Una recente decisione delle Isole Vergini Britanniche sottolinea l’importanza per i trustee di riflettere attentamente prima di divulgare informazioni richieste dai beneficiari.
Nella decisione “Re the Tchenguiz Family Trust “(BVIHCM 2017/00026) ad un trustee svizzero di un trust delle Isole Vergini era stato ordinato dalla Corte Commerciale delle Isole Vergini di fornire informazioni ad un beneficiario discrezionale in relazione a delle richieste avanzate dal trustee in varie liquidazioni. Il trustee si era rifiutato, in parte sulla base del fatto che il beneficiario può usare le informazioni per scopi collaterali, i quali causerebbero un danno al trust.
La Corte ha dichiarato che:
Nella misura in cui è necessario ponderare lo scopo del beneficiario contro qualsiasi potenziale danno per il trust la decisione cade decisamente a favore della divulgazione. Il beneficiario ha uno scopo reale nel vedere i documenti, mentre il trustee non ha mostrato alcuna reale prospettiva di danno.
Un altro aspetto della decisione era che il trustee aveva insistito sul fatto che la richiesta era stata notificata al di fuori della giurisdizione, attraverso i Hague Convention channels, provocando notevoli ritardi. Il giudice fu critico su tale approccio; il trustee di un trust delle Isole Vergini é soggetto alla supervisione giurisdizionale delle Corti delle Isole Vergini e:
ritardare o consentire di ritardare la determinazione tempestiva da parte della Corte su questioni relative alla condotta dei trustee, è argomento di preoccupazione per la Corte e di legittima preoccupazione del beneficiario che cerca di tenere conto del trustee.
I trustee dovrebbero riflettere attentamente e, se in dubbio, chiedere consiglio prima di rifiutarsi di fornire informazioni al beneficiario. Le conseguenze di agire nel modo sbagliato possono essere gravi. Dalla prospettiva del beneficiario, la porta dell’informativa potrebbe essere stata aperta in modo leggermente più ampio, pertanto la decisione è più che ben apprezzata da questo punto di vista.
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