, i datori di lavoro che operano mediante intermediari offshore potrebbero essere in grado di eludere il pagamento delle imposte e dei contributi relativi alla remunerazione di lavoratori del Regno Unito. Il Governo britannico stima che all’incirca 100,000 lavoratori nel Regno Unito siano remunerati mediante strutture di questo tipo; spesso, i lavoratori non sono consapevoli dell’utilizzo di questi sistemi, e potrebbero rischiare di non qualificarsi per l’assegno di maternita’ statale o per l’indennita’ di malattia.

Il Direttore Tecnico del LITRG, Robin Williamson, ha spiegato la campagna del Gruppo: “Non e’ inusuale che i datori di lavoro deleghino le funzioni di libro paga ad intermediari, alcuni dei quali potrebbero trovarsi presso giurisdizioni offshore. Mentre alcuni intermedari tengono propriamento conto di tasse e contributi, altri intraprendono schemi che sono creativi, talvolta anche abusivi, e che risultano nel mancato pagamento di tasse e contributi dovuti.”

“Lo Scacchiere del Regno Unito incorre in perdite generate dall’utilizzo di questi schemi; tuttavia, le vere vittime sono i lavoratori stessi. Spesso non hanno alcuna scelta, se non accettare l’impiego anche se i termini sembrano inaccettabili. I lavoratori che accettano questi termini portrebbero essere soggetti a verifiche da parte dell’ HMRC, l’Agenzia delle Entrate del Regno Unito, anche a distanza di anni, in modo particolare se l’HMRC non e’ in grado di contattare gli intermediari di impiego.”

“Siamo sicuri che la protezione dei lavoratori che rientrano nelle fasce di reddito piu’ basse sara’ uno dei fattori di preoccupazione principali nel corso della consultazione.”

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L’Isola di Jersey approva pacchetto FACTA con il Regno Unito

Il Governo dell’isola di Jersey, assieme a quello dell’Isola di Man, ha annunciato il raggiungimento di un accordo con il Regno Unito, su un pacchetto di misure che prevedono lo scambio automatico d’informazioni in materia fiscale.

L’accordo è stato annunciato il 20 marzo 2013, al terminate delle consultazioni con i rappresentanti dell’industria finanziaria dell’isola. Il Governo di Jersey ha sottolineato che tale accordo riflette gli speciali legami politici con la Gran Bretagna, e ribadisce il proprio impegno a partecipare alla lotta globale all’evasione fiscale. Anche il Governo dell’isola di Guernsey ha assunto l’impegno a partecipare ad accordi similari con il Regno Unito.

Il pacchetto di misure approvato dai governi dell’Isola di Jersey e del Regno Unito si compone di:

  • Un accordo intergovernativo che segue da vicino quanto definito nel FACTA (Foreign Account Tax Compliance Act), al momento in fase di negoziazione tra l’isola e gli Stati Uniti (ad esclusione degli allegati relativi alle specifiche giurisdizioni);
  • Un accordo specifico sulle modalità di dichiarazione dei redditi per i residenti del Regno Unito che rientrano, ai fini fiscali ,nella categoria dei “residenti non domiciliati”. Tale accordo sarà incluso come allegato, e finalizzato secondo la stessa tabella di marcia dell’accordo intergovernativo con gli Stati Uniti;
  • Uno strumento di dichiarazione spontanea i cui dettagli saranno annunciati a breve. Lo strumento permetterà agli investitori che detengono investimenti e beni presso l’isola di Jersey di regolarizzare i propri affari fiscali prima che le informazioni relative ai loro conti vengano scambiate in modo automatico.

In aggiunta a questo pacchetto, il Regno Unito ha manifestato la sua disponibilità  a considerare una possibile rinegoziazione degli accordi contro la doppia imposizione attualmente in vigore tra i due paesi.

Nell’annunciare l’accordo, il Capo Ministro del Jersey, Ian Gorst ha dichiarato:

“Abbiamo speciali relazioni diplomatiche con il Regno Unito da centinaia di anni e questo pacchetto conferma oltre ogni dubbio il nostro impegno duraturo ad assicurare che l’isola non sia utilizzata a fini di evasione fiscale dai contribuenti che risiedono in Gran Bretagna.”

