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Il Parlamento Europeo intende modificare i finanziamenti comunitari

I membri del Parlamento Europeo hanno appoggiato le proposte per ridurre la quota di gettito derivante dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene utilizzata dagli Stati membri per finanziare le operazioni e i progetti dell’Unione Europea.

Le proposte adottate dai legislatori il 16 aprile 2014, ridurrebbero l’ammontare dei ricavi destinati all’Unione Europea che viene calcolato come percentuale sul reddito nazionale lordo degli Stati membri con una percentuale dal 64 % al 40 %.

Il gettito derivante dal valore aggiunto attualmente fornisce circa l’11 % del bilancio dell’Unione Europea. I membri del Parlamento Europeo hanno convenuto che questo meccanismo di finanziamento ha bisogno di una riforma “drastica”.

Il Parlamento ha ripetutamente invitato l’UE affinché’ il bilancio debba essere integralmente finanziato da risorse proprie dell’Unione Europea. Ha convenuto che l’attuale sistema è “non trasparente, ingiusto, non soggetto a controllo parlamentare, molto complesso e totalmente incomprensibile per i cittadini europei.”

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L’Isola di Man ritiene utile l’adozione di un registro sulla proprieta’ effettiva

L’Isola di Man ha annunciato l’intenzione di introdurre un registro centrale dei titolari effettivi per migliorare la trasparenza.

Tale intenzione nasce in seguito al piano d’azione pubblicato nel giugno 2013 in occasione del vertice del G8 in Irlanda del Nord ed in seguito alle raccomandazioni rilasciate dal governo del Regno Unito la scorsa settimana. Il Regno Unito, dopo aver discusso il provvedimento nel corso di una consultazione sulla questione della trasparenza aziendale, ha proposto alle varie aree territoriali di istituire un registro centrale, accessibile al pubblico, e contenente le informazioni sui proprietari effettivi.

Il Primo Ministro dell’Isola di Man, Allan Bell, ha detto: “Nell’Isola di Man e’ in vigore un solido regime per garantire l’identificazione della proprietà effettiva delle societa’ e la disponibilità di tali informazioni alle Autorità. Abbiamo già assunto un impegno a livello internazionale per rivedere tale regime, e ora che il Governo britannico ha chiarito le proprie intenzioni con riferimento alla proprieta’ effettiva, è logico includere tale modello come una delle opzioni da prendere in considerazione”.

“Il risultato dovra’ essere appropriato per l’Isola di Man, ed e’ per questo che ci impegneremo ad intraprendere una consultazione con le imprese prima di giungere a qualsiasi conclusione.”

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Regno Unito

Attivita’ di consulenza per la societa’ cliente

Un consulente fiscale deve avere familiarità con un certo numero di aspetti legali rilevanti con riferimento alla specifica societa’ cliente quali:

–         Gli Articles of Association (Statuto sociale) e le risoluzioni

–         Gli accordi tra azionisti

–         La documentazione bancaria

Lo Statuto contiene delle norme dettagliate relative al funzionamento della società; il consulente fiscale deve dunque avere familiarità con lo Statuto della società per cui svolge attivita’ di consulenza.

Alcuni degli Articles più comuni delle societa’ private disciplinano:

–         I diritti connessi a ciascuna classe di azioni

–         Il potere degli amministratori di assegnare azioni

–         Le procedure di trasferimento delle azioni

–         Le disposizioni per la nomina e la revoca degli amministratori

–         Le norme che disciplinano i lavori nelle assemblee degli amministratori

Gli Articles della società, le sue risoluzioni speciali e alcune altre risoluzioni che fanno parte dello Statuto sono documenti pubblici disponibili per la consultazione presso la Companies House. E’ cosa comune, soprattutto per le societa’ private con pochi azionisti, redigere un patto tra azionisti aggiuntivo che raramente viene registrato. Un accordo tra azionisti può essere un contratto concluso unicamente tra gli azionisti, ma spesso anche la societa’ ne e’ parte. Quando viene stipulato un accordo tra azionisti, le parti si accordano sulle modalita’ con cui gli affari della società dovranno essere gestiti.

Esempio di condizioni contrattuali in un patto tra azionisti

Un patto tra azionisti può stabilire che la società debba gestire solamente una determinata attivita’, e che certe azioni possano venir intraprese solo con il consenso di tutti gli azionisti.

