Il Governo austriaco ha adottato una legge recante la modifica delle imposte (Abgabenänderungsgesetz), la quale prevede un insieme di provvedimenti fiscali volti a riequilibrare le finanze pubbliche, compresi in particolare dei piani finalizzati a modificare ed incrementare l’attuale contributo a carico delle banche del Paese.
Tale legge prevede l’eliminazione dello sgravio fiscale sugli utili derivanti da attività di investimento per gli strumenti finanziari, l’inasprimento delle disposizioni fiscali del Paese, l’abolizione dell’agevolazione fiscale concessa alle cosiddette “golden handshakes” (buonuscite); tale legge prevede, inoltre, l’aumento delle tasse sulle banche o tasse di stabilità (Stabilitätsabgabe).
Accogliendo come positiva l’adozione della nuova legge, il Cancelliere austriaco Werner Faymann ha chiarito che il contributo a carico delle banche costituisce una parte importante della legge. La misura è stata adottata per assicurare “un’equa contribuzione da parte delle banche” ai costi necessari per superare la crisi economica e finanziaria, ha cosi’ spiegato Faymann, rimanendo comunque fermo sul fatto che i contribuenti non dovrebbero essere gli unici responsabili nel pareggiare i conti.
Evidenziando che in Austria le tasse di questo tipo sono fra le piu’ alte d’Europa, il Cancelliere Faymann ha ribadito che ciò accade proprio per assicurare che il settore finanziario si assuma la propria quota di spese necessarie al risanamento del settore bancario.
Il Cancelliere Faymann ha sottolineato come l’adozione della legge costituisce un passo fondamentale verso la stabilità finanziaria.
Il Cancelliere austriaco ha inoltre insistito sul fatto che l’obiettivo del Governo di raggiungere il pareggio in bilancio entro il 2016 può essere raggiunto solamente adottando, uno dopo l’altro, una serie di provvedimenti importanti.
Sottolineando con forza la sua opposizione contro il piano del Governo finalizzato all’aumento dei tributi alle banche, Franz Rudorfer, membro della Camera di Commercio austriaca (WKO), ha affermato che gli istituti di credito austriaci già sopportano una pressione fiscale particolarmente elevata rispetto ai loro concorrenti negli altri Stati membri dell’Unione Europea.
L’ aumento della tassa sulle banche significa che l’onere fiscale a carico delle banche nazionali raggiungerà livelli record, ha sottolineato Rudorfer, esprimendo tutto il suo criticismo sul fatto che il Governo non solo ha deciso di mantenere la tassa ma altresì di aumentarla, considerato che tutto ciò va visto nel contesto di molti altri cambiamenti, come ad esempio i requisiti patrimoniali decisamente piu’ severi per il settore creditizio, come anche la prospettiva di un fondo per la garanzia dei depositi e per la risoluzione della crisi.
Il Consiglio Ministeriale ha presentato al Parlamento la legge di modifica alle tasse affinchè questa venga esaminata. Il Cancelliere Faymann ha tuttavia ammesso che sono attese delle modifiche alle disposizioni.
La data prevista per l’entrata in vigore della nuova legge è il primo marzo.
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