I non residenti potranno acquistare terreni in Sri Lanka solamente tramite contratti di affitto a lungo termine e l’acquisto sara’ soggetto ad un’imposta sull’affitto del terreno (LLT – land lease tax), ai sensi del Land (Restriction on Alienation) Act, che è stato recentemente approvato dal Parlamento.
In conformità con le normative che sono state applicate in via provvisoria a partire da una decisione del Governo del 1° gennaio 2013, i non residenti sono ora autorizzati ad “acquistare e usufruire” di terreni statali e privati solamente in virtu’ di un contratto di affitto per un massimo di 99 anni, salva l’applicazione di una land lease tax del 15%. In determinate circostanze e’ applicabile un’aliquota piu’ bassa, pari al 7,5%.
Le disposizioni della legge saranno applicabili ai soggetti che non sono cittadini dello Sri Lanka, alle società costituite in Sri Lanka con una partecipazione straniera di almeno il 50 per cento o piu’, e alle società estere costituite in altri paesi. Sono state previste esenzioni per le missioni diplomatiche straniere, nel caso di investimenti effettuati prima della decisione del Consiglio del 1° gennaio 2013, e per i parenti piu’ stretti nel caso di proprieta’ donate ai sensi della legge di successione dello Sri Lanka.
Secondo le stime, la nuova legge fiscale produrra’ un impatto trascurabile sui flussi di investimento esteri diretti in Sri Lanka, in quanto sono state previste esenzioni e altre concessioni per l’affitto di terreni nelle zone autorizzate dalla Board of Investment, nelle aree turistiche in fase di sviluppo, e per i progetti di importanza strategica.
Inoltre, e’ stato sottolineato che le modalita’ con cui i soggetti non residenti hanno in passato tentato di eludere il pagamento delle imposte, acquistando, ad esempio, beni immobili in nome di una societa’ con sede in Sri Lanka, verranno in futuro impedite.
Durante il suo recente discorso sul bilancio 2015, il presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa ha proposto “di rafforzare i regolamenti sul controllo dei cambi per impedire agli stranieri di intraprendere transazioni illegali attraverso l’uso di nomi locali e societa’ locali.”
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