A partire dal 1° luglio 2022, l’imposta sulle transazioni finanziarie è stata estesa alla fornitura di servizi di pagamento, servizi di credito e prestiti, nonche’ ai servizi di cambio valuta forniti su base transfrontaliera in Ungheria.
Per prestazione di servizi transfrontalieri si intendono i servizi finanziari forniti in un paese diverso dal paese in cui si trova la sede sociale, la sede centrale o la succursale del prestatore di servizi.
L’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie per la prestazione di servizi transfrontalieri è dello 0,3%, ma è limitata a 10.000 fiorini ungheresi per ogni singola transazione.
L’imposta non si applica:
- A bonifici interbancari, se il titolare del conto del mittente e del destinatario sono la stessa persona;
- ai trasferimenti tra conti di pagamento e conti titoli, se il titolare di entrambi i conti è la stessa persona e le entità titolari del conto appartengono allo stesso gruppo;
- ai trasferimenti effettuati per finanziare il gruppo quando e’ presente un solo conto corrente bancario – ad esempio, nel caso di cash pooling; e
- se la banca che detiene il conto esegue il trasferimento per un altro prestatore di servizi di pagamento, impresa finanziaria, societa’ di investimento, fondo di investimento o gestore di fondi di investimento.
La modifica normativa richiedeva ai fornitori di servizi transfrontalieri di registrarsi presso l’autorità fiscale ungherese entro il 1° settembre 2022 se soggetti a pagare l’imposta sulle transazioni finanziarie a partire dal 1° luglio 2022. I contribuenti che sono tenuti a pagare l’imposta sulle transazioni finanziarie dopo il 1° luglio 2022, devono registrarsi presso l’autorità fiscale ungherese entro il 1° giorno del mese successivo al giorno in cui è sorto l’onere fiscale.
Tuttavia, la legge non prevede ulteriori disposizioni circa il versamento dell’imposta e non specifica quali saranno le conseguenze della mancata registrazione o come l’autorità fiscale condurra’ controlli sulla conformità dei contribuenti.