La lotta al cambiamento climatico comporta una serie di sfide importanti sia per la società che per l’economia: per raggiungere gli obiettivi fissati dagli strumenti internazionali, europei e nazionali è necessario che l’economia diventi carbon neutral. A tal fine, il sistema finanziario è fondamentale per riorientare i flussi di capitale verso attività economiche più sostenibili e per sviluppare strumenti di finanziamento sostenibili per trasformare l’economia. La finanza sostenibile mira a incorporare elementi ambientali, sociali e di governance nella gestione aziendale e nelle decisioni di investimento.
Il quadro di climate action in Spagna segue sia gli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi (ratificato dalla Spagna il 22 aprile 2016) sia la politica energetica e climatica dell’Unione Europea. La Spagna si impegna quindi a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e segue il percorso dell’Unione Europea e del Green Deal europeo, che mira a rendere l’Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. L’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra a livello europeo è stato recentemente rivisto al 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La Commissione europea ha presentato il pacchetto Fit for 55, un insieme di proposte per rivedere e aggiornare la legislazione dell’UE in materia di clima ed energia, allo scopo di garantire il raggiungimento degli obiettivi climatici.
In questo contesto, il Parlamento ha approvato la Legge sul Cambiamento Climatico e la Transizione Energetica, che mira a garantire la conformità della Spagna con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, introducendo requisiti di divulgazione sostenibile. Anche se la Spagna ha promosso condizioni per incoraggiare lo sviluppo economico sostenibile gia’ a partire dal 2011, la finanza sostenibile ha acquisito maggiore importanza negli ultimi anni, in quanto è possibile individuare nel mercato una chiara tendenza a riallocare le risorse verso investimenti sostenibili. Parallelamente, è in atto una tendenza inversa volta a ridurre il finanziamento di progetti non sostenibili. Pertanto, si sta sviluppando un quadro normativo (a livello internazionale, europeo e nazionale) che accompagna questa tendenza, per garantire la transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio entro il 2050.
Per assegnare risorse a progetti realmente sostenibili, è necessario standardizzare i criteri e garantire la trasparenza. La tassonomia ambientale è, quindi, diventata un elemento cruciale che consente di creare un sistema di classificazione e di unificare i criteri relativi alle attività, agli asset o ai segmenti di reddito che rispondono agli obiettivi ambientali.