“L’isola di Jersey e’ riconosciuta a livello internazionale come una giurisdizione trasparente e ben regolata; entrambe queste caratteristiche sono un punto di forza del nostro settore dei servizi finanziari, e questi nuovi accordi con il Regno Unito serviranno e rinforzare questo messaggio. E’ anche nell’interesse dell’isola stessa, allinearsi a quello che è il trend globale verso una maggiore trasparenza.”

Jersey Finance, l’agenzia responsabile per la promozione dell’industria di servizi finanziari dell’isola, ha fatto notare che il pacchetto di misure, in linea con quelli approvati dalle isole di Guernsey e di Man, riflette chiaramente l’obiettivo politico dell’Isola di Jersey di rimanere strettamente collegata al Regno Unito e di essere uno dei contribuenti chiave nello sviluppo di standard per le azioni di lotta all’evasione fiscale.

Heather Bestwick, Vice Amministratore Delegato di Jersey Finance, ha dichiarato: “Il pacchetto approvato tra l’Isola di Jersey ed il Regno Unito riflette in gran parte le aspettative, come ha fatto notare il Ministro Gorst, e le strette relazioni politiche tra l’Isola di Jersey ed il Regno Unito, così come la reputazione internazionale dell’isola per gli alti standard normativi. Il lungo processo di consultazione che, su incarico del Governo, abbiamo condotto con le società membri di Jersey Finance ha contribuito a sollevare una serie di punti che saranno importanti nel definire nel dettaglio l’accordo finale; siamo anche incoraggiati a notare che viene fatto riferimento ad allegati specifici per la giurisdizione che saranno parte dell’accordo intergovernativo.”

“Uno dei benefici chiave derivante da questo annuncio è il grado di certezza che è offerto all’industria; a partire da ora la nostra attenzione sarà concentrata sul continuare a lavorare strettamente con il Governo sui dettagli di ogni elemento contenuto nel pacchetto approvato, e sul supportare i nostri membri nel comunicare in modo veloce e chiaro queste misure alla clientela internazionale dell’industria finanziaria del Jersey.”

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Regno Unito: il Cancelliere presenta la nuova legge finanziaria

George Osborne, cancelliere dello Scacchiere britannico, ha presentato la legge finanziaria per il 2013, introducendo una serie di misure fiscali che a suo parere permetteranno al Regno Unito di avere “il più competitivo regime fiscale per le impese, tra tutti quelli delle principali economie al mondo”, potenziando allo stesso tempo il contrasto alle forme di elusione fiscale.

Nel corso della presentazione, tenutasi presso la House of Commons, Osborne ha annunciato che, a partire dall’aprile del 2015, l’aliquota d’imposta sui redditi delle societa’ calera’ al 20%. Il Cancelliere ha spiegato che questa nuova aliquota non sarà solamente la piu’ bassa tra tutte quelle applicate nei maggiori stati e nella storia del Regno Unito, ma semplificherà notevolmente anche il calcolo delle imposte poiché la tassazione sarà la medesima per tutti i livelli di reddito d’impresa. Inoltre, a partire dall’aprile del 2014, le imprese potranno anche beneficiare della nuova Employment Allowance, che in sintesi consiste in una riduzione di 2.000 sterline sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Le aziende, gli enti non a scopo di lucro e le associazioni sportive locali saranno in grado di assumere un dipendente con stipendio annuale di 22,000 sterline, o quattro persone con paga minima, senza dover pagare alcuna “tassa sui posti di lavoro”, come è stata definita dallo stesso Osborne.

Altre misure a favore dell’impresa includono l’estensione della sospensione dell’imposta sui redditi da capitale, cosi come uno sgravio fiscale sulle plusvalenze generate dalla vendita di attività ai dipendenti.

Il limite di credito d’imposta per la Ricerca e lo Sviluppo sarà innalzato al 10%; sempre in questo ambito,  Osborne ha anche ricordato alla House of Commons l’introduzione di una imposta ad aliquota del 10% ai profitti generati da brevetti, che entrera’ in vigore il prossimo mese. Inoltre, l’importo che i datori di lavoro possono prestare ai loro dipendenti esentasse, per esempio per l’acquisto del biglietto di viaggio stagionale, sarà raddoppiato a 10,000 sterline.

