Imposta sul reddito
L’imposta sul reddito é un’imposta applicabile al reddito complessivo, ovunque prodotto, ottenuto da persone fisiche e giuridiche in Argentina e da filiali argentine di entitá straniere.
I soggetti residenti all’estero sono tassati solamente in relazione ai redditi prodotti in Argentina attraverso un sistema di ritenute, ed é basato su una previsione del reddito futuro. In generale i soggetti stranieri sono tassati ad un’aliquota fissa del 35%.
Le persone fisiche sono tassate secondo un sistema progressivo che parte dal 5% fino al 35% , in base al reddito soggetto a tassazione.
Il 29 dicembre 2017, é stata attuata la Legge N.27/430, che ha introdotto una serie di modifiche al precedente regime tributario, in modo specifico con riferimento agli investimenti finanziari.
Come risultato di queste modifiche, le plusvalenze derivanti da vendite e gli interessi derivanti da titoli privati e sovrani, titoli di debito e altri titoli simili sono soggetti al 5% o al 15% di tassazione sia per i soggetti stranieri che non.
Nel caso di un soggetto straniero, il reddito derivante da titoli quotati in Argentina – fatta eccezione per i titoli della Banca Centrale – é generalmente esente da imposta sul reddito, premesso che il beneficiario non sia residente in, o i fondi non sono provenienti da, un ordinamento considerato non cooperativo, secondo quanto stabilito dalla normativa argentina. Se quest’ultima condizione é soddisfatta, tuttavia, il reddito sará soggetto ad un’aliquota del 35%.
Nel caso di cittadini argentini, le plusvalenze dalla vendita di azioni o gli interessi sono soggetti ad aliquota del 15% sul reddito netto. La vendita di azioni o interessi di partecipazione da parte di un soggetto argentino o da soggetti stranieri é esente dall’imposta sui capital gains nei seguenti casi: quando le azioni sono vendute attraverso un’offerta pubblica autorizzata dalla National Securities Commission (CNV); quando le azioni sono negoziate in mercati azionari autorizzati dalla CNV, in settori che assicurano criteri di prioritá prezzo-tempo e varietá di offerte; oppure quando la vendita, scambio o altra disposizione delle azioni é fatta attraverso un regime d’offerta oppure uno scambio di azioni autorizzato dalla CNV.
I beneficiari stranieri sono soggetti al 15% o al 13.5% di aliquota sull’ammontare lordo pagato per le azioni o partecipazioni, a meno che le esenzioni per i titoli appena citati siano applicabili. La vendita indiretta di societá argentine (ad esempio, vendita di societá straniere che possiedono azioni di societá argentine) puó essere soggetta ad imposta sul reddito in Argentina, se alcuni requisiti sono soddisfatti.
I capital gains derivanti dalla vendita di ADS sono soggetti al 15% di aliquota in caso di soggetti argentini. I capital gains di soggetti stranieri sono esenti dall’imposta sul reddito se le azioni sottostanti sono rilasciate da entitá argentine e autorizzate ad essere quotate dalla CNV.
Imposta su beni personali
Con riferimento alla tassazione di proprietá, tutti i residenti in Argentina sono soggetti ad imposta sui beni personali sui beni ovunque detenuti. La base imponibile é costituita dal valore del bene. I soggetti residenti stranieri sono assoggettati a tale imposta solamente con riferimento ai beni presenti in Argentina.
Nel 2018, questa imposta era applicata quando i beni posseduti dal contribuente, alla data del 31 dicembre di ogni anno fiscale di riferimento, eccedevano 1.05 milioni di pesos argentini. L’aliquota applicabile per soggetti residenti argentini é del 0.25%. Nel 2019 un’aliquota progressiva variava tra 0.25 e 0.75% e la base minima imponibile era di 2 milioni di pesos argentini.
Nel caso di soggetti individuali, i depositi di risparmio detenuti in banche argentine e titoli sovrani argentini sono esenti da tassazione. Tuttavia, altri titoli sono normalmente tassati. Nel caso di possedimento di azioni in societá argentine, l’imposta é pagata dalla societá.
Imposte sulle donazioni e sulle successioni
In Argentina, solamente la provincia di Buenos Aires prevede un’imposta sulle donazioni e successioni. Non esiste un’imposta simile a livello nazionale.
A Buenos Aires, l’imposta é riscossa in relazione a qualsiasi bene ricevuto a titolo gratuito, come donazioni, ereditá e lasciti, se ricevuti da soggetti residenti o alternativamente se hanno ad oggetto beni situati nella provincia.
Nel caso di azioni e interessi, questi beni sono considerati come situati nella provincia (e, perció, tassabili indipendentemente dalla residenza del beneficiario) se la societá ha sede in tale giurisdizione, se le azioni sono fisicamente presenti in quella provincia oppure se le societá possiedono beni nella provincia. Ai fini della tassazione, le azioni saranno valutate in base al loro valore netto alla chiusura del bilancio.
L’aliquota applicabile varia dall’ 1.6026% all’ 8.7840%, in base alla relazione tra beneficiario e al donante e al valore dei beni stessi. La soglia imponibile minima varia a seconda della relazione ed é solitamente aggiornata ogni anno.
Problematiche relative alle strutture transfrontaliere
I soggetti residenti possono richiedere il credito d’imposta straniero, le tasse pagate all’estero sono considerate equivalenti all’imposta sul reddito e all’imposta sui beni personali, fino all’ammontare delle imposte pagabili in Argentina per i redditi o i beni situati o ottenuti all’estero.
Nel caso di soggetti residenti argentini, azionisti in societá straniere, i crediti d’imposta per le imposte pagate all’estero per investimenti diretti o indiretti in societá straniere potranno essere compensate con l’imposta sul reddito in Argentina sui dividendi pagati da tali societá. Nel caso di azionisti diretti, il contribuente deve essere in grado di dimostrare di essere in possesso di almeno il 25% del capitale netto della societá straniera. Nel caso di azionisti indiretti, essi dovranno invece dimostrare di possedere almeno il 15%. Le imposte straniere corrisposte possono essere utilizzate come credito d’imposta fino al una sub-controllata. In questo caso, la controllata non puó essere situata in uno stato considerato come paradiso fiscale, in base a quanto stabilito dalla normativa argentina.
Nel caso di investimenti riguardanti derivati, c’é un dibattito riguardante l’utilizzo potenziale di imposte sul reddito pagate all’estero come crediti d’imposta. I redditi derivanti da derivati sono considerati redditi argentini se il beneficiario é un soggetto residente in Argentina. La normativa domestica sui crediti d’imposta stranieri stabilisce che possano essere utilizzati solamente da soggetti residenti se sono collegati con fonti di reddito straniere. Di conseguenza, per quanto discutibile, questi crediti potranno essere dedotti dall’imposta sul reddito derivante da questa tipologia di operazione, a meno che un trattato specifico contro la doppia imposizione preveda diversamente.
L’Argentina ha stipulato trattati contro la doppia imposizione con Australia, Belgio, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Messico, Olanda, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Emirati Arabi e Uruguay. Questi trattati potrebbero prevedere delle limitazioni nei confronti dello stato che impone la tassazione in relazione all’imposta sui redditi e sui beni personali e prevedere delle regole speciali relativamente ai crediti d’imposta stranieri. Fatta eccezione per il trattato con Bolivia e Uruguay, i trattati contro la doppia imposizione sono stipulati sulla base dell’Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione in ambito Economico (OECD) e dei modelli UN.
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