La maggior parte delle societa’ private prendono in prestito denaro da una banca alle condizioni stabilite da una “facility letter” (accordo di prestito) e dallo “standard debenture” (obbligazione standard) della banca. Lo “standard debenture” difficilmente contiene delle condizioni che possono intralciare il funzionamento dell’attivita’, cosa che invece puo’ accadere con la “facility letter” o con gli altri accordi. Le grandi societa’ che negoziano finanziamenti di elevato valore possono accordarsi con la banca per gestire le proprie attivita’ in modo particolare, ponendo dei vincoli specifici detti “negative covenants”. Con tali vincoli, la societa’ si impegna ad astenersi da determinate azioni, come ad esempio diminuire l’ammontare dei propri beni o prendere in prestito più denaro prima di ripagare il debito iniziale, con modalita’ analoghe a un tipico accordo tra azionisti.

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Regno Unito

La societa’ – persona giuridica distinta

La società è significativamente diversa rispetto, sia ad un commerciante in proprio sia ad un’associazione, anche se ha molto in comune con una LLP (legge partenariato). Per la costituzione di una società è necessario seguire diverse formalità, ma il principale vantaggio di operare attraverso una società è che i soci (gli azionisti) non sono generalmente responsabili per i debiti sociali: essi hanno una responsabilità limitata.

La maggior parte della normativa che regola le società nel Regno Unito è contenuta nel Companies Act 2006.

L’effetto più importante della costituzione societaria è che la società è una persona giuridica distinta dai suoi azionisti (che sono conosciuti come i suoi soci). Questo principio viene definito come “il velo di incorporazione” ed è stato sviluppato come base per comprendere una serie di caratteristiche della società. Le più importanti sono:

  • Responsabilità dei soci: in teoria i soci non sono responsabili per i debiti della società, perché la società è un’entità distinta dai suoi soci. In pratica, tuttavia, il grado di responsabilità di un socio dipende dal tipo di società. La società stessa come persona giuridica è responsabile illimitatamente per i propri debiti.
  • Successione perpetua: nonostante i cambiamenti nella composizione della società, la stessa continua ad esistere come entità separata fino a quando non viene terminata secondo le norme di legge (per esempio attraverso la procedura di liquidazione o radiazione).
  • La proprietà sui beni immobili: la società è proprietaria di se’ stessa, per cui un’azionista non può appropriarsi di beni di proprietà della società per uso personale, aspetto questo, spesso non apprezzato dai soci – amministratori che controllano le proprie società.
  • Contenzioso: una società può stare in giudizio in nome proprio (sia come soggetto attivo che come soggetto passivo). Se un illecito viene commesso nei confronti della società, è la società che deve intraprendere un’azione legale.
  • Amministrazione: in quanto la società è una persona giuridica essa deve agire attraverso i suoi soci (individui). A differenza di una partnership, in cui ogni socio ha il potere apparente di prendere decisioni per l’impresa, un’azionista di una società non ha, in quanto tale, alcun potere di vincolare/obbligare la società. La gestione è demandata al Consiglio di Amministrazione che, come un unico corpo, ha la responsabilità del funzionamento della società giorno per giorno. I singoli amministratori hanno tale potere come rappresentanti della società in cui operano ed un amministratore delegato o un direttore generale spesso hanno piena autorità per intraprendere una qualsiasi transazione commerciale per conto della società. Le società private devono avere almeno un amministratore e le società pubbliche almeno due. Almeno un amministratore deve essere una persona fisica, ma per il resto non ci sono restrizioni se una società ha come amministratore un’altra società.
  • Capacità contrattuale: come entità legale separata, la società (tramite gli amministratori che agiscono come rappresentati della stessa) può stipulare contratti vincolanti.
  • Conservazione del capitale: il capitale sociale, costituito quando i membri sottoscrivono le loro azioni, è un fondo che la società deve conservare per i creditori in cambio dei vantaggi della responsabilità limitata e della incorporazione. Regole speciali quindi limitano, per esempio, il pagamento dei dividendi al di fuori dei fondi della società, tranne che sui profitti disponibili.
  • Fiscalità: una società è tassata separatamente dai suoi soci. Tutte le società sono soggette all’imposta sulle società (non sul reddito). Ai fini fiscali per società s’intende “qualsiasi persona giuridica o associazione senza personalità giuridica” (s832 ICTA 1988) escluse le partnership.

