Secondo un nuovo rapporto pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), le entrate fiscali degli Stati africani stanno aumentando in proporzione ai redditi nazionali.
Il rapporto, Revenue Statistics in Africa, prende in considerazione otto paesi: Camerun, Costa d’Avorio, Mauritius, Marocco, Ruanda, Senegal, Sudafrica e Tunisia. Gli oneri fiscali di questi paesi, come percentuale del prodotto interno lordo (rapporto gettito fiscale – PIL), variavano dal 16,1% al 31,3% nel 2014.
A partire dal 2000, in tutti questi paesi vi e’ stato un incremento del rapporto tra gettito fiscale e PIL. La portata di questi aumenti variano da 0,9 punti percentuali in Mauritius ai 6,7 punti percentuali in Tunisia.
Marocco, Ruanda e Sud Africa hanno registrato degli aumenti pari a circa cinque o sei punti percentuali. Messa a confronto, la media OCSE del 34,4% è stata piu’ alta nel 2014 rispetto al 2000 di soli 0,2 punti percentuali.
Secondo il rapporto, fra gli otto paesi presi in considerazione, il Sudafrica si affida maggiormente alle imposte sui redditi e profitti, in quanto queste entrate hanno costituito all’incirca il 51,2% delle entrate fiscali nel 2014. Tuttavia, in media tutti i Paesi africani fanno maggiore affidamento sulle imposte su redditi e profitti rispetto ai Paesi OCSE.
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