Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha lanciato un monito contro il Regno Unito che starebbe tentando di affermarsi come “paradiso fiscale off-shore” dopo la Brexit.
Nel corso dell’evento “The Future of Europe event” il 24 gennaio, Dijsselbloem ha dichiarato che i cittadini europei chiedono una tassazione equa e che il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è attraverso un’ampia collaborazione internazionale.
Tuttavia, in seguito alla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea, Dijsselbloem ha sollevato la questione se la Gran Bretagna “seguirà il metodo-Trump o continuerà a lavorare a stretto contatto con i propri partner europei.”
Secondo Dijsselbloem, “la creazione di un paradiso fiscale costituirebbe un errore enorme”.
Il primo ministro inglese, Theresa May, settimana scorsa ha dichiarato che il Regno Unito “avrebbe la libertà di stabilire aliquote fiscali più competitive e abbracciare politiche che potrebbero attirare le migliori aziende e i più grandi investitori del mondo.” Ha sottolineato, inoltre, che, se il Regno Unito venisse escluso dal mercato unico, che intende lasciare, il suo Governo “sarebbe libero di modificare le basi del modello economico della Gran Bretagna.”
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