In previsione di tale scenario, ormai non piú improbabile, il Governo austriaco si sta preparando ad una “dura Brexit”.
Come siamo arrivati a questo punto?
Per come stanno le cose, il Regno Unito – in seguito all’esito del referendum del 2016 e alla decisione autonoma del paese – uscirá dall’Unione Europea il 29 marzo 2019.
Nonostante i negoziatori dell’UE e del Regno Unito abbiano concordato un progetto di accordo di uscita finalizzato a definire un quadro in vista dei loro rapporti futuri, tale “accordo sulla Brexit” deve essere approvato dal Parlamento britannico (cosí come dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo) per diventare efficace.
Tra l’altro, l’accordo di uscita prevede un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2020, durante il quale il diritto comunitario continuerá ad essere applicato nel Regno Unito e quest’ultimo continuerá ad essere trattato come uno Stato membro.
Tuttavia, nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo, il diritto comunitario cesserá di essere applicato nel Regno Unito dopo il 29 marzo 2019, lasciando le societá britanniche in una posizione analoga a quelle delle societá appartenenti a paesi terzi.
Data l’ampia libertá di movimento delle societá europee e il diritto societario parzialmente conforme in tutta l’Unione Europea, una “hard Brexit” potrebbe avere effetti disastrosi sulle imprese britanniche che fanno affari con l’Unione Europea.
Il progetto di legge per il diritto societario
La scorsa settimana, il Ministero della Giustizia austriaco ha pubblicato un progetto di legge per il Brexit Accompanying Act 2019 – Justice Part.
Questo progetto di legge verrá successivamente unito ad altre questioni, di cui sono responsabili altri ministri, nel caso in cui il Regno Unito dovesse uscire dall’Unione Europea senza aver raggiunto un accordo vincolante, in modo tale da poter formare una proposta legislativa congiunta.
Oltre al diritto societario, il progetto stabilisce delle regole su come continuare la professione per i cittadini britannici che svolgono la professione di avvocato in Austria e anche per le societá britanniche che svolgono l’attivita’ di studio legale in Austria.
Per quanto riguarda il diritto societario, é prevista l’applicazione di una legge federale speciale fino alla fine del 2020: la disciplina federale sul conflitto di leggi delle societá registrate nel Regno Unito che hanno sede amministativa in Austria.
Sulla base di questa normativa, le societá registrate nel Regno Unito ma aventi la loro sede amministativa in Austria continueranno ad essere provvisoriamente trattate come se il Regno Unito fosse ancora uno stato membro dell’UE.
Il periodo di transizione per le societá britanniche
Nel caso in cui si verifichi una “hard Brexit”, questa legge verrá applicata alle societá registrate nel Regno Unito ma con sede amministrativa in Austria, specialmente a quelle aventi una filiale ivi registrata.
Tali societá vengono riconosciute come societá del Regno Unito sulla base dei principi di libertá di stabilimento (teoria della formazione) secondo quella che é la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea (CGE).
In relazione ai paesi terzi, la teoria della formazione stabilita dalla Corte di Giustizia non viene applicata, viene applicata invece la Sezione 10 della Legge austriaca sul Diritto Internazionale Privato (IPRG), che prescrive la teoria del domicilio, secondo la quale tali societá non sarebbero piú riconosciute in Austria.
Un’uscita non regolamentata dall’UE minaccia quindi le societá britanniche aventi sede amministrativa in Austria, poiché il loro riconoscimento come entitá giuridiche straniere potrebbe finire.
Da questo potrebbe derivarne la responsabilitá personale degli azionisti.
Grazie al periodo di transizione previsto dall’attuale progetto di legge, tali societá avrebbero l’opportunitá entro il 31 dicembre 2020, ad esempio, di contribuire con le loro operazioni ad una societá nazionale o di fondere la societá in una societá austriaca ai sensi delle leggi sulle fusioni transfrontaliere che possono essere applicate.
Attraverso tali misure, le societa britanniche possono migrare verso un porto sicuro per quanto riguarda il diritto societario.
Nessun cambiamento per le “vere” societá del Regno Unito
Le filiali delle societá che si qualificano come societá del Regno Unito anche ai sensi della Sezione 10 della Legge austriaca sul Diritto Internazionale Privato (IPRG) (e cioé quelle aventi la loro sede amministrativa nel Regno Unito) potranno rimanere iscritte nel Registro Commerciale austriaco anche dopo la Brexit.
Il loro riconoscimento come entitá legali rimarrá invariato.
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