Quantum meruit è un tipo di azione che può essere esperita laddove un soggetto che ha prestato dei servizi desideri recuperare una somma di denaro in cambio dei servizi forniti. La somma si dice, infatti, calcolata su base “quantum meruit”.
L’azione di quantum meruit e’ rilevante nelle seguenti circostanze:
- se le parti non hanno concluso un contratto che disciplina in modo dettagliato il servizio o il lavoro da prestare;
- se il contratto non prevede un corrispettivo per la prestazione del servizio;
- se le parti hanno concordato di pagare una somma ragionevole per il lavoro svolto; o
- se le parti hanno inizialmente concluso un contratto ma successivamente sono stati svolti lavori ulteriori non previsti nell’ambito del contratto originale.
Con tale azione, l’attore può chiedere il recupero di una somma ragionevole in relazione ai servizi forniti. Tali rivendicazioni possono essere di natura contrattuale, ad esempio, quando esiste un contratto ma non è stato fissato alcun corrispettivo per i servizi. In altri casi, l’azione di quantum meruit corrisponde ad una richiesta di risarcimento, ad esempio, quando le parti non hanno mai concluso un contratto o il contratto è nullo.
Il rimedio in un’azione di quantum meruit per risarcimento sarà il pagamento di una somma ragionevole in relazione ai servizi forniti. La giurisprudenza è complessa ma, in generale, i tribunali hanno ritenuto che il punto di partenza per la valutazione del valore dei servizi prestati sia il valore di mercato dei servizi stessi.
Per stabilire il diritto al risarcimento, un prestatore di servizi deve dimostrare:
- che il cliente si è arricchito o ha ricevuto un vantaggio;
- l’arricchimento del cliente è ingiusto; e
- l’arricchimento del cliente è avvenuto a spese del prestatore di servizi.
L’arricchimento può consistere nella prestazione di lavoro o nella prestazione di servizi, laddove il lavoro o i servizi siano stati richiesti o liberamente accettati dal cliente.
Esempi di fattori iniqui riconosciuti dai tribunali includono l’arricchimento del cliente che risulta da un suo comportamento scorretto, il trasferimento del vantaggio al cliente su sua richiesta e il trasferimento del vantaggio per errore o per coercizione.
È importante ricordare che occorre valutare se il cliente si e’ arricchito a spese del fornitore di servizi e non se il fornitore di servizi ha subito una perdita che avrebbe potuto evitare.