Il Fondo monetario internazionale ha accolto con favore le riforme fiscali del Messico, che mirano a rafforzare le finanze pubbliche.
Il Fondo ha dichiarato all’Articolo IV del rapporto di consultazione del 2015 che un incremento delle entrate fiscali sui prodotti non petroliferi a causa della riforma fiscale 2013 e un aumento delle accise sui carburanti hanno ampiamente compensato i quattro punti percentuali del prodotto interno lordo (PIL).
L’FMI ha “fortemente appoggiato” Il piano del governo per fissare l’aliquota della tassa speciale sulle Produzioni e Servizi (PEI) applicabili su benzina e diesel su base annua. L’FMI ha detto che questo è in linea con la raccomandazione di aumentare la tassazione di carbonio in Messico per scoraggiare l’uso dei combustibili fossili. Si noti che il Messico aveva le tasse più basse di carbonio sui combustibili fossili tra i paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) a partire dal 2014.
Oltre ad aiutare a ridurre le emissioni di carbonio del Messico, che fissa le accise su combustibile per unità di carburante, aiuterà a stabilizzare il gettito fiscale nel medio termine relativo al regime attuale di accise variabili, dice il rapporto.
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