Il 18 novembre del 2019, il governo della Repubblica Ceca ha approvato un progetto di legge che prevede l’introduzione di una tassa digitale con aliquota pari al 7% sulle imprese tecnologiche.
Il governo ha eseguito l’esempio austriaco e francese che hanno introdotto l’imposta in questione dopo che la Commissione Europea non ha raggiunto l’accordo a causa dell’opposizione di Irlanda, Finlandia e Svezia.
La ratio dell’imposta è la necessità di bilanciare l’interesse nazionale e tassare i redditi generati nel territorio.
Secondo la nuova disposizione di legge, i giganti della tecnologia saranno soggetti a quest’imposta se avranno un fatturato globale di oltre 750 milioni di Euro, con un fatturato annuo nella sola Repubblica Ceca di almeno 100 milioni di CZK (corrispondenti a 3,9 milioni di Euro).
L’imposta riguarderà i servizi internet forniti sul territorio ceco, nello specifico le entrate generate dalla pubblicità digitale, l’uso di un’interfaccia digitale e la vendita dei dati degli utenti.
Il governo stima un’entrata nelle casse dello stato pari a 5 miliardi di CZK annui (all’incirca 196 milioni di Euro). Il ministero ha, inoltre, rivelato che il progetto di legge esenterà alcune società la cui attività commerciale comprende servizi digitali, sulla base delle entrate imponibili per i servizi resi in Europa. In particolare, le società con entrate pari o superiori al 10% in Europa saranno esentate da questa imposta.
La legge dovrebbe rimanere in vigore fino al 2024, quando si prevede che sarà istituito un sistema fiscale armonizzato a livello dell’UE o dell’OCSE.
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