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Dalle giurisdizioni|Newscast

Conti bancari di base per tutti in Europa

parlamento europeoIl Parlamento europeo approva il testo che sancisce al diritto di avere un conto corrente, senza limiti e improntato alla trasparenza delle informazioni.

Il Parlamento europeo ha approvato con 603 voti favorevoli, 21 contrari e 51 astensioni una norma per cui chiunque risieda legalmente nell’Ue avrà diritto di aprire un conto bancario di base e a nessuno potrà essere negato tale diritto sulla base della nazionalità o del luogo di residenza.
La normativa punta a garantire che le spese e le regole per tutti i conti bancari siano trasparenti e comparabili e rendere più facile passare da un conto corrente a un altro che offre condizioni migliori.
Per entrare in vigore le nuove norme devono essere ufficialmente approvate dagli Stati membri, che avranno poi 24 mesi per recepirle nella legislazione nazionale.

Facile accesso
Il Parlamento europeo ha chiesto che i conti bancari di base siano offerti da tutti, o da un numero di istituti di credito in tutti gli Stati Ue tale da garantire sia un facile accesso per tutti, sia la competitività delle offerte.
Tali offerte non dovranno essere limitate alle banche che forniscono esclusivamente servizi online.

Chiunque risieda legalmente nell’Ue, anche senza fissa dimora, potrà aprire un conto di base.
Tuttavia gli Stati membri potrebbero richiedere ai futuri clienti di indicare il loro interesse e la finalità dell’apertura del conto, a condizione che rispettino pienamente i diritti fondamentali del cliente e che l’esercizio di tale diritto non risulti eccessivamente complicato o gravoso per il consumatore.

Indicazioni chiare disponibili su Web
La legge garantisce che chiunque apra un conto bancario sia in grado di capirne le commissioni e tassi d’interesse e di confrontare le offerte.
In ogni Stato membro dovrà essere creato almeno un sito web indipendente che permetta di confrontare i tassi d’interesse e le tariffe applicate dalle banche, che dovranno inoltre informare i propri clienti sulla possibilità di aprire conti bancari di base.

Quali operazioni
Secondo il testo approvato i conti bancari di base consentono ai clienti di effettuare pagamenti o prelievi ed eseguire operazioni di pagamento all’interno dell’Ue, comprese le operazioni mediante carte di pagamento e online.
Ai clienti deve essere consentito un numero illimitato di tali operazioni, a costo zero o addebitando una cifra ragionevole.
Gli Stati membri possono decidere che tali conti non possano prevedere uno scoperto oppure limitarne l’ammontare.

La migliore offerta
Per beneficiare delle migliori offerte in Europa, ai clienti dovrà essere possibile, per una cifra ragionevole, cambiare conto bancario.
Il passaggio da un conto a un altro, nella stessa valuta e nello stesso paese, sarà effettuato dalla banca che riceve la richiesta di apertura di conto, previa autorizzazione del titolare del conto.
Tutti i bonifici in entrata, gli ordini permanenti e gli addebiti diretti da trasferire sul nuovo conto, dovranno essere identificati.

Passaggio veloce
Entro due giorni lavorativi dal ricevimento dell’autorizzazione, la banca ricevente dovrà chiedere al prestatore di servizi di pagamento trasferente di eseguire le operazioni autorizzate.
Le banche saranno tenute a rimborsare ogni perdita finanziaria derivante direttamente da difetti nel processo di cambiamento del conto.

 

Fonte: europarlamento24 […]

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Regno Unito

Gruppi di società

Una società che gestisce due attività può costituire una società controllata attraverso la quale esercitare la seconda attività, formando così un gruppo. In alternativa, i soggetti possono decidere di costituire una holding (Società Capogruppo) per detenere azioni nella loro società di trading. Una controllata non può detenere azioni della holding.

Le definizioni legali che il Companies Act del 2006 dà dei gruppi di società, delle  società controllate e delle società controllanti, sono previste per escludere accordi artificiali, per mezzo dei quali una società che dovrebbe in realtà essere la controllata non appaia come tale. Le definizioni presenti nel Companies Act del 2006 sono diverse da quelle previste nel Taxes Acts, ma entrambi i testi guardano alla sostanza economica.

La definizione di una holding ai fini del Companies Act del 2006 si applica ai gruppi di societa’ come regolati dalla legge IVA.