Per quanto riguarda i servizi finanziari, Osbourne ha annunciato l’abolizione dell’Imposta di Bollo Schedule 19, applicata ai fondi comuni di investimento che sono domicialiti nel Regno Unito e alle societa’ di investimento a capitale variabile. Sara’ abolita anche l’ Imposta di Bollo sui titoli azionari venduti su mercati in crescita, come l’Alternative Investment Market, in italiano, Mercato d’Investimento Alternativo. Osborne ha scherzato: “In alcune parti d’Europa stanno introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie; qui in Gran Bretagna ci stiamo sbarazzando di una.”

Osborne ha inoltre annunciato di avere cancellato i piani previsti per Settembre di applicare aumenti all’accisa sulla benzina e anche quelli relativi al calcolo dell’accisa sulla birra. Anche se e’ stato deciso che le accise sulle bevande alcoliche aumenteranno, e il Governo mantiene l’obiettivo di introdurre un costo minimo per gli alcolici, in contrasto, l’accisa sulla birra calera’ di 0.01 sterline. Nel frattempo, l’industria delle ceramiche potra’ beneficiare di un’esenzione fiscale dall’ Imposta per il Cambiamento Climatico.

Per quando riguarda la tassazione delle persone fisiche, Osborne ha confermato che la soglia del reddito non imponibile sara’ inalzata a 9,440 sterline a partire da Aprile, e raggiungera’ le 10,000 sterline a partire dal prossimo anno. Stando a quando dichiarato dal Cancelliere, questa misura portera tre milioni dei contribuenti sotto il limite di reddito non imponibile, permettendo loro di non pagare piu’ l’imposta.

Il Cancelliere ha anche annunciato quello che ha definito “uno dei piu’ importanti pacchetti di misure contro l’elusione e l’evasione fiscale presentati come parte della legge finanziaria.” Tra le misure vi sono accordi sullo scambio di informazioni con le isole di Man, di Guernsey e di Jersey, nuove normative in materia di partenariato, sulle perdite fiscali delle imprese e sugli intermediari di lavoro offshore, e piani per “name and shame”, letteralmente, identificare ed accusare apertamente, coloro che mettono in atto aggressive strategie di elusione fiscale.

Osborne ha anche fatto riferimento ai piani di introdurre una Regola Generale Anti-Elusione e,  facendo eco alle recenti osservazioni a Davos del Primo Ministro David Cameron, ha promesso che la presidenza del G8 del Regno Unito sara’ anche utilizzata per promuovere l’aggiornamento delle normative sulla tassazione delle imprese multinazionali.

Nel corso della presentazione, Osborne ha anche discusso lo stato dell’economia in senso piu’ ampio,  ed ha avvertito che nonostante l’aumento del commercio con i paesi che non fanno parte dell’Eurozona, il Regno Unito rimane comunque esposto alla fragilita’ dell’area Euro. Il Cancelliere ha anche confermato le previsioni per un ribasso della crescita del PIL, portandole allo 0.6%; anche se si prevedere che il tasso di crescita del PIL raggiunta il 2.8% entro il 2017. Tuttavia, Osborne ha voluto sottolineate che il deficit e’ calato dall’11.2% del PIL registrato per l’anno 2009-10 a una previsione del 7.4% per quest’anno, in traiettoria verso il target del 2.2% per l’anno 2017-18. Il Cancelliere ha continuato annunciando la creazione di nuovi posti di lavoro, in modo particolare nel settore privato.

Osborne ha anche parlato della spesa pubblica, illustrando alla House of Commons come sia previsto che la spesa raggiunga il 40.5%. Sono stati fatti tagli ai budget dipartimentali, ed “e’ stato posto un limite ai tradizionali sprechi dei dipartimenti alla fine dell’anno fiscale, che hanno solamento l’obiettivo di spendere”. Tuttavia, le scuole ed il servizio sanitario non subiranno tagli, e i membri delle forze armate potranno beneficiare di aumenti salariali annuali.

