Il capo del Consiglio per la Politica Economica di Cipro ha dichiarato che il governo cipriota sarebbe pronto ad accettare, nell’ambito di un accordo di salvataggio, un aumento nell’imposta sul reddito delle societa’, da aliquota del 10% ad aliquota del 12.5%, a patto che l’imposta non sia soggetta ad ulteriori aumenti per almeno altri dieci anni.
Christopher Pissarides ha presentato questa proposta alla stampa nazionale mentre le negoziazioni su un fondo di salvataggio da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale sono ancora in corso. Pissarides ha spiegato che l’aumento dell’imposta sulle societa’ non e’ in se’ una questione di massima importanza; e’ invece importante che le aziende abbiano la certezza che per un lungo periodo di tempo l’imposta non sara’ soggetta ad altri aumenti.
Presentando la richiesta nel Giugno 2012, Cipro e’ diventato il quinto paese europeo ha richiedere un piano di salvataggio; Cipro spera di ricevere all’incirca 17 miliardi di euro che serviranno a ricapitalizzare le banche dello stato. Il paese ha gia’ messo in atto diversi aumenti nelle tasse, per esempio, un’aumento dell’aliquota IVA del 2%, portando l’imposta al 17%.
Il Consiglio per la Politica Economica ha il ruolo di supervisionare e consigliare il presidente su questioni marcroeconomiche. Pissarides, che ha vinto il Premio Nobel per l’Economia nel 2010, e’ stato nominato capo del Consiglio lo scorso mese dal nuovo presidente in carica Nicos Anastasiades.
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