Una società è una controllata di un’altra (la holding), se viene rispettato almeno uno dei quattro criteri previsti nel Companies Act del 2006, e cioè che:

–         La holding detiene la maggioranza dei diritti di voto, intesi come quei diritti conferiti dalle azioni agli azionisti di votare alle assemblee generali su tutte, o sostanzialmente tutte, le questioni o

–         La holding è un membro della societa’ controllata e ha il potere di nominare o revocare la maggioranza dei membri del suo consiglio di amministrazione, o

–         La holding è un membro della controllata e controlla direttamente la maggioranza dei diritti di voto nella societa’ controllata, o in virtù di un accordo con gli altri membri, o

–         La controllata è una filiale di una società che è a sua volta una controllata della holding, in accordo con i patti di proprieta’.

Esempio di accordi di ownership:

Se A possiede il 51% delle azioni con diritto di voto in B, e B detiene il 51% delle azioni con diritto di voto in C, C e’ una controllata di A.

Un gruppo di societa’ può essere costituito per una serie di ragioni fiscali e commerciali, alcune delle quali vengono elencate di seguito:

–         Motivi di carattere organizzativo: Alcune societa’ preferiscono gestire attività distinte tramite società distinte per motivi organizzativi. Cio’ ha il vantaggio di consentire ai direttori di ciascuna società controllata di svolgere il ruolo di amministratori, rafforzando in tal modo il loro status, mentre gli affari generali del gruppo vengono gestiti dal consiglio della holding.

–         Aspetti normativi: Alcune giurisdizioni estere richiedono che le attivita’ straniere vengano gestite attraverso società controllate locali.

–         Disposizioni legislative: potrebbero richiedere che determinate attività vengano gestite attraverso società distinte; ad esempio le attivita’ di assicurazione devono essere tenute separate dalle altre attivita’.

–         Responsabilità limitata: E’ uno degli aspetti piu’ importanti quando si decide di costituire una societa’. Una società che decide di iniziare un’attivita’ nuova e rischiosa, dovrebbe gestire tale nuova attivita’ attraverso una società controllata di nuova costituzione, in modo che i beni del gruppo originario non vengano minacciati dal fallimento della nuova impresa. Tuttavia, il beneficio della responsabilità limitata puo’ venire ridotto dalle garanzie fornite dalla Capogruppo; inoltre, alcune società del gruppo preferiscono salvare una società controllata in difficoltà finanziarie, piuttosto che perdere credibilita’ e fiducia in seguito all’insolvenza di quest’ultima.

–         Costi: Piu’ sono le societa’ che fanno parte di un gruppo, maggiori sono i costi, in particolare quelli di auditing. I gruppi di societa’ spesso preferiscono mantenere al minimo il numero delle società controllate, o di lasciare inattive alcune controllate.

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Regno Unito

Società private e pubbliche a confronto

Alcune fra le principali differenze tra le società private e le società pubbliche sono le seguenti:

–         Offerta di titoli al pubblico. Una società privata non può aumentare il capitale mediante l’emissione di titoli al pubblico. Una società pubblica, invece, può offrire strumenti finanziari al pubblico, a condizione che vengano osservate dettagliatamente le norme ed i regolamenti previsti nel Financial Services and Markets Act del 2000 (legge in materia di mercati e servizi finanziari), nel Prospectus Regulations del 2005 (SI 2005/1433) e nel Financial Services Authority’s Listing Rules (regolamento di quotazione della Financial Services Authority). In alternativa, qualora le azioni vengano ammesse alla negoziazione nell’Alternative Investment Market (AIM – mercato alternativo di investimento) la società deve rispettare le regole dell’AIM previste per le società.

–         Trasferibilità delle azioni.  Le azioni di tutte le imprese sono trasferibili in conformità con le disposizioni previste dagli Articles e dal Companies Act del 2006. Le società quotate devono assicurarsi di essere conformi alle disposizioni presenti nel Listing Rules (regolamento di quotazione), che richiedono libertà di trasferimento, di solito senza un atto scritto. In una società privata tuttavia, un gruppo familiare, o i fondatori, potrebbero volersi assicurare di mantenere il controllo. In tali casi gli articoli possono contenere delle clausole che limitano il diritto di trasferimento delle azioni. Queste possono prevedere:

. Il potere assoluto in capo agli amministratori di rifiutarsi di registrare un trasferimento.

