Il 7 novembre 2018 è stato pubblicato il progetto di Legge Finanziaria 2019 che prevede disposizioni per l’estensione del regime fiscale del Regno Unito per i residenti non britannici che detengono proprietà nel Regno Unito (in seguito alla pubblicazione di un progetto di Legge il 6 luglio 2018).
A tal proposito, a partire da aprile 2019, tutti i guadagni provenienti dagli immobili del Regno Unito realizzati da residenti non britannici, sia di proprietà residenziali o non residenziali (commerciali), sia in via diretta o “indiretta” saranno soggetti ad imposta sulle plusvalenze o ad imposta sulle società sui guadagni tassabili (a seconda dei casi) del Regno Unito. Questa sarà un’estensione fondamentale della portata del regime fiscale del Regno Unito.Il documento di consultazione pubblicato nel luglio 2018 insieme al progetto di legge conteneva proposte su come gli investitori esentasse e gli organismi di investimento collettivo non britannici sarebbero stati interessati dalle nuove norme, ma solo ora disponiamo di un progetto di legge.
Veicoli di investimento collettivo
Nell’ambito del nuovo regime fiscale del Regno Unito per gli immobili nel Regno Unito, a partire da aprile 2019 l’onere fiscale del Regno Unito si baserà sugli utili realizzati dalle cessioni da parte di residenti non britannici di interessi in entità che detengono proprietà immobiliari nel Regno Unito (le cosiddette “cessioni indirette”).
Questa nuova imposta fiscale del Regno Unito si applicherà alle cessioni di interessi in entità “ricche di proprietà”. Questo sarà, generalmente, il caso se:
• al momento dell’alienazione, almeno il 75% del valore dell’interesse (ad es. azioni) smaltito è derivato dal territorio del Regno Unito (direttamente o indirettamente, e se residenziale o commerciale). Il test è applicato al valore patrimoniale lordo dell’entità in questione, utilizzando il valore di mercato delle attività al momento della cessione, e
• il non-residente che effettua la dismissione detiene almeno il 25% dell’interesse nell’entità. Saranno presi in considerazione gli interessi detenuti da alcune parti correlate al non-residente. Questo test sarà inoltre soddisfatto se almeno il 25% degli interessi è stato detenuto entro i due anni che terminano alla data di cessione.
Tuttavia, il secondo requisito del 25% non si applica agli interessi in CIV.
Questo aspetto del nuovo regime fiscale del Regno Unito ha destato molta preoccupazione per il settore immobiliare del Regno Unito poiché, senza regole su misura per le CIV, la nuova tassa sulle “imposte indirette” avrebbe messo a repentaglio la premessa della struttura degli investimenti immobiliari nel Regno Unito; per garantire che, da un punto di vista fiscale, l’investitore non si trovi in una posizione peggiore di quella in cui sarebbe se avesse investito direttamente.
Legge Finanziaria 2019
Vi è, ora, una gradita chiarezza sul modo in cui i non residenti che investono in immobili nel Regno Unito attraverso il CIV saranno tassati quando la CIV stessa effettuerà una cessione diretta degli immobili nel Regno Unito.
In tutti i casi le regole si applicano solo ai CIV che sono “ricchi di proprietà” (come definito sopra).
In sintesi: un CIV offshore che non è una società, né una partnership (ad esempio un JPUT), è considerato una società ai fini del nuovo carico fiscale del Regno Unito. I diritti degli investitori in tale CIV offshore sono trattati, a tali fini, come azioni. Tuttavia, alcuni CIV offshore possono scegliere di uscire da questo trattamento (vedi sotto). L’effetto di questo trattamento predefinito è che il CIV offshore, a partire da aprile 2019, sarà soggetto alla tassa del Regno Unito su qualsiasi guadagno derivante dalle vendite di immobili nel Regno Unito.
Elezione per la trasparenza: un CIV offshore che non è una società (ad esempio un JPUT o una compagnia) può richiedere di essere trattata come tale ai fini delle nuove regole. Qualsiasi cessione diretta di beni immobiliari nel Regno Unito da parte del CIV in questo caso sarebbe tassata allo stesso modo degli investitori non residenti.
L’elezione deve essere fatta con il consenso di tutti gli investitori, deve essere notificata all’ HMRC e deve essere effettuata entro 12 mesi dalla prima acquisizione di beni immobili nel Regno Unito da parte del CIV offshore. L’elezione è irrevocabile.
Elezione di esenzione: l’elezione per l’esenzione dall’imposta britannica sulle cessioni dirette di beni immobili nel Regno Unito sia per (i) un CIV offshore sia (ii) per società detenute dal CIV offshore, può essere effettuata da:
• CIV offshore che sono società, e
• società non-CIV che sono interamente di proprietà di CIV che sono società di persone.
Affinché l’elezione di “esenzione” sia disponibile, il CIV deve essere “ampiamente tenuto” e deve soddisfare determinate condizioni di segnalazione. In questo caso (diversamente dall’elezione di “trasparenza”) non vi sarebbe alcun guadagno per gli investitori non residenti su una cessione diretta di beni immobiliari nel Regno Unito da parte del CIV.
Disposizioni indirette: si noti che, indipendentemente dall’effettuazione di qualsiasi elezione, gli investitori non residenti in CIV offshore saranno soggetti alla nuova “tassa indiretta” di imposta britannica a partire dall’aprile 2019 sullo smaltimento dei loro interessi CIV se il CIV è “ricco di proprietà” . Il progetto di Legge conferma che per le cessioni di quote in CIV non esiste una soglia di proprietà del 25%.
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