Svizzera e Italia riallacciano i contatti per un nuova intesa fiscale; all’ordine del giorno sono troviamo un accordo per un’ imposta liberatoria, un accordo contro la doppia imposizione secondo lo standard dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’imposizione dei redditi dei frontalieri. Lo ha comunicato il portavoce della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).
Non è stata fissata alcuna scadenza. Vi è stato un incontro a Berna ed i colloqui dovrebbero riprendere dopo l’estate.
Svizzera e Italia negozieranno su una nuova intesa per evitare la doppia imposizione in base agli standard dell’OCSE e sul modo per regolare i capitali non tassati accumulati in passato.
Roma è interessata a una soluzione analoga a quella pattuita con Gran Bretagna e Austria.
Come si procederà con i futuri redditi da capitale è una questione aperta che non è fra i punti all’ordine del giorno.
Un altro tema è la tassazione dei redditi di migliaia di lavoratori frontalieri italiani. Argomento delicato le “liste nere” che l’Italia ha stilato e che colpiscono imprenditori di piccole e medie imprese elvetiche che intendono operare oltre confine.
Entrambi i Paesi hanno interesse a risolvere queste questioni, resta difficile fare previsioni sui tempi.
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