Il Cancelliere ha anche parlato della necessita’ di “nuovi strumenti”. Ha confermato il proseguimento del “Asset Purchase Facility”, creato allo scopo di incrementare la liquidita’ dei mercati del credito, e che vi è l’interesse a considerare un’estensione del “Funding for Lending   Scheme”, strumento che permette alle banche ed altri istituti di aumentare la propria capacità di far credito. E’ anche in fase di sviluppo un piano di prestiti da parte di una nuova Business Bank.

Per quanto riguarda il settore edilizio, chi acquista un immobile potranno beneficiare dello schema Help to Buy, che contribuira’ con un prestito del 20% verso l’acquisto di una casa del valore inferiore a 600,000 sterline, e del Mortgage Guarantee, che permetterà di avere accesso ad un mutuo anche a coloro che non dispongono di un consistente deposito iniziale.

Osborne ha terminato definendo questo bilancio come uno per una “nazione con aspirazioni” e “per una Gran Bretagna che vuole essere prospera, solvente e libera.”

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Irlanda: Agenzia delle Entrate pubblica le prime informazioni sulla nuova imposta sugli immobili

L’Agenzia delle Entrate irlandese pubblicherà ad intervalli regolari i dati chiave relativi alle attività di amministrazione ed indirizzo della nuova imposta sugli immobili locali (chiamata in Inglese Local Property Tax, LPT).

Nel rispetto dei termini previsti dall’accordo con l’Unione Europea e l’FMI sul fondo di salvataggio, il governo irlandese è tenuto ad implementare un articolato sistema d’imposta sugli immobili. È’ previsto che il Revenue Commissioners regoli l’applicazione dell’imposta, la cui riscossione avverrà a partire dal 1° Luglio. In risposta a molteplici richieste, il Revenue ha stabilito i dati più significativi relativi a queste attività verranno pubblicati ad intervalli regolari.

Per le proprietà fino ad un milione di euro, l’aliquota della LPT sarà dello 0.18% sul valore castale dell’immobile; le proprietà di valore superiore saranno invece tassate allo 0.25% del valore dell’immobile. I valori catastali degli immobili sono ordinati per fasce – da 0 a 100,000 euro e, per i valori superiori, ad intervalli di 50,000 euro. L’imposta dovuta si calcola applicando l’aliquota dello 0.18% al valore intermedio della fascia in cui rientra l’immobile. La valutazione iniziale degli immobili, come rilevata in data 1° maggio 2013, rimarrà valida, ai fini fiscali, fino al termine del 2016. L’aliquota dello 0.18% rimarrà invariata per l’intera durata dell’incarico dell’attuale Governo; tuttavia, già a partire dal 2015, le autorità locali potranno aumentare l’aliquota di una percentuale fino al 15%.

All’inizio di questo mese, il Commissioners ha avviato una campagna di informazione con lo scopo di illustrare ai contribuenti il funzionamento dell’imposta, così come previsto dalla legge e regolamenti. Al momento è in corso l’invio di materiale informativo e modulistica per 1.66 milioni di proprietà immobili; sono ora stati pubblicati i dettagli relativi alle operazioni svolte fino a questo momento. Tra il 7 ed il 14 Marzo sono state inviate quasi 179,000 lettere, il sito internet del Revenue ha registrato più di 600,000 visite alle pagine delle guide, e sono state ricevute quasi 2,000 telefonate dal servizio di assistenza telefonica. In totale sono stati ricevute 579 dichiarazioni, in maggior parte in formato elettronico.

Il Revenue rammenta ai contribuenti che la LPT è un’imposta calcolata su auto-dichiarazioni da parte dei contribuenti. I proprietari di immobili sono tenuti a valutare le loro proprietà, seguendo le linee guida fornite. Il Revenue invita i proprietari di immobili ad “eseguire il processo di valutazione in modo onesto e ragionevole” ed a non ignorare la corrispondenza inviata. Ove necessario, il Revenue provvederà a riscuotere un’ imposta con aliquota calcolata in base a un valore di stima. La data termine per la presentazione della dichiarazione in forma cartacea è il 7 maggio; quella per le dichiarazione fatte online è invece il 28 maggio.

Il Dipartimento delle Finanze prevede che la nuova imposta genererà entrate pari a 250 milioni per il 2013, e pari a 500 milioni quando applicata per un anno intero.

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