Svezia: Vattenfall critica la tassa sul nucleare

chimney-1735_640Vattenfall, produttore di energia statale, ha emesso un altro avvertimento sull’impatto provocato dalla tassa sull’energia nucleare sull’approvvigionamento energetico della Svezia.

Annunciando un aumento annuale degli utili pari al 5% per un totale di circa 8,1 miliardi di Corone svedesi (pari a 1 miliardo di dollari Usa) nel primo trimestre del 2016, il presidente e Amministratore delegato di Vattenfall, Magnus Hall, ha comunicato che la produzione di energia nucleare in Svezia è aumentata nei primi tre mesi dell’anno. Tuttavia, ha avvertito che tale produzione di energia in Svezia “si trova in una situazione delicata a causa dell’impatto della Nuclear Tax”.

Hall ha inoltre evidenziato la necessita’ di abolire la tassa di 0,07 Corone svedesi per kilowatt ora “al fine di garantire l’approvvigionamento energetico della Svezia e consentire la transizione verso un sistema energetico interamente basato sulle energie rinnovabili”.

Il Presidente di Vattenfall, Magnus Hall, ha già avvertito che l’imposta sul nucleare del Paese mette l’industria nucleare svedese in una “posizione critica”: questo il commento rilasciato in occasione dell’annuncio di una perdita record per l’azienda nel 2015, per un totale 19,8 miliardi di Corone svedesi.

OKG AB, proprietario di tre reattori nucleari in Svezia, ha presentato ricorso contro la tassa sul nucleare, ma lo stesso e’ stato rigettato da una sentenza della Corte di Giustizia Europea nel mese di ottobre 2015, la quale ha evidenziato come tale imposta non rientri nell’ambito di applicazione del diritto europeo ed e’ quindi una questione nazionale.

Secondo l’associazione dell’energia svedese Svensk Energi, l’imposta sul nucleare costa all’industria energetica del Paese all’incirca 4,6 miliardi di Corone svedesi l’anno.

“L’imposta unica svedese non e’ collegata ne’ all’ambiente ne’ alla sicurezza, ma è solo un metodo per raccogliere denaro”: questa la dichiarazione rilasciata dal Direttore di Svensk Energi, Pernilla Winnhed.

“Visti i bassi prezzi dell’energia, il settore di energia nucleare non puo’ essere sostenuto se l’imposta rimane invariata”.

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