. Il diritto di prelazione (pre-emption) concesso agli azionisti già esistenti quando un altro azionista intende trasferire le proprie azioni.

–         Capitale sociale minimo. Una società di trading (trading public company)  deve avere un capitale sociale minimo di 50.000 sterline, di cui almeno un quarto, più l’intero di ciascun premio, deve venir versato.

–         Corrispettivo per le azioni. Le norme relative al corrispettivo previsto per le azioni sono più severe per le aziende pubbliche che per le imprese private. Ad esempio, se una società pubblica emette azioni con pagamento in natura, tale attività deve essere valutata in modo indipendente onde garantire che la società stia ricevendo un bene di un valore almeno pari a quello delle azioni emesse in cambio. Una società privata non deve avere una perizia di stima del valore dei beni ricevuti come pagamento per le azioni.

 

–         Inizio dell’attività. Una società privata può iniziare la sua attività non appena viene costituita. Una società pubblica, se costituita come tale, deve prima ottenere un certificato di commercio dal Registro delle Imprese.

–         Segretario generale. Per le societa’ private non e’ piu’ obbligatorio avere un segretario; tale obbligo sussiste invece per le societa’ pubbliche.

–         Assemblea generale annuale (AGM). Una società privata non e’ obbligata a tenere un’assemblea generale annuale, e può operare esclusivamente per mezzo di delibere scritte, mentre una società pubblica deve tenere un’assemblea generale annuale e non può esercitare per mezzo di delibere scritte.

–         Altre differenze. Ci sono un certo numero di altre differenze riguardanti, ad esempio, gli amministratori, la revisione, la contabilità e la tutela dei creditori.

Una società può cambiare il suo status da privata a pubblica e viceversa. Ciò richiede in genere una delibera speciale dei soci e una serie di altre formalità che devono essere rispettate. Una società privata può anche cambiare da società a responsabilità limitata a società a responsabilità illimitata.

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Regno Unito

Le società estere

Una società estera è una società costituita fuori dal Regno Unito.

Non vi è una definizione esatta di filiale. Le norme in materia di società estere sono state introdotte per conformarsi alla direttiva Europea sulla pubblicita’ delle succursali create in un altro Stato membro (EU Disclosure Directive 89/666/CEE), la quale non dà una definizione di filiale, mentre nel Companies Act del 2006 una filiale di un istituto creditizio o finanziario viene definita come “una sede di attività, sprovvista di personalità giuridica, che costituisce parte dell’istituzione e conduce direttamente, in tutto o in parte, le operazioni inerenti la sua attività”.

Una società estera può aprire una filiale nel Regno Unito svolgendo attività attraverso dipendenti o agenti, o svolgendo attività presso le sedi presenti nel Regno Unito. Quando viene aperta una filiale, la società estera deve registrare il suo nome presso il Registro delle imprese (per nome si intende la sua denominazione sociale o un nome alternativo con cui intende esercitare l’attività), e determinate altre informazioni. Le società estere sono soggette alle stesse norme relative ai bilanci, alle relazioni e alla revisione cui sono soggette le società britanniche.

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Regno Unito

Soci di una societa’

Per socio di una societa’ si intende una persona che ha accettato di diventare socio e il cui nome e’ stato iscritto nel Libro dei soci.

I soci di una societa’ di capitali sono detti azionisti.

Sia le societa’ private che quelle pubbliche devono avere almeno un socio. Non e’ stabilito un numero massimo. Quando la societa’ ha un socio unico, si applicano le seguenti regole:

1) Il Libro dei soci deve contenere la dichiarazione che vi è un solo socio e l’indirizzo di quest’ultimo.

2) alle riunioni si applica il quorum di uno.

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Dalle giurisdizioni|Regno Unito

Il Patent box: imposte al 10% su diritti d’autore e royalties

patent boxIl Patent Box permette alle societa’ di applicare un’aliquota ridotta di imposta sulle società per quegli utili conseguiti dopo il 1 aprile 2013 dallo sfruttamento delle proprie invenzioni brevettate e da alcune altre innovazioni. Lo sgravio e’ stato introdotto a partire dal 1 ° aprile 2013 e l’aliquota ridotta d’imposta sulle societa’ applicata e’ del 10%.

