Il ministro delle finanze israeliano Moshe Kahlon ha rivelato che sta prendendo in considerazione tagli fiscali, al fine di rilanciare l’economia.
Il 3 settembre Kahlon ha dichiarato alla Israel Lands Authority che sta pensando ai vantaggi conseguenti all’1 per cento di taglio dell’imposta sul valore aggiunto, e ad una riduzione dell’1,5 per cento della tassa corporativa. Attualmente, l’aliquota IVA normale in Israele è del 18 per cento, e l’imposta sul reddito delle società è fissata al 26,5 per cento.
Kahlon ha detto che le misure potrebbero contribuire a stimolare l’economia israeliana. La crescita economica dovrebbe essere raggiunta rispetto alla precedente previsione del tre per cento, con una stima preliminare indicante che la crescita nel secondo trimestre è scesa allo 0,3 per cento.
Tuttavia, il governo deve bilanciare i tagli fiscali con la necessità di aumentare le entrate e raggiungere l’obiettivo di disavanzo di bilancio del governo del 2,9 per cento del prodotto interno lordo per il 2015/16.
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