La Commissione Europea ha emesso una sentenza con cui viene chiesto al Governo dei Paesi Bassi di revocare le esenzioni dall’imposta sulle societa’ previste a favore di sei porti marittimi del Paese. I porti che sono interessati dalla misura hanno pertanto deciso di proporre ricorso avverso la decisione della Commissione Europea.
Il 21 gennaio 2016, la Commissione ha infatti annunciato che i Paesi Bassi devono abolire l’esenzione dall’imposta sulle società per i sei porti del Paese, in modo tale da allineare il regime con le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato.
Tuttavia, l’autorita’ portuale di Rotterdam ha recentemente confermato la sua volonta’ di impugnare la decisione, sottolineando che anche altri porti dell’Unione Europea ricevono sostegno finanziario da parte dei Governi in una forma o nell’altra.
Gli altri ricorrenti comprendono l’Aurita’ portuale di Amsterdam, i porti marittimi di Groningen, l’Autorità portuale di Moerdijk, il porto di Den Helder, e i porti marittimi di Zeeland.
Secondo Rotterdam, le motivazioni per proporre ricorso sono “la violazione dei principi di corretta amministrazione, come quello di uguaglianza e di proporzionalità.”
Paul Smits, direttore finanziario dell’Autorita’ portuale di Rotterdam, ha cosi’ commentato: “Non siamo contrari al pagamento dell’imposta sulle società, ma allora dovrebbe applicarsi a tutti i porti marittimi europei. Si tratta di una questione di principio. I porti stranieri con i quali dobbiamo competere non pagano l’imposta sulle società e, in aggiunta, ricevo supporto dai loro Governi in molti altri modi”.
L’Autorita’ portuale di Rotterdam prevede di pagare all’incirca 60 milioni di Euro in imposta sulle societa’ il prossimo anno (apri a 67 milioni di dollari Usa).
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