E’ bene chiarire chi può richiedere di beneficiare del Patent Box, quali sono i brevetti idonei, e come e quando fare la richiesta:

–          Chi puo’ beneficiare del Patent Box?

–          Quali sono i brevetti idonei e cosa dev’essere fatto con questi?

–          Licenza esclusiva di brevetto

–          Reddito derivante dallo sfruttamento delle invenzioni brevettate

–          Come e quando proporre la domanda

–          Risposte a domande frequenti sul Patent Box

Chi puo’ beneficiare del Patent Box?

È possibile beneficiare del Patent Box solamente se la societa’ è soggetta all’imposta sulle società e ricava un profitto dallo sfruttamento di invenzioni brevettate.

La societa’ deve essere titolare di un brevetto o avere una licenza esclusiva di brevetto e deve aver intrapreso con riguardo a quest’ultimo il cosiddetto “qualifying development”. In questo articolo verranno fornite ulteriori informazioni riguardo le licenze esclusive di brevetto.

Se la societa’ fa parte di un gruppo, questa potrebbe essere ammessa a beneficiarne se un’altra società del gruppo ha intrapreso tale “sviluppo di qualificazione”.

Quali sono i brevetti idonei e cosa dev’essere fatto con questi?

È possibile beneficiare del Patent Box se la societa’ e’ titolare di brevetti (o possiede una licenza esclusiva di brevetto) concessi da:

–          Ufficio della proprieta’ intellettuale del Regno Unito

–          Ufficio europeo dei brevetti

–          I Paesi di seguito elencati che fanno parte dello Spazio Economico Europeo: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e  Svezia.

Ricordiamo che la societa’ o un’altra società del gruppo deve aver intrapreso il “qualifying development” per il brevetto, apportando un contributo significativo con riferimento a:

• creazione o sviluppo dell’invenzione brevettata o

• prodotto che incorpori l’invenzione brevettata

Ci si riferisce unicamente ai brevetti, ma la societa’ potrebbe beneficiare del Patent Box anche nel caso in cui detenga determinati diritti di innovazione in ambito medicinale o botanico.

Gruppi di societa’

Se la societa’ fa parte di un gruppo, questa deve essere titolare dell’invenzione brevettata, assumendo un ruolo significativo nella gestione di tutto il suo portafoglio di brevetti ammissibili.

Cio’ non significa che la societa’ debba necessariamente prendere tutte le decisioni riguardanti tale portafoglio di brevetti, ma deve assumerne buona parte della gestione.

 

Licenza esclusiva di brevetto

I titolari di brevetto in certi casi decidono di concedere in licenza le proprie invenzioni ad altri affinche’ questi le sviluppino. Se la società detiene una licenza per utilizzare la tecnologia altrui, può anch’essa beneficiare del Patent Box anche se, per farlo, devono essere soddisfatte tutte le condizioni indicate in appresso.

La societa’ deve possedere:

• il diritto di sviluppare, sfruttare e tutelare i diritti dell’invenzione brevettata

• il diritto di escludere tutte le altre persone (tra cui il concedente la licenza)

• l’esclusiva all’interno di almeno un intero territorio nazionale – il diritto di produrre o vendere all’interno di una specifica zona di un Paese non e’ qualificabile come diritto esclusivo.

Il licenziatario (ovvero il titolare della licenza) deve o essere in grado di avviare delle procedure di infrazione per difendere i propri diritti o avere diritto alla maggior parte dei risarcimenti che gli vengono riconosciuti nei procedimenti promossi (e vinti) per tutelare i suoi diritti.

Le condizioni di licenza esclusiva sono meno rigide per i gruppi di societa’. Cio’ significa che una società del gruppo può possedere un portafoglio di brevetti mentre un’altra societa’ li sfrutta.

Reddito derivante dallo sfruttamento delle invenzioni brevettate

Molto spesso non tutti i profitti della societa’ provengono dallo sfruttamento delle invenzioni brevettate. Per essere rilevante ai fini del Patent Box, il reddito derivante da proprieta’ intellettuale (“IP income”) deve provenire da almeno una delle seguenti fonti:

• vendita di prodotti brevettati – cioè le vendite del prodotto brevettato o prodotti che incorporano l’invenzione brevettata o parti di ricambio

• cessione dei diritti di brevetto

• vendita dei diritti di brevetto

• importi derivanti dalle azioni risarcitorie per contraffazione

• risarcimento danni, assicurazione o altri indennizzi relativi a diritti di brevetto

La societa’ può beneficiare del Patent Box se si avvale di un processo produttivo che è stato brevettato o fornisce un servizio utilizzando uno strumento brevettato. In questi casi, è necessario calcolare un “notional royalty” .

