Il Segretario Finanziario di Stato austriaco, socialdemocratico (SPÖ) Sonja Steβl, vuole rendere più severe le dichiarazioni volontarie sulla procedura di non conformità per gli austriaci con patrimoni non dichiarati, al fine di inasprire la posizione dell’Austria sull’evasione fiscale.
I residenti austriaci con un reddito non tassato possono regolarizzare la loro situazione fiscale, compilando una dichiarazione di non conformità e corrispondendo il saldo e gli interessi ad un tasso del 1,9 %. In cambio, ai contribuenti sono concesse immunità da procedimenti penali.
Steβl ha suggerito che un supplemento del 5% deve essere imposto sui patrimoni non dichiarati sopra EUR 50,000 (USD 69,481,) aumentato fino al dieci per cento sulla ricchezza non tassata in eccesso di EUR 100,000. La misura porterà la normativa austriaca in linea con quella applicata in Germania, ha spiegato.
I Partiti di Governo dell’Austria, il SPÖ ed il Partito Popolare (OVP), sono concordi nel rafforzare le misure di lotta contro l’evasione fiscale nel quadro del loro accordo di coalizione. Eppure, l’ÖVP intende conservare le condizioni favorevoli della procedura di dichiarazione volontaria, per incoraggiare i contribuenti a farsi avanti e legalizzare la loro situazione fiscale. Il partito insiste sul fatto che il meccanismo è molto efficace. Nel 2010, le autorità fiscali hanno ricevuto circa 3.000 richieste di regolarizzazione. Nel 2013, il numero di dichiarazioni volontarie ricevute ha raggiunto i 12.000.
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