Come e quando proporre la domanda

E’ necessario proporre una domanda per poter beneficiare dell’aliquota ridotta di imposta sulle società che si applica grazie al Patent Box. È possibile farlo nella dichiarazione dei redditi della societa’ o separatamente per iscritto. Non e’ prevista una formula specifica per questa richiesta, ma e’ necessario che questa venga fatta entro due anni dalla fine del periodo contabile nel quale sono sorti i relativi guadagni e utili.

Tutti i vantaggi di questo nuovo regime sono stati introdotti a partire dal 1 ° aprile 2013. Sarà necessario applicare una percentuale adeguata ai profitti percepiti dalla societa’ tramite lo sfruttamento delle invenzioni brevettate.

Le percentuali applicabili per ciascun esercizio finanziario sono:

• dal 1 aprile 2013 al 31 marzo 2014: 60 %

• dal 1 Aprile 2014 al 31 marzo 2015: 70 %

• dal 1 aprile 2015 al 31 marzo 2016: 80 %

• dal 1 aprile 2016 31 marzo 2017: 90 %

• dal 1 aprile 2017: 100 %

Non vi e’ uno specifico “box” (casella) nella dichiarazione dei redditi della societa’ per poter fare la richiesta. Diversamente, deve essere applicata un’ulteriore detrazione del 10% dai profitti soggetti a Corporation Tax. Il tutto viene calcolato con la seguente formula:

RP × FY% × ((MR – IPR) ÷ MR)

Nella formula:

• RP indica i profitti dell’attivita’ commerciale di una societa’ soggetti al Patent Box

• FY% è la percentuale appropriata per ogni esercizio finanziario

• MR è l’aliquota principale di imposta sulle societa’

• IPR è l’aliquota ridotta del 10%

Questo approccio viene utilizzato per evitare complicazioni se vengono dichiarate delle perdite o altre agevolazioni. Quindi, prima di poter calcolare la detrazione, è necessario calcolare l’importo dei profitti che presentano le caratteristiche utili per il Patent Box.

 

Esempi

Se una società detiene dei profitti soggetti a Corporation Tax pari a £ 1.000 nell’esercizio finanziario a partire dal 1 ° aprile 2015, i quali presentano tutte le caratteristiche necessarie per il Patent Box, e l’aliquota principale d’imposta e’ del 22%, allora invece di arrivare a un onere fiscale di £ 100 calcolando il 10% su £ 1000, il calcolo da fare è il seguente:

calcolo importo
Profitti soggetti all’imposta sulle societa’ £ 1.000
Deduzione del Patent Box=£1000 × 80% ((22 – 10) ÷ 22) £    436
Profitti soggetti all’imposta sulle societa’ £    564
Imposta dovuta = £564 × 22% £    124

Se il periodo contabile della societa’ rientra in più di un esercizio finanziario è necessario ripartire i profitti che la societa’ guadagna dalle sue invenzioni brevettate in quel periodo contabile di ogni esercizio finanziario.

Ad esempio, se una società ha prodotto degli utili soggetti a Corporation Tax pari a £ 1.000 nel corso dell’anno chiusosi al 31 Dicembre 2016, i quali presentano tutti i requisiti per il Patent Box, i profitti verranno ripartiti come segue:

Profitti che ricadono nell’esercizio finanziario 2015 ( dal 1 gennaio 2016 al 31 marzo 2016) 91/366 × £ 1000 = £ 249

Profitti che ricadono nell’esercizio finanziario 2016 ( dal 1 aprile 2016 al 31 dicembre 2016) 275/366 × £ 1000  = £ 751

calcolo importo
Profitti soggetti all’imposta sulle societa’ £ 1.000
Deduzione del Patent Box=(£249 × 80% + £751 x 90%)× ((22 – 10) ÷ 22) £    478
Profitti soggetti all’imposta sulle societa’ £    522
Imposta dovuta = £522 × 22% £    114

All’interno dell’amministrazione fiscale inglese sono state istituite apposite unita’ specializzate che forniscono supporto agli